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In Cina è l'ora di fare i conti sul disastro di Evergrande

Le autorità del Dragone hanno multato per 62 milioni di dollari PwC, reo secondo Pechino di non aver vigilato a dovere sui conti del colosso simbolo del fallimento economico cinese. Eppure le colpe non sono solo altrui

Perdite e sofferenze, doppia mina per le banche cinesi

I quattro grandi istituti del Dragone devono accantonare subito decine di miliardi per colmare un deficit di 100 miliardi, che ad oggi è impossibile assorbire. Mentre i prestiti in sofferenza toccano quota 3,3 milioni di yuan

Dalla Bce una sponda a Draghi. Giù i tassi, ma l'Europa rallenta

Come da previsioni Francoforte toglie ancora il gas ai tassi, ponendo fine alla fase restrittiva e spianando la strada all’allentamento della Fed. Ma le previsioni per l’economia rendono ancore più urgente una rivoluzione culturale negli investimenti in Europa. Proprio come suggerisce l’ex premier italiano

Quanto ci vorrà alla Cina per uscire dal tunnel. Report Carnegie

I cinesi continuano a spendere meno di quanto producono, riversando l’eccesso di manifattura sui mercati esteri. E per avere una ripresa dei consumi nazionali serviranno non meno di dodici anni

Vi spiego tutti i costi del Rapporto Draghi e le presunte coperture. Scrive Polillo

Il valore aggiunto dell’intervento di Mario Draghi non va ricercato nel dato numerico, già noto agli addetti ai lavori, ma nel contesto in cui esso è collocato – quelle quattrocento pagine scarse di analisi e di proposte – nonché nell’autorevolezza di un personaggio, che non teme confronti. Quindi in una novità sostanziale che, tuttavia, pochi hanno saputo vedere. L’analisi di Gianfranco Polillo

Dall'Europa un altro schiaffo a Putin. Niente soldi per oligarchi e Borsa

La Corte di giustizia europea rigetta i ricorsi degli uomini vicino al Cremlino e che finanziano la guerra contro l’Ucraina, i quali chiedevano lo scongelamento dei loro beni. E lo stesso vale per una delle istituzioni finanziarie che partecipano la Borsa russa

Essere o non essere, il dilemma europeo. L'intervento di Mazzolin

Di Lodovico Mazzolin

Indipendentemente da ricette progressiste, liberiste, conservatrici e di altra natura, l’agenda europea va focalizzata su pochi temi, poco ideologici, per aiutare l’Europa ad uscire dal suo decadentismo cronico. E per fare questo ci vuole una grande dose di real politik. E cioè capire i punti di forza e di debolezza dell’avversario, conoscere i propri limiti e adattare lo schema di gioco sempre, costantemente. L’intervento di Lodovico Mazzolin, manager settore bancario e finanziario

Da Draghi a Fitto, in Europa serve gioco di squadra. La versione di Nelli Feroci

Il rapporto dell’ex presidente della Bce è ricco di idee e completo, un vademecum che Bruxelles farebbe bene a fare suo. Ma rischia di impattare contro il vizio di certi Paesi di muoversi sempre in autonomia. E anche la paura di oltrepassare il punto di non ritorno può non bastare a serrare i ranghi. Fitto? Un’ottima scelta. Intervista al presidente dello Iai, Ferdinando Nelli Feroci

Dalla Bce nuovo ossigeno in arrivo per i conti italiani

Domani il board che deciderà un secondo taglio dei tassi, dopo la sforbiciata di giugno. Un segnale che l’era delle strette è finita, anche per la Federal Reserve e un toccasana per il costo del debito italiano

Così le banche russe finiscono a corto di yuan

Dopo aver spostato il baricentro del sistema finanziario nazionale sulla moneta del Dragone, sognato una saldatura tra rublo e yuan nel nome della lotta al dollaro e aver concesso miliardi di prestiti in valuta cinese, ora gli istituti dell’ex Urss sono rimasti a secco. Ma alla Bank of Russia la faccenda non interessa

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