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Attenti al rischio di un’Europa della Difesa a due velocità. L'allarme di Borghi

Il pacchetto Safe da 150 miliardi è prossimo al voto del Consiglio europeo, ma restano forti dubbi sul suo impatto effettivo. In un’intervista a Airpress, il senatore Enrico Borghi riflette sui limiti di un approccio tecnico privo di visione politica e sui rischi di un’Europa della Difesa frammentata. Tra cortocircuiti interni e sfide industriali, il dibattito si sposta sul terreno della credibilità strategica dell’Italia e della necessità di strumenti di finanziamento realmente comuni ed europei

Cosa succede attorno a Iveco defence vehicles

Tutti vogliono Iveco defence vehicles (Idv). Nuove offerte in arrivo, questa volta provenienti dalla conglomerata ceca Czechoslovak group (Csg), che sembra stia per formulare quella che potrebbe essere una delle offerte più alte recapitate fino ad oggi alla controllata di Exor, che nel frattempo prepara una nuova partnership strategica per il mercato della difesa italiano

La difesa europea non può fare a meno delle eccellenze extra-Ue. Il giusto mix secondo Craxi

Il voto imminente del Consiglio europeo sul pacchetto Safe da 150 miliardi accende il dibattito su produzione interna, cooperazione strategica e indipendenza industriale in Europa, tra chi sostiene la linea del buy European e chi vorrebbe ampliare la platea dei beneficiari anche ad aziende extra-Ue. Intervistata da Airpress, Stefania Craxi analizza opportunità e criticità di queste diverse impostazioni, tra vincoli normativi e scelte di prospettiva

Sicurezza nazionale e IA, il Pentagono aumenta il budget destinato a Palantir

Il Pentagono sta aumentando notevolmente la spesa per l’intelligenza artificiale per le operazioni militari, incrementando il tetto del contratto per il Maven Smart System di Palantir Technologies a quasi 1,3 miliardi di dollari fino al 2029. Cresce ruolo dell’IA e delle emerging tech per le strategie di sicurezza nazionale, con la difesa americana in prima linea per lo sviluppo di sinergie pubblico-privato

Golden Dome, lo scudo spaziale Usa costerà oltre 500 miliardi. Tutti i dettagli

Dopo diversi annunci, il Golden Dome inizia ufficialmente il percorso verso la sua realizzazione. Lo scudo orbitale multi-strato voluto da Trump costerà oltre 500 miliardi di dollari nell’arco di vent’anni e servirà a neutralizzare minacce ipersoniche e orbitali grazie a un mix di sensori satellitari e intercettori cinetici coordinati dalla Space Force

Tutte le mosse dell’Italia nell’Indo-Pacifico, tra naval diplomacy e accordi industriali

La firma dell’accordo di collaborazione tecnica tra Fincantieri ed Enra energy solutions rappresenta un solido passo in avanti per il rinnovo della flotta navale della Royal Malaysian Navy. Dopo Leonardo, anche Fincantieri rafforza la propria posizione nel Sud Est asiatico e consolida l’Italia come leader nei settori strategici e di difesa

Difesa europea, il nodo politico che frena l’integrazione. L’analisi di Caruso

Di Ivan Caruso

Di fronte alle crescenti minacce alla sicurezza europea e al mutevole equilibrio geopolitico globale, l’Unione europea si trova a un punto di svolta nella sua evoluzione come attore strategico autonomo. La guerra in Ucraina, il riorientamento delle priorità americane verso l’Indo-Pacifico e l’intensificarsi di minacce ibride stanno spingendo Bruxelles a ripensare radicalmente i propri meccanismi di difesa collettiva, bilanciando l’alleanza atlantica con una crescente responsabilità europea. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi

Leonardo si espande ancora e punta agli algoritmi predittivi made in Usa

Leonardo, tramite la controllata Usa Leonardo Drs, sta valutando l’acquisizione di un’azienda americana specializzata in algoritmi predittivi. L’accordo potrebbe valere centinaia di milioni di dollari e contribuirebbe ad aggiungere un importante asset strategico per la capacità produttiva e di pianificazione dell’azienda italiana, che guarda con interesse al modello delle emerging tech statunitensi

Il 2% non è una scelta politica, ma un impegno per la nostra sicurezza. Le parole di Crosetto alla Camera

Durante il question time alla Camera, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha spiegato il contesto strategico che sta portando l’Italia verso l’obiettivo del 2% del Pil in spesa militare. Una scelta, ha chiarito, che si inserisce all’interno di un quadro di impegni assunti in sede Nato, in vista di una crescente assunzione di responsabilità da parte dei Paesi europei nella gestione della propria sicurezza. Il ministro è intervenuto anche sul tema dell’export militare verso Israele, ribadendo l’applicazione rigorosa della normativa italiana

Difesa, così si riorganizza l'Ue verso il vertice Nato all'Aja

Il summit Nato 2025 si svolgerà all’Aja, nei Paesi Bassi, dal 24 al 26 giugno. In questa sede, si ridefinirà il contributo europeo alla difesa, alla luce del disimpegno Usa dall’Europa. Gli alleati Ue e Canada presenteranno una strategia comune contro nuove minacce, puntando su cooperazione e aumento della spesa militare

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