La Banca d’Italia doveva intervenire prima e convincere gli istituti a retribuire, in misura equa, i conti correnti. O almeno far sì che le principali banche non facessero cartello. Il ritardo ha finito per compromettere le soluzioni successive. Per cui alla fine al governo non è rimasto altro che intervenire con uno strumento pesante, come quello della tassazione. Il commento di Gianfranco Polillo
Economia
Russian money, cosa succede nella politica economica del Cremlino
Di fronte allo strisciante ma continuo deterioramento della situazione economica che si accompagna alla prosecuzione della guerra, nella leadership economica del Paese si sono oggi create due precise tendenze, contrapposte tra loro e probabilmente intente, in questa fase del confronto, a cercare alleati. L’analisi dell’economista Stefania Jaconis
La battaglia per il Sud Globale è appena iniziata. Pelanda legge il vertice Brics
Colloquio con l’economista e saggista, grande esperto di oriente. Dal Johannesburg arrivano due certezze, la prima è che l’India ha più chances del Dragone di guidare il Global South e di competere con gli Stati Uniti. La seconda è che il G7 se vuole reggere lo scontro e proteggere il dollaro deve rafforzarsi. Bretton Woods? Quel sistema non è morto e sepolto, però…
Guai a tornare indietro sul Patto di stabilità. Fitto avverte l'Europa
Il ministro per gli Affari Europei dal palco del Meeting di Comunione e Liberazione lancia un monito, in vista di una riforma delle regole di bilancio tutt’altro che scontata. E su una Ue formato extra large bisogna stare attenti a non farsi prendere la mano
Banca centrale russa e Cremlino ai ferri corti. Colpa della crisi del rublo
Il crollo di Ferragosto della moneta e la costante svalutazione hanno messo a dura prova i nervi del governatore Elvira Nabiullina e del presidente russo. Con la prima che non ha condiviso l’accelerazione sui tassi per recuperare terreno sul dollaro. E lo psicodramma valutario è servito
Lo Stato può far bene all'economia. Giorgetti (da Rimini) spiega perché
Il ministro dell’Economia interviene al Meeting di Comunione e Liberazione. Le imprese non possono essere lasciate da sole, serve una mano pubblica che le accompagni con investimenti di qualità. La sostenibilità oggi fa rima con crescita, ma nella manovra non ci saranno miracoli. L’Europa? Pensi anche alla golden rule
Non solo tassi, anche lo psicodramma cinese piomba a Jackson Hole
Al simposio organizzato dalla Federal Reserve nel Wyoming con ogni probabilità si parlerà della possibile escalation nel Dragone, dopo il collasso di Evergrande. Il contagio, per ora, è circoscritto ma il passo per un avvitamento della crisi è breve, nonostante gli sforzi di Pechino per riguadagnare la fiducia del mercato
Cosa c’entra Hong Kong con la crisi cinese? Scrive Mayer
Dopo la stretta del 2020 la Cina, che nel dicembre 2022 ha riaperto le porte al mondo, non poteva più disporre di una realtà che ha avuto un ruolo determinante per i suoi successi globali nel campo dell’innovazione tecnologica e dell’espansione economica. E ora?
Le accese polemiche sul salario minimo con poca cognizione di causa. Scrive Zecchini
L’adozione per ragioni di dignità o equità sociale di una soglia legale per i salari, non presenta motivazioni economiche cogenti. Anzi, può essere sostituita da altri interventi di pari efficacia, anche perché è soggetta a grandi margini di incertezza. Il commento di Salvatore Zecchini, economista Ocse
Lo Stato faccia le regole e non vada oltre. Banche, carburanti e voli visti da Clò
L’economista ed ex ministro a Formiche.net: se i prezzi alla pompa sono alle stelle la colpa è dell’Europa che non ha investito nel petrolio, sobillata dal mito della transizione. Sui voli c’è stata della speculazione ma il governo deve essere un regolatore e non un intruso