Il ribasso del prezzo del petrolio, confermato dalla decisione di non tagliare le quote di produzione dei Paesi aderenti all’Opec, assunta il 27 novembre scorso a Vienna, complica ulteriormente lo scenario geoeconomico e geopolitico dell’anno che si sta chiudendo. L’eccesso di offerta determinato dalla raggiunta indipendenza energetica degli Usa e dalla stagnazione dell’economia europea è il fattore scatenante di un…
Economia
Che succede al rublo?
Grazie all'autorizzazione del gruppo Class e dell'autore, pubblichiamo un articolo di Edoardo Narduzzi uscito sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi Almaty era, un tempo, la capitale del Kazakhistan sovietico, prima che ragioni tribali suggerissero di costruire a Nord una nuova capitale, Astana. Il centro è dominato dai soliti stradoni a tante corsie e dai palazzoni bianchi in puro…
Come cambia il lavoro ai tempi di Amazon. Parola di ex top manager Fiat
Grazie all'autorizzazione dell'editore, pubblichiamo il commento di Riccardo Ruggeri uscito sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi Il lavoro degli operai si è fatto “moderno”, i sindacalisti non avendolo capito fanno “scioperi antichi”, i politici, culturalmente idioti, si agitano senza alcun senso. Alcune settimane fa, da Nicola Porro (Virus), Giorgio Airaudo ha ricordato che suo padre, operaio Fiat, riuscì…
Che cosa possiamo imparare dalla crisi del '29
Il primo, e forse più importante, punto di contatto tra due periodi storici tanto diversi è rappresentato dalla perdita di prodotto interno. La figura 1 confronta la dinamica della depressione degli anni ’30 in Italia con quella dell’attuale recessione. Il quadro che emerge indica che la crisi economica degli ultimi anni risulta persino più profonda e persistente di quella del…
Assirm: caro Renzi, sei proprio convinto di voler cancellare i contratti a progetto?
Intervista a Umberto Ripamonti, presidente di Assirm, l’Associazione degli Istituti di ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale che rappresenta l’80 per cento del settore, sulle conseguenze della cancellazione del contratto a progetto paventata nel Jobs Act. Le aziende che fanno ricerche di mercato utilizzano spesso questo tipo di contratto particolarmente adatto per la specificità di questo lavoro,…
Ecco la vittoria culturale di Renzi con l'articolo 18 stile Jobs Act
Il Jobs Act Poletti 2.0 è legge dello Stato. La svolta vera sul piano giuridico la vedremo nei decreti delegati, a cominciare – in un ampio quadro di riordino del diritto del lavoro - da quello che regolerà il contratto di nuova istituzione con annesse le tutele in materia di licenziamento. A meno che la montagna non partorisca il topolino,…
Ecco effetti veri e presunti delle mosse di Draghi e Juncker
In un lavoro reso noto in questi giorni gli analisti della Goldman Sachs hanno confermato i sospetti che l’iniziativa che Draghi sta portando faticosamente a compimento di immettere 1.000 mld di nuova base monetaria finalizzata alla crescita reale (nota con l’acronimo TLTRO) esaurirà i suoi effetti positivi quasi interamente nel circuito finanziario. Il lavoro non lo dice espressamente, ma le…
Amazon perde colpi?
Il business di Amazon funziona ancora o il colosso delle vendite online simbolo della new economy è già "old"? Dal 2007 al 2013, il fatturato dell'azienda fondata da Jeff Bezos è quintuplicato (da 14,8 miliardi di dollari a 74,45 miliardi) ma i profitti hanno continuato a scendere, da 436 milioni a 273 milioni di dollari. Con una sproporzione gigantesca tra…
Perché in Usa e Inghilterra le economie sono più pimpanti rispetto all'Europa
Politica fiscale più flessibile, politica monetaria più aggressiva, ricapitalizzazione delle banche: così Usa e Inghilterra hanno tenuto a freno gli effetti della crisi meglio di Europa e Giappone. Anche se nessuno è riuscito ad arginare la crescita del debito pubblico e questo potrebbe rappresentare un problema nel caso una nuova crisi economica si affacciasse. I MERITI DELL'ALLEGGERIMENTO QUANTITATIVO A scriverlo è…
Ecco il vero allarme di S&P's sull'Italia
Inutile minimizzare, il downgrading del debito italiano da parte di Standard & Poor's è un brutto colpo. Le motivazioni del giudizio spiegano bene il perché. L'agenzia di rating sostiene che la colpa è non solo della recessione e della bassa crescita, ma dell'aumento continuo del debito. Il prodotto lordo non si muove né in termini reali né su base nominale,…