Con la fine della normativa emergenziale, più volte prorogata, che consentiva di stabilire il lavoro da remoto anche solo con un accordo collettivo, ora si torna a tutti gli effetti nel campo della cosiddetta legge sul Lavoro Agile, secondo cui il ricorso al lavoro a distanza deve essere deciso con la sottoscrizione di un accordo da parte del singolo lavoratore. Un cambio non indifferente secondo Anna Zanardi Cappon, Board Advisor and Change Consultant
Economia
Baratto cinese. Evergrande pagherà i creditori con le azioni (forse)
Il gruppo più indebitato della Cina e simbolo del collasso del mercato immobiliare ha proposto ai risparmiatori di acquistare azioni delle controllate quotate, senza rivalersi sul patrimonio della società. La risposta è sì, ma a un patto: che l’azionista Hui Ka Yan garantisca il tutto con due miliardi di tasca sua
Manovra d'emergenza. Quei limiti che Meloni (non) poteva superare secondo Nicola Rossi
Intervista all’economista dell’Istituto Bruno Leoni ed ex parlamentare. Questa legge di Bilancio ha delle cose buone, a cominciare dal senso di cautela e responsabilità che la permea. Ma sul fisco la strada è lunga e se si vuole immaginare una riforma degna di questo nome bisogna cominciare a lavorare subito
Per le criptovalute la ricreazione è finita. La mossa di Giorgetti e il ruolo della Consob
La manovra Giorgetti-Meloni porta in dote la prima vera forma di regolamentazione e tassazione sulle monete virtuali. Ma la Commissione per la Borsa, già da tempo aveva sollevato il tema dell’assenza di regole e del rischio per il risparmio
Il reddito di cittadinanza alla prova degli occupabili. La proposta di Becchetti
Sarebbe molto meglio che il governo si misurasse con le scelte di tutti gli altri Paesi Ue che hanno il reddito di cittadinanza anche per gli occupabili, ma lo modulano in modo differente. Perché la questione fondamentale è ridurre il rischio di abusi ed aumentare le opportunità di reinserimento lavoro. La proposta di Leonardo Becchetti
La Bce usi i guanti sui tassi. Parla Messori
Intervista all’economista e saggista della Luiss. Controllare l’inflazione per mezzo della politica monetaria può portare alla recessione, per questo Francoforte deve essere cauta sul costo del denaro. La manovra italiana? Ci sono cose che non vanno, dall’Ue mi aspetto preoccupazione ma non una bocciatura
Natalità e imprese. Le sfide della manovra secondo Valerii (Censis)
Il direttore generale del Censis: “La misura contro il caro bollette è indice di come la principale preoccupazione del governo sia l’impoverimento del tessuto produttivo. Dunque l’esecutivo sta cercando di scongiurare il rischio che tante imprese chiudano definitivamente”. E sulle pensioni dice: “Quota 103 è una misura ponte”
Ue tra incudine e martello. Pro e contro del price cap
Il tetto al prezzo proposto dalla Commissione, altissimo e dal retrogusto tedesco, non serve a proteggere le aziende. Tuttavia la preoccupazione dei “falchi” che ne è alla base guarda alle condizioni di mercato del 2023, che saranno brutali. La sfida del gas è ancora tutta da giocare
Missione Mps. Le due strade di Giorgia Meloni per Siena
Archiviato l’aumento di capitale, per l’esecutivo è tempo di capire tempi e modi per il passaggio di mano e l’uscita da Rocca Salimbeni. La prima opzione è chiamare le banche intorno a un tavolo, utilizzando la testa di ponte delle fondazioni ormai azioniste. La seconda è comprare tempo, in attesa che il cavaliere bianco venga da sé
La manovra tra senso di responsabilità e cautela. Ma... Scrive Scandizzo
La legge di Bilancio appena approvata sembra configurarsi come un esercizio minimalista, di cui va apprezzata la cautela e il senso di responsabilità. Ma attenzione, perché nel tentativo del governo di usare la coperta corta per coprire esigenze reali e promesse elettorali essa non sembra porsi obiettivi espliciti di efficienza economica e di giustizia sociale. Il commento di Pasquale Lucio Scandizzo, direttore scientifico di OpenEconomics