Skip to main content

La mossa cinese sui pagamenti può indebolire il dollaro e aiutare l'Europa. Maffè spiega perché

La decisione, per il momento non ufficializzata, di estendere il sistema basato sullo yuan digitale ai Paesi dell’Asean e al Medio Oriente, può aprire le porte a un riassetto degli equilibri globali sul versante monetario e dei pagamenti. E dare all’Europa l’occasione giusta per mettere alla prova l’euro digitale. Colloquio con Carlo Alberto Carnevale Maffè, economista della Bocconi e saggista

Commercio, strategia e la saggezza dimenticata del vantaggio comparato. Il dilemma dell'Ue

Come dovrebbe rispondere l’Unione europea? Può sfidare gli Stati Uniti all’Organizzazione mondiale del commercio, formare alleanze con altri Paesi colpiti e usare la diplomazia per coinvolgere le imprese statunitensi e i governi statali che si oppongono ai dazi. Ma c’è un altro tipo di uscita che l’Ue deve prendere in considerazione: non dagli Stati Uniti, ma verso sé stessa. Il commento di Pasquale Lucio Scandizzo

Borse Ko, Meloni e Giorgetti in manovra per proteggere le imprese dai dazi

In tre ore le piazze del Vecchio continente hanno bruciato quasi 900 miliardi, dopo il nuovo knock-out dei listini asiatici. A Palazzo Chigi si punta a capire come aprire un ombrello per le imprese. E anche la grande finanza americana alza la voce

Le due facce della concorrenza. Ecco come Byd inguaia i costruttori cinesi

In Cina quasi otto auto elettriche su dieci sono a marchio Byd e alle decine di restanti produttori rimangono solo le briciole. E così la concorrenza cinese si ritorce contro Pechino

Dazi senza precedenti. Lo shock economico di Trump secondo Vicenzino

Di Marco Vicenzino

La mossa della Casa Bianca ha scatenato un’immediata reazione negativa nei mercati globali, con crolli nelle borse e nel dollaro e un aumento della domanda per asset rifugio come l’oro. Trump sembra pronto a proseguire con una strategia decisa e prolungata, con l’obiettivo di correggere il sistema commerciale internazionale a favore degli interessi statunitensi. L’analisi di Marco Vicenzino

Asean e Medio Oriente sono gli obiettivi della moneta digitale della Cina

La Cina ha esteso il sistema di pagamenti in renminbi digitale a 16 Paesi tra Asean e Medio Oriente, offrendo un’alternativa rapida ed efficiente al circuito Swift? Non ci sono conferme per ora, su una mossa che rafforzerebbe il ruolo globale di Pechino attraverso la tecnologia blockchain e la Belt and Road Initiative. Si apre un nuovo scenario che potrebbe ridurre l’influenza del dollaro, minando la capacità strategica occidentale

Sui dazi l'Europa non vada alla guerra. Castellaneta spiega perché

Sembra improbabile che la grande scommessa di Trump possa portare risultati e sarà probabilmente costretto a negoziare e rivedere le proprie posizioni iniziali. Ecco perché l’Ue, che è il partner commerciale di gran lunga più importante, non dovrebbe lanciarsi a testa bassa nella guerra dei dazi, ma rivedere in ottica più completa tutti i rapporti con gli Usa senza perdere la calma

Trump e i dazi Usa-Ue. E se si ripartisse dal Ttpi?

Nel 2013 i negoziati erano stati avviati con l’obiettivo di dare vita alla più grande area di libero scambio esistente, riducendo e rimuovendo dazi e barriere non tariffarie. Una buona base di partenza per riprendere i negoziati sarebbe già disponibile, anche andando ad ampliare gli ambiti oggetto di accordo, con l’ambizioso obiettivo di governare questa delicata fase geo-economica e geo-politica. L’intervento di Mario Angiolillo

La Cina risponde a Trump. Le contromosse commerciali di Pechino

Pechino annuncia contro-dazi speculari sulle merci americane del 34%, attaccando frontalmente anche le terre rare e denunciando gli Stati Uniti al Wto. Borse e petrolio sprofondano ancora, riportando i fantasmi dell’11 settembre

Fermare il Patto di stabilità e il Green deal. La mossa anti-dazi di Meloni

Nel giorno in cui la Borsa di Milano cola a picco, arrivando a perdere il 6%, la premier rispolvera la sospensione delle regole di bilancio già vista durante l’emergenza Covid. E anche il Green new deal va messo in stand by se si vuole reggere l’urto della stretta tariffaria

×

Iscriviti alla newsletter