Pubblichiamo grazie all’autorizzazione dell’autore il commento di Massimo Mucchetti uscito sul quotidiano l’Unità In questi giorni Silvio Berlusconi si chiede se, per Mediaset, sia meglio che lui ritiri la fiducia al governo Letta puntando a ottenere elezioni anticipate, e poi a vincerle almeno alla Camera, prospettive entrambe incerte, o se sia meglio che lui, alla fine dell'azione dei suoi avvocati,…
Economia
Il volto duro (anche economico) della Norvegia post-Breivik
La Norvegia svolta a destra, e si prepara ad un governo di coalizione che comprende anche il Partito del Progresso, lo stesso schieramento estremista di quel Breivik che nel 2007 ha sconvolto emotivamente il Paese dei Fiordi. L'alleato più importante del governo guidato da Erna Solberg resterà comunque il fondo petrolifero nazionale, che garantisce entrate facili e con una strategia…
Ecco perché mister Spread ci costringe a ballare con la Spagna
Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l'analisi di Edoardo Narduzzi uscita sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi. Il sorpasso dei Bonos spagnoli sui Btp è, nei fatti, cosa fatta. Il differenziale è ormai azzerato, mentre il costo del denaro a breve dei titoli di stato di Madrid è già inferiore a quello dei Bot. I titoli italiani a due…
Sullo spread Italia e Spagna pericolosamente a braccetto
Più merito di Madrid o demerito di Roma? Piazza Affari apre la settimana in positivo (Ftse Mib +1,16% a 17.244 punti), in controtendenza rispetto alla debolezza del resto delle Borse europee, ma l'amaro in bocca lo dà la Spagna, con lo spread sui bonos di Madrid che raggiunge quello sui titoli di Stato italiani per la prima volta in 17 mesi,…
Wang Jianlin, l'uomo più ricco della Cina secondo Forbes
Wang Jianlin è l'uomo più ricco della Cina secondo le stime di Forbes. Con una fortuna di 14 miliardi di dollari, il proprietario del gruppo Dalian Wanda ha scalzato dal primato Zong Qinghou, a capo dell'impero delle bevande cinesi Hangzhou Wahaha, fermo a 11 miliardi. Cifre ancora lontane dai 73 miliardi del numero uno al mondo della lista stilata dalla rivista,…
La staffetta (economica) di Abe riparte dalle Olimpiadi di Tokyo 2020
Le prime due frecce sono andate a segno, la quarta è scoccata, almeno per ora. Il premier giapponese Shinzo Abe festeggia la revisione al rialzo del Pil, frutto dell'intervento del governo in politica monetaria e fiscale (prima e seconda freccia). Tokyo si prepara a sfruttare il quarto asso nella manica, l'assegnazione delle Olimpiadi del 2020, puntando su un ritorno occupazionale…
Bruxelles sequestra Mps e sugli aiuti degli altri Stati chiude un occhio
Se qualcuno pensa ancora che i Paesi europei hanno un'effettiva sovranità nazionale, o che non ci siano disparità di trattamento, può studiarsi il caso Mps. Beninteso: ovviamente la Commissione europea, per mettere becco e penne nel piano di ristrutturazione del Monte dei Paschi di Siena, stabilendo finanche l’ammontare della ricapitalizzazione necessaria all’istituto presieduto da Alessandro Profumo, sta rispettando anzi eseguendo…
Alibaba snobba Hong Kong e punta su New York
La sfida fra la Borsa di New York e quella di Hong Kong per ospitare la quotazione di Alibaba, uno dei più grandi portali di e-commerce del mondo con una Ipo che valuterebbe la società intorno ai 60 miliardi di dollari, è giunta a un bivio. Il portale punta da qualche tempo alla quotazione sul mercato di Hong Kong, ma…
Quanto (non) contano le banche nella ripresa annunciata da Letta e Saccomanni
La ripresa è cominciata, dicono. Ma intanto luglio registra una nuova stretta del credito, che porta necessariamente con sé licenziamenti e ritardi nei pagamenti. E le banche, che, nelle intenzioni del governatore della Bce, Mario Draghi, avrebbero dovuto sfruttare i fondi dell'Eurotower per riattivare i canali di prestito a imprese e famiglie, puntano alla ricapitalizzazione e continuano a contare solo…
I numeri che permettono alla Cina di bluffare sull'austerità
E' un buon lunedì per Pechino. I dati diffusi oggi su inflazione e bilancia commerciale lasciano in mano a governo e banca centrale l'asso nella manica, la carta della politica monetaria e fiscale flessibile che sostiene la crescita economica rallentata. L'obiettivo, il governo ci tiene a sottolinearlo, è quello del contenimento del deficit e delle riforme strutturali, anche se al…