Sta per arrivare la resa dei conti in Pirelli. Il tempo stringe, perché martedì 13 ottobre sarà l'ultimo giorno utile per apportare azioni all'Opa (offerta pubblica d'acquisto) da 15 euro a titolo lanciata da Marco Polo Industrial Holding, la scatola finanziaria controllata dai cinesi di ChemChina e partecipata da Camfin. GLI ULTIMI NUMERI DELL'OPERAZIONE Venerdì scorso a mercato chiuso l'agenzia…
Economia
Poste Italiane, cosa succede con la privatizzazione parziale?
Oggi scatta la maxi-IPO su Poste Italiane. Un liberale imperterrito come il vostro chroniqueur che da quindici anni redige il capitolo sulle privatizzazioni per il Rapporto Annuale dell’Associazione Società Libera non può non esserne lieto se non altro perché ripartono dopo quasi un decennio di stasi le privatizzazioni. Tuttavia ieri mi è giunto un mail (in inglese è neutro; quindi scrivere…
Fondo Juncker e non solo. Così la Germania continua a occupare i Palazzi europei
Merkel di lotta e di poltrone, verrebbe da dire. Chi intravvede all'orizzonte una Germania oscurata agli occhi del mondo e fiaccata dal caso Volkswagen potrebbe rimanere deluso. Berlino sarà pure alla prese con i motori truccati della casa di Wolfsburg, che sì rischiano di dare una batosta all'economia teutonica, ma sul fronte del peso politico in Europa il vento è…
Inutile «stampare» credito (lo Stato sia arbitro)
Giovanni Palladino - Flavio Felice "Avvenire", 10 ottobre 2015 Via dal «quantitative easing», ora un «qualitative easing» L’ottimismo di Renzi è ammirevole, specialmente quando afferma che l’Italia è già uscita dalle «sabbie mobili» di una lunga recessione. Ma per il momento questo è un auspicio più che un dato di fatto consolidato, perché siamo forse alla vigilia di nuovi venti…
Il peso degli emergenti per Germania e Stati Uniti
Per capire a fondo quanto potrebbe accadere nell’economia italiana in relazione ad un rallentamento degli emergenti è, però, necessario guardare anche il peso che questi paesi hanno all’interno delle esportazioni dei principali mercati di sbocco per le nostre imprese. Un rallentamento della domanda degli emergenti verso i nostri più importanti clienti potrebbe, infatti, penalizzare indirettamente le esportazioni italiane verso questi…
Che cosa minaccia i mercati finanziari
Si stima che le operazioni «high frequency trading», le transazioni ad alta frequenza, rappresentino il 70% di tutte le transazioni borsistiche negli Usa e circa il 40% di quelle effettuate in Europa. In Italia la Consob nel 2012 le quantificava intorno al 14% di tutte le contrattazioni. Tali operazioni avvengono tramite sofisticatissimi software ultra veloci, guidati da complicati algoritmi matematici,…
Tutti i prossimi passi della Fed di Yellen
I verbali dell’ultima riunione FOMC mostrano toni accomodanti e divergenze interne sul sentiero atteso per l’inflazione. Dai verbali del Consiglio direttivo emerge che la BCE intende assecondare la stagionalità dell’offerta anche a fine anno, anticipando a ottobre e novembre parte degli acquisti di dicembre. Nessuna evidenza che un potenziamento del programma di acquisti sia imminente. I verbali della riunione del…
Lo sapete che il capo economista della Bce dice che l’euro non funziona?
Grazie all'autorizzazione del gruppo Class Editori, pubblichiamo l'articolo di Tino Oldani uscito sul quotidiano Italia Oggi Più che una notizia, sembrava uno scherzo. “L’euro non funziona, parola del capo economista della Bce”: così il 2 ottobre il sito Wall Street Italia titolava un breve articolo in cui si spiegava che Peter Praet, chief economist della Banca centrale europea, nel corso di una conferenza…
Tutti i numeri farlocchi sulle pensioni
Il dibattito sulle pensioni si è trasformato, ormai da troppo tempo, in una sorta di "Giostra del Saracino" dove tutti – ora in toni sguaiati e volgari come quelli di Matteo Salvini, ora con argomenti pseudo-tecnici come quelli del Ministero del Lavoro e dell’Inps – cercano di infilzare l’ex ministro Elsa Fornero e la riforma che porta il suo nome, nonostante…
L’Italia e la ripresa economica. La versione di Azimut
“La crisi economica è alle spalle. A fine 2015 l’Italia sarà cresciuta dello 0,9% mentre le attuali stime prevedono per il prossimo anno un aumento del prodotto interno lordo dell’1,5%. Alla luce di questi numeri, c’è tutto il margine per guardare al futuro con rinnovata fiducia”. E’ una ventata di ottimismo quella che arriva da Azimut, la società italiana quotata…