Per la prima volta nell’ambito dei lavori del G7 viene organizzato un incontro dedicato nello specifico alla dimensione della Difesa, fortemente voluto dalla presidenza di turno italiana con l’obiettivo di identificare un approccio condiviso e comune per affrontare le diverse aree di instabilità internazionali. L’occasione ha poi permesso ai ministri di Italia, Regno Unito e Giappone di fare il punto sul Gcap, ma il generale Pietro Serino avverte: “Bene le nuove piattaforme, ma bisogna investire nelle munizioni. L’Ucraina insegna”
Difesa
I segreti dell’esercito israeliano svelati da Luttwak e Shamir
Ma come fa uno Stato con meno di 10 milioni di abitanti e con una superficie di appena 22 mila chilometri quadrati ad avere uno degli eserciti migliori al mondo? Uno stratega militare di fama mondiale come Edward Luttwak e il direttore del Centro Begin-Sadat per gli studi strategici, Eitan Shamir, che in passato ha anche ricoperto il ruolo di capo della Dottrina della sicurezza nazionale presso l’Ufficio israeliano per gli affari strategici, spiegano il successo delle forze armate israeliane nel loro libro “The Art of Military Innovation”
Più navi e più potenza di fuoco. Il futuro della Marina militare italiana
Per una media potenza come l’Italia, la capacità di proiezione sui mari è cruciale per la tutela dell’interesse e della sicurezza nazionale. L’Italia dispone già di una Marina militare di riguardo nel panorama euro-mediterraneo, ma i piani di acquisizione previsti per i prossimi anni permettono di farsi un’idea più precisa delle capacità che il dispositivo militare nazionale sarà in grado di schierare nel prossimo futuro
La Nato consolida il sostegno all’Ucraina e definisce le priorità
Il summit dei ministri della Difesa dei 32 Stati Alleati, tenutosi in formato esteso, ha stabilito una nuova tranche di aiuti all’Ucraina e concordato su una maggiore cooperazione tra la Nato e i suoi partner extra-atlantici
L’Italia avrà la sua forza armata cyber? Risponde l’avv. Mele
Nei giorni scorsi Guido Crosetto, ministro della Difesa, ha definito i tre punti dell’organizzazione del suo dicastero relativi al quinto dominio: definire uno spazio, rendere operativa un’arma e assicurare le tutele funzionali. L’avvocato Stefano Mele (partner dello studio Gianni & Origoni) spiega perché è un passo avanti importante
Dopo l’ok del Senato, tutto pronto per il trilaterale sul Gcap al G7 di Napoli
Tra i temi centrali del G7 Difesa di Napoli spicca il vertice trilaterale tra Italia, Regno Unito e Giappone, in cui si discuterà del caccia di sesta generazione Global combat air programme (Gcap). L’incontro segna un passo strategico per la difesa e l’industria militare, con l’Italia in prima linea grazie alla recente ratifica al Senato del trattato intergovernativo sulla nuova organizzazione per il Gcap
La sfida del Robotic Combat Vehicle giunge al termine. Chi sarà il vincitore?
La US Army si prepara a selezionare il vincitore per lo sviluppo della piattaforma robotica avanzata progettata per supportare i veicoli da combattimento con equipaggio. L’integrazione di tali di questi “robot di terra”, prevista per il 2028, migliorerà le capacità tattiche dell’esercito americano
Unifil, una conferenza internazionale sul Libano. L’idea di Crosetto
Con l’aggravarsi della situazione al confine tra Libano e Israele, il ministro della Difesa ha riferito in Senato circa lo stato del contingente nazionale della missione Unifil e sulle prossime mosse della diplomazia italiana per garantire il rispetto della Risoluzione 1701. In programma una visita in Medio Oriente e, più avanti, una conferenza internazionale ospitata dall’Italia per il supporto a Beirut
Unifil, l’Italia chiama a raccolta i partner europei per concordare una linea d’azione comune
A seguito dei recenti incidenti che hanno coinvolto le installazioni della missione di pace delle Nazioni Unite nel sud del Libano, l’Italia ha organizzato una videochiamata tra i vertici della Difesa dei 16 Paesi europei che partecipano a Unifil per coordinare una linea d’azione comune
Se vuole contare domani, l’Europa deve agire oggi. Il bilancio di Borrell sull’Ue
Dopo cinque anni alla guida della politica estera e di sicurezza comune dell’Unione europea, Josep Borrell fa un bilancio dei profondi cambiamenti a cui abbiamo assistito, non lesinando su critiche e moniti per il futuro. Secondo l’Alto rappresentante uscente, l’Europa deve ancora finire di svegliarsi dal suo sonno se vuole intercettare per tempo le sfide che si delineano all’orizzonte