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Fiat, la stangata dei giudici e la fuga in Olanda

Vincoli burocratici, legislativi e record della pressione fiscale italiani stanno stretti a Fiat, che punta, come per la consorella Cnh-Fiat Industrial, ad avere sede legale nei Paesi Bassi e sede fiscale nel Regno Unito, oltre che a quotarsi a Wall Street anziché a Piazza Affari dopo la fusione con Chrysler. Un'ipotesi per Fiat che è stata annunciata nel giorno della…

Expo: numeri, fatti e illusioni da evitare

Certo le notizie a luglio non sono troppe, e spesso non sono confortanti. Dunque un po' di sano ottimismo da spargere è il benvenuto. È quello che avranno pensato i vertici dei quotidiani, non solo del centro e del nord ma anche del Sud (come la Gazzetta del Mezzogiorno, ad esempio) che hanno dedicato l'apertura del quotidiano all'accordo sull'Expo. "Il…

Federtrasporto, Brandani riconfermato presidente

Alberto Brandani (nella foto) è stato rieletto presidente di Federtrasporto Confindustria, all’unanimità dei presenti. Già presidente di assicurazioni, banche e società quotate in borsa, Brandani è stato per due decenni ai vertici del Monte dei Paschi di Siena, poi è passato all’Anas e attualmente è consigliere d’amministrazione del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, oltre che presidente della Fondazione Formiche. Il lavoro…

Kazakhstan, perché è l'eldorado secondo Ernst&Young

Un forziere d'oro che sa di esserlo ma che non si mostra come dovrebbe agli occhi degli investitori stranieri. Questo il quadro che emerge dalla terza edizione dello studio non pubblico di Ernst&Young sull’attrattività del Kazakhstan per i capitali stranieri. E il Paese, rafforzato dai vicini partner commerciali Russia e Cina, sta puntando su una diversificazione che intende svincolarlo dalla dipendenza…

Ecco i distretti industriali (anche del Sud) che stracciano Francia e Germania

Perdita di competitività e sorpasso da parte altri Paesi non riguardano, a sorpresa, i distretti industriali italiani. E, nonostante crisi, carico fiscale e costo del lavoro record, le imprese nazionali riescono a crescere a tassi da fare invidia anche a Francia e Germania e sembrano destinate a viaggiare a gonfie vele anche nella seconda metà del 2013. E la medaglia d'oro va…

Ecco le banche italiane imbufalite con Ablyazov

Dissidente in cerca di asilo politico o pericoloso criminale? Impossibile, forse, delineare un ritratto preciso di Mukhtar Ablyazov (nella foto), l'uomo chiave del caso kazako, un "giallo" che scuote la politica italiana e le relazioni internazionali. Ablyazov, oltre ad essere uno dei più strenui oppositori del presidente-dittatore del Kazakhstan, Nursultan Nazarbayev, è ricercato internazionale per una presunta truffa da 10 miliardi…

Il segreto del successo del Giappone (e non dell'Italia) secondo Bremmer e Petraeus

I numeri stanno dalla parte del premier giapponese Shinzo Abe. Dopo essersi assicurato il predominio anche al Senato, la coalizione conservatrice che lo sostiene può concentrarsi sulle riforme strutturali necessarie per sbloccare il Giappone. E che, visto il massiccio debito pubblico, non può contare solo sulle iniezioni monstre della Bank of Japan. Le redini del Paese saranno nelle mani del…

Saccomanni e Vegas isolano le società di rating su consiglio di Draghi

Mario Draghi, Fabrizio Saccomanni e la Consob di Giuseppe Vegas. La guerra comune dei signori dell'economia italiana, e non solo, è alle agenzie di rating. Il primo affondo alla loro credibilità era arrivato nel 2011 dal numero uno della Bce, prima che, ad inizio 2013, il presidente americano Barack Obama chiedesse un risarcimento di 5 miliardi di dollari per la…

Abenomics, speranza o illusione per l’Europa?

È possibile ragionare di sviluppo e ripresa dei consumi con un deficit all’11 per cento e un debito pubblico al 245 per cento del PIL? La risposta, apparentemente sbalorditiva nel Vecchio Continente dominato dall’austerity, sembra positiva. E riguarda il Giappone governato dal conservatore e nazionalista Shinzo Abe, artefice di una strategia economico-finanziaria in controtendenza rispetto al rigorismo fiscale perseguito fino…

Ecco perché sono urgenti il taglio del debito e la spending review

La notizia che lo stock del debito pubblico ha toccato il 130% del Pil sarebbe stata, in altri tempi, interpretata come uno dei quei lanci di agenzia che fanno tremare il mondo (dei mercati finanziari). Invece, a metà giornata, Piazza Affari era segnalata come una delle Borse in maggior salita in Europa (dopo gli scossoni dei giorni scorsi), i titoli…

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