Investire nella Difesa è una necessità improcrastinabile. Al live talk di Airpress, emerge il consenso trasversale dei partiti sull’esigenza, resa ancora più urgente dalla guerra in Ucraina, di aumentare le risorse riservate allo strumento militare, sia per il Paese, sia per lo spazio euro-atlantico
Difesa
Obiettivo 2%. La Difesa italiana all’esame di maturità
La Germania ha deciso che investirà oltre il 2% del suo Pil in spese per la Difesa. Una decisione che l’Occidente chiede ai Paesi europei dal 2014. L’Italia è pronta al salto di qualità? Giorgio Mulè, Adolfo Urso, Roberto Paolo Ferrari, Alberto Pagani, Angelo Tofalo e Maria Tripodi hanno cercato di rispondere al live talk organizzato dalla rivista Airpress. Il video su questa pagina e sui canali social di Formiche da mercoledì 2 marzo, ore 18:00
A Parigi vertice tra leader e industria. Pronti a sostenere le sanzioni
Nella capitale francese si incontrano i vertici industriali e politici del Vecchio continente. L’European round table for industry (Ert), ha confermato il sostegno del settore alle sanzioni economiche contro la Russia e ha presentato a Macron, Scholz, von der Leyen e Michel i suoi cinque punti per rilanciare la competitività continentale: mercato unico, transizione ecologica e digitale, formazione e commercio
Investiamo sulla Difesa. Così Draghi rompe il tabù
Gli europei devono investire di più nella Difesa. L’Italia è pronta a fare la sua parte, ma dobbiamo imparare da questa emergenza. È l’appello lanciato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, illustrando al Senato le misure messe in campo dal governo rispetto al conflitto in Ucraina: rinforzare la deterrenza Nato, rifornire Kiev e spingere sulla difesa comune
Sulla Difesa, l’Italia segua Berlino. L’appello del generale Camporini
L’invasione russa dell’Ucraina ha riportato all’attenzione che la dimensione militare è ancora una necessità inderogabile per gli Stati. La Germania aumenta il budget della difesa al 2%. Per il generale Camporini, sentito da Airpress, l’Italia deve seguire Berlino se vuole avere un ruolo determinante nell’identità europea della difesa
Non così in fretta, Pechino! Tutti i problemi dell’industria della difesa
Un rapporto del think tank statunitense Rand smorza gli entusiasmi cinesi: mancano competenze, materie prime, componenti avanzati e brevetti
Così le armi europee entreranno in Ucraina
Di fronte all’aggressione russa dell’Ucraina, sempre più Paesi europei, e la stessa Ue, hanno deciso l’invio di materiali militari a sostegno di Kiev. Tra ostacoli e difficoltà, potrebbe essere il momento di rafforzare le strutture della Difesa europea affinché gestiscano la complessità di un’operazione di rifornimento dalla portata continentale
Lockheed Martin, Leonardo e Avio Aero insieme per la flotta di C-130J
È stato siglato un accordo per la logistica e la manutenzione della flotta di C-130J dell’Aeronautica militare. Protagonisti dell’intesa Leonardo, Lockheed Martin, e Avio Aero. Ecco i dettagli
Il 2% alla Difesa è un investimento, non una spesa. Il punto di Pagani (Pd)
Il governo tedesco aumenta al 2% il budget della Difesa. Nonostante le minori risorse a disposizione, l’Italia dovrebbe impegnarsi per onorare questa responsabilità nel più breve tempo possibile, anche per le positive ricadute tecnologiche e industriali di un simile investimento. L’analisi per Airpress di Alberto Pagani, capogruppo Pd in commissione Difesa della Camera
Da Anonymous ai malware, l'arte della guerra cyber. Scrive Galtieri (Cy4Gate)
La guerra in Ucraina è combattuta su tutti i fronti, e oltre a soldati e aerei, sono impiegate anche le tattiche cibernetiche, non meno nefaste. Per la sopravvivenza dello Stato, è fondamentale diffonderne la consapevolezza nella società, implementare forme di deterrenza, investire nella formazione e sviluppare nuove tecnologie. L’analisi per Airpress di Emanuele Galtieri, amministratore delegato di Cy4Gate