I rischi sono che il debito torni a salire e l’economia a ristagnare. Per scongiurarli, è necessario cambiare strategia ritornando a una gestione prudente della finanza pubblica e rafforzando le politiche per il rilancio della crescita, a partire dagli investimenti e riforme del Pnrr. Il commento di Paolo Guerrieri, Psia, SciencesPo
Economia
L'inflazione, i tassi e le scelte della Bce. L'analisi dell'avv. Stanislao Chimenti
Appare oggi forse (almeno parzialmente) ingiustificato non prendere atto del decremento dei prezzi e non tornare a politiche monetarie più espansive, in linea con quelle perseguite negli ultimi anni. La debole e stagnante economia europea sembra non poter prescindere dal ricorso al credito, soprattutto in favore delle imprese piccole e medie, di quelle di nuova costituzione, delle famiglie. Il commento dell’avvocato Stanislao Chimenti, partner dello studio internazionale Delfino Willkie Farr&Gallagher
Salario minimo, se a deciderlo è una sentenza. Il commento dell'avv. Fava
La macroscopica inadeguatezza di un salario di 4,60 euro l’ora è indubbia e assolutamente condivisibile; tuttavia, appare azzardato che una simile considerazione venga lasciata ad un Tribunale, il quale si sostituirebbe al ruolo ricoperto dalla contrattazione collettiva, incaricata di aggiornare e rideterminare i minimi tabellari del Ccnl
Alto rischio e poca crescita. Zecchini legge la politica di bilancio
La strategia del governo illustrata nella Nadef si presenta come un audace tentativo di un atterraggio morbido, un “soft landing” da una fase di alta inflazione, che è contrastata essenzialmente dalla Bce con una brusca restrizione monetaria e del credito. Si tenta di coniugare disinflazione con una ripresa economica sostenuta da aiuti, investimenti e un lento rientro dagli squilibri della finanza pubblica
Il governo, lo spread e l'autolesionismo all'italiana. Parla Fortis
Intervista all’economista e direttore della Fondazione Edison. Finiamola col raccontare un Paese prossimo all’ira dei mercati, il debito italiano non è meno sicuro di quello francese o spagnolo. Il governo si è dimostrato prudente e cauto, anche se a volte pecca di eccessiva artigianalità nella politica economica. La Bce? I titoli italiani sono molto più appetitosi di quelli tedeschi
Green bond per una vera transizione. La mossa dell'Europa
L’Europarlamento dice sì al regolamento che impone standard uniformi a tutto il Continente per l’emissione di obbligazioni verdi. Ora sarà più difficile per le imprese portare avanti una transizione solo di facciata
E se il chip sovrano di Huawei diventasse un boomerang per la Cina?
Pechino sembra aver scommesso forte su un circuito difficile da commercializzare soltanto per convincere Washington a cancellare le sanzioni. Ma ora potrebbero essere perfino inasprite
Il salario minimo non basta. Martone spiega perché
Conversazione con il giuslavorista, saggista ed ex viceministro del Lavoro, Michel Martone. Un errore affidarsi solo a una retribuzione minima prevista per legge, estendere e rafforzare i contratti è la vera difesa dei lavoratori. Sul cuneo fiscale il governo ha ragione, risorse permettendo
Xi Jinping predica nel deserto. Anche China Sce si arrende al mercato
Sono mesi che il governo cinese prova a raddrizzare la barra, con tassi ai minimi e rassicurazioni circa la tenuta delle finanze. Ma dalle banche al mattone, passando per il mercato obbligazionario, la sensazione è che non ci creda più nessuno. E il nuovo bubbone nell’immobiliare lo dimostra. Il caso del colosso Sce China
La Bce ferma i motori. Ora Lagarde apre alla pausa di fine anno
La governatrice della Banca centrale europea apre i lavori della conferenza annuale sulla politica monetaria ammettendo che l’attuale livello del costo del denaro può raffreddare finalmente i prezzi. Tradotto, può bastare così