Nell’anno del collasso di Evergrande gli investitori si sono accorti di non potersi più fidare delle grandi società cinesi e del loro debito. E ora sono pronti a ridurre l’acquisto di azioni e bond nel 2022
Economia
Le previsioni di crescita saranno disattese? Nuovi rischi all'orizzonte
Il 2022 è l’anno della tigre d’acqua secondo il calendario cinese. Le stime di crescita sfornate solo due mesi fa dalle principali istituzioni internazionali sembrano vacillare: non tenevano conto dell’impennata pandemica causata da Omicron e del rallentamento peggiore del previsto dell’economia del Dragone. Ecco come evitare bruschi risvegli
Perché è ora di una politica sanitaria europea. Scrive Pennisi
Come e perché la pandemia ha spinto l’Europa ad includere la sanità tra le materie oggetto di strategia europea. La proposta di Regolamento costituisce uno dei pilastri principali dell’Ue ed è presentata unitamente a quelle avanzate dalla Commissione nel novembre 2020
Sprofondo rosso. Il 2021 di Huawei si chiude con un -29%
Per la prima volta nella sua storia, il fatturato annuo dell’azienda cinese è in negativo. Pesano sanzioni Usa e pandemia. A marzo atteso il rapporto, che darà qualche indizio sul futuro del colosso del 5G
La doppia trappola cinese che spinge i Paesi poveri a snobbare i prestiti G20
Moulin, presidente del Club di Parigi, lancia l’allarme: le nazioni, soprattutto africane, temono di perdere l’accesso ai futuri fondi da Pechino e così in poche hanno accettato l’iniziativa Dssi
Prezzi delle materie prime e burocrazia, le priorità delle imprese. Parla Donati (Ance)
Intervista ad Angelica Donati, imprenditrice edile e nuova presidente dei giovani di Ance (imprese delle costruzioni): “L’aumento vertiginoso del prezzo delle materie prime è la principale urgenza: senza un intervento risolutivo del governo, moltissime aziende entreranno in crisi”. La burocrazia? “Le procedure vanno semplificate, ma il problema non sono le gare”
La legge di Bilancio preoccupa i partner internazionali. Il paper degli economisti
Il Policy Brief firmato da Bastasin, Bini Smaghi, Meliciani, Messori, Micossi, Padoan e Toniolo lancia l’allarme su conti pubblici, inflazione e riforme strutturali: “I partner europei e gli investitori internazionali, presso i quali l’attuale presidente del consiglio gode di grande credibilità, sono preoccupati dell’evoluzione del quadro politico”
Aumenta il tetto agli stipendi nella Pubblica amministrazione. La novità in manovra
Il tetto di 240mila euro l’anno agli stipendi dei dirigenti pubblici si sposta per la prima volta verso l’alto, a otto anni dalla fissazione della soglia. Ma i tempi non saranno immediati
Riforme, che succede sul nuovo codice degli appalti
Secondo quanto affermato dalla prima relazione del governo al Parlamento in materia di Pnrr, “la delega per la riforma del codice degli appalti pubblici” andrà approvata entro il 30 giugno 2022 “mentre per l’entrata in vigore dei relativi decreti legislativi è previsto il termine del 30 marzo 2023”. Dunque c’è ancora tempo, ma bisogna fare presto. Se non ora, quando?
Il Pnrr non è la panacea ma solo un buon tampone. Parola di Ibl
Duecento miliardi sono tanti, ma bisogna stare attenti a non montarsi la testa. La quota di risorse destinata all’Italia è poca cosa se comparata alla spesa pubblica nei prossimi quattro anni. E poi non basta spendere, bisogna saper investire dove serve davvero
















