Ancora una volta l’Inghilterra si è tirata indietro di fronte alla proposta franco-tedesca e italiana di giungere ad un accordo per la revisione dei Trattati europei, convenendo entro il prossimo marzo 2012 di modificare in senso più restrittivo le norme riguardanti la gestione del bilancio degli Stati membri dell’Unione. Se guardando alla storia anche più recente non stupisce la decisione…
Economia
Outlook 2012, rischi e speranze
Il tasso di crescita dell’economia mondiale rimane relativamente soddisfacente, grazie alla spinta dei mercati emergenti e alle sorprese positive del ciclo Usa. Ma questo non compensa la situazione di recessione nella quale è già entrata l’area euro, alla quale tutto il mondo sta guardando per comprendere se vi sarà una risoluzione delle grosse tensioni fiscali attraverso una maggiore integrazione fiscale…
Fine del globalismo europeo
La banca di investimenti Goldman Sachs prevede che entro il 2050 la Cina avrà la maggiore economia del mondo, seguita da Stati Uniti ed India. Il secondo livello potrà essere occupato da Russia, Brasile e Giappone, e un terzo girone includerà Germania, Gran Bretagna e le ex-potenze economiche europee. Proprio come le città-Stato del Rinascimento furono sopravanzate e marginalizzate dalle…
Il mercato, tra lupi e agnelli
“La libertà per i lupi è la morte per gli agnelli”. Probabilmente in questa icastica citazione del politologo liberale britannico Isaiah Berlin risiede, in sintesi, la ragione della parabola discendente che attraversa il liberismo da oltre un decennio. Come noto il progetto politico europeo nasce con una mission ben definita, ossia creare una zona di libero scambio tra i Paesi…
Un nuovo scatto comune
Per parlare di una nuova Europa, del suo futuro, bisogna partire dal suo presente. Un presente purtroppo dominato dalla crisi economica e finanziaria che sta portando a nuovi interrogativi. Cosa succederà al progetto europeo? Lo rallenterà, lo accelererà, lo incrinerà, lo devierà verso un nuovo corso? Usciremo dalla crisi con più o con meno Europa? Nel complesso, la risposta dell’Europa…
Se la formica diventa cicala
Perché si parla di rottura dell’area dell’euro? Un passo indietro. I Paesi che vi aderirono lo fecero per diventare più simili. I tedeschi per divenire più italiani e gli italiani più tedeschi? Esatto. E come? Fissando tassi di cambio irrevocabilmente fissi tra i Paesi. Vale la pena spiegare meglio. Immaginate che nel 1998 Germania ed Italia potessero vendere una lavatrice…
L'euro in mezzo al guado
Un’Europa a due velocità esiste già da diversi anni, e precisamente dagli inizi degli anni Novanta quando apparve chiaro che la Gran Bretagna non avrebbe scelto la strada dell’integrazione monetaria e che altri lo avrebbero fatto solo in seguito. La divisione tra i Paesi dell’eurozona e i rimanenti dell’Unione a 27 è ormai un dato di fatto. Non sempre gli…
Il fantasma di Francoforte si chiama Reichsbank
Il panico si diffonde nell’eurozona. L’Italia e la Spagna sono finite nell’occhio del ciclone. Il Belgio sta entrando nella zona di pericolo. E poiché anche la Francia è coinvolta e i suoi titoli di Stato vedono crescere lo spread con quelli tedeschi, l’alleanza politica che ha guidato l’integrazione europea negli ultimi sessant’anni è messa a dura prova. Anche robusti nuotatori…
La centralità di un banchiere centrale
È l’italiano con il ruolo istituzionale più importante in Europa e nel mondo; giunto al vertice della Bce superando trabocchetti nazionali e pregiudizi teutonici, tocca a lui salvare l’euro. Basterebbe già questo per nominarlo personaggio dell’anno; Mario Draghi, però, ha giocato un ruolo essenziale anche nella caduta del governo Berlusconi. Il primo capitalista alla guida di un Paese democratico, non…
Verso una corporate citizenship
Negli ultimi anni un buon numero di studiosi di business ethic hanno argomentato a favore di una “nuova concezione del ruolo politico dell’impresa nella società” (Scherer e Palazzo, 2008) e di imprese come “attori politici” (D’Orazio, 2011). Ma che cosa si intende esattamente quando si parla di corporation as a political actor? Come è noto, per la teoria dell’impresa dominante…















