Skip to main content

Il Dragone si scotta con i dazi. Meno utili per le banche cinesi

I principali istituti della Repubblica popolare hanno chiuso il primo trimestre con meno margini e profitti. Forse tutto previsto, ma il problema c’è. E Pechino torna a coccolare l’Europa

Accordi, firme e impegni. Tutto sul forum Italia-Turchia

Durante il vertice sono stati siglati una serie di accordi e Memorandum d’intesa per rafforzare la cooperazione bilaterale, con in primis lo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali, alla luce del fatto che, come più volte osservato, l’Italia si conferma il primo partner commerciale della Turchia nell’area del Mediterraneo e il secondo in Europa. Energia, interconnessioni e difesa sono i tre macrotemi nevralgici che si snodano sull’asse Roma-Ankara, a cui seguono infrastrutture, trasporti, aerospazio, archeologia e sport, visto che le due nazioni organizzeranno congiuntamente gli Europei di calcio del 2032

La sostenibilità come leva strategica per le imprese agroalimentari (e non solo)

La sostenibilità non è più solo un elemento imprescindibile per i processi produttivi ma, se inserita in un piano di azioni virtuose, può diventare anche una formidabile leva di competitività per le imprese. E, in particolare, per quelle che appartengono alla filiera agroalimentare. “Alla base di tutto, però, assume sempre maggiore centralità il tema della formazione”, dice Maria Chiara Ferrarese, direttore generale Csqa (acronimo di Certificazione Sicurezza Qualità Agroalimentare, il primo organismo di certificazione in Italia nel settore agroalimentare)

Pirelli mette i cinesi alla porta. Ma è scontro

Il voto del cda di ieri è “un primo passo, ma non risolutivo, nel percorso di necessario adeguamento della governance societaria ai vincoli normativi negli Usa”, spiega la Bicocca. Ma Sinochem non si arrende

Roma-Riad, così Assolombarda pesa il valore della partnership

A Milano il Forum per le imprese italiane e saudite, organizzato da Assolombarda. Il punto di partenza è un export aumentato dell’87% in quattro anni. Ma si può fare molto di più, specialmente se la guerra commerciale dovesse protrarsi a lungo

Fatti nuovi nell’economia russa e prosecuzione della guerra. Tutti i legami secondo Jaconis           

Di Stefania Jaconis

La resilienza che l’economia russa ha mostrato fino ad oggi poggiava in gran parte sull’acquiescenza di quel quasi 50% di famiglie che non si sentivano economicamente danneggiate dalla guerra. Se però, per motivi sia interni che internazionali, continua il degrado progressivo di un numero crescente di parametri, e se questo induce un impoverimento crescente della popolazione, per la prima volta il livello di vita dei cittadini russi potrebbe diventare per il regime putiniano un fattore di limitazione delle scelte. L’analisi dell’economista Stefania Jaconis

Meno tasse per chi spende. La mossa anti-dazi della Cina

La guerra commerciale sta facendo sentire i suoi effetti sul Dragone. Ora l’imperativo è rilanciare la spesa e per farlo non resta che tagliare le imposte per gli acquisti oltre i 200 yuan

La partita del Sud Globale. Ecco come cambiano gli equilibri mondiali

Con una crescita media del 4,2% da qui al 2029, i Paesi dell’area, trainati dall’India, stanno per diventare la fucina di un nuovo equilibrio ecomico mondiale

Italia e Arabia Saudita, un modello integrato di cooperazione. Parla Almunajjed

Di Massimiliano Boccolini e Emanuele Rossi

In un’intervista a Formiche.net, Kamel Almunajjed, presidente dell’Italian-Saudi Business Council, delinea il rafforzamento strategico tra Italia e Arabia Saudita, puntando su energia pulita, cultura, commercio digitale e cooperazione in Africa e lungo il corridoio Imec. L’obiettivo è costruire un modello integrato di sviluppo bilaterale e regionale. Domani 28 aprile a Milano e poi il 30 a Torino le riunioni del Council

Dal Fondo monetario un taccuino a prova di grandi incertezze. La lettura di Polillo

Dalle previsioni del Fondo emerge una sorta di promemoria che riguarda la summa degli elementi di una buona politica economica. A partire da un rigore finanziario che non può venir meno, nemmeno quando si tratti di accrescere la spesa legata alla difesa. Che deve essere finanziata con gli strumenti tradizionali di finanza pubblica. Il commento di Gianfranco Polillo

×

Iscriviti alla newsletter