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Lo sfogo di Teheran arriva fino al Pakistan. Perché è un problema per Pechino

Il Pakistan risponde al colpo subito dall’Iran. Attacchi incrociati che innescano una nuova destabilizzazione su cui un attore su tutti ha interesse a gestire l’equilibrio, prima che serva un impegno eccessivo: la Cina. Ecco perché

Cina, ricerca e sicurezza. La mossa canadese che deve ispirare l’Italia

Il governo di Ottawa ha pubblicato una lista di oltre 100 istituti legati agli eserciti di Mosca, Teheran e Pechino in linea con la nuova politica sulla tecnologia. Un modello che può portare a maggiore consapevolezza nei settori a rischio e la società intera. Il commento di Laura Harth, campaign director di Safeguard Defenders

Quattro possibili soluzioni per evitare l'escalation in Medio Oriente

Di Francesco Spartà

Quattro possibili punti di partenza per impedire l’implosione del Middle East e iniziare a ragionare in chiave prospettica per il dopoguerra, bilanciando gli interessi delle varie parti in causa. L’analisi di Francesco Spartà

 

Perché la presidenza italiana del G7 può contribuire al dialogo tra Oriente e Occidente

Di Paolo Garonna

Il G7 italiano potrebbe prendere l’iniziativa di favorire la partecipazione di Cina e India, le due potenze emergenti. Non è detto che questi Paesi accettino di partecipare (soprattutto insieme), ma invitarli facendo valere un criterio obiettivo di membership sarebbe un gesto forte di riconoscimento di status, di attribuzione di responsabilità e di apertura ai cambiamenti negli equilibri globali. L’intervento di Paolo Garonna, professore di Economia all’Università Luiss di Roma e presidente della European League for Economic Cooperation-Italia

L'autonomia strategica europea è ancora lontana. Parlano i dati

La produzione di materiale militare in Europa è pericolosamente bassa se paragonata a quella di altri attori del sistema internazionale. Una debolezza che dev’essere affrontata, nel nome della sicurezza

Quanto costa l'adesione dell'Ucraina all'Ue. L'analisi di Vdovychenko (Cds)

Di Victoria Vdovychenko

Dopo la decisione del Consiglio europeo di avviare il processo negoziale con l’Ucraina, si discute sull’aspetto finanziario. Questo solleva molte questioni, dalla formazione di un’unione doganale, alla creazione di un mercato comune, alla transizione verso una moneta unica e alla formulazione di politiche condivise. E si deve capire quanto l’Ucraina influirà sull’economia dell’Unione. Il bilancio di Victoria Vdovychenko, professoressa associata della Borys Grinchenko University of Kyiv e direttrice del programma “Sicurezza” del Centre for Defence Strategies

Mar Rosso, le mosse della Spagna “pacifista” lette dall'ammiraglio Caffio

Di Fabio Caffio

La Spagna, piuttosto che adottare un approccio prudente e pragmatico come quello italiano, ha invece ricercato una sua visibilità internazionale. Mossa forse da aspirazioni filo-arabe o neutraliste nel differenziarsi dal resto dei membri Ue (esclusi Belgio e Malta che l’hanno appoggiata). E lo ha fatto in coerenza con l’orientamento volto a chiedere la cessazione definitiva delle ostilità a Gaza unitamente alla creazione di uno Stato Palestinese. L’intervento dell’ammiraglio Fabio Caffio

Come potrebbe essere la missione navale Ue nel Mar Rosso

Caduto il veto spagnolo, i 27 hanno trovato un accordo per intervenire nell’area minacciata dagli Houthi. La base dovrebbe essere l’operazione Agenor a guida francese. Crosetto e Lecornu: “Potrebbero partecipare anche Paesi non Ue che condividano l’importanza della libera navigazione”

Tutte le priorità degli europei in vista del voto. Lo studio di Ecfr

Lo studio individua cinque argomenti molto rilevanti che stanno plasmando gruppi di elettori (o anche detti “tribù della crisi”), da destra a sinistra, e che stanno ridefinendo le prospettive politiche in tutta Europa. Ecco i risultati dell’ultimo sondaggio Ecfr

Tusk sarà un partner affidabile per l'Europa. Parola di Buras (Ecfr)

Di Giulia Gigante

I partiti al governo si danno il cambio, ma la Polonia continua a far parlare di sé. Dopo l’arresto di Kaminski e Wasik, i media di tutta Europa avvertono un pericolo comune: una crisi senza precedenti. E mentre Duda sguaina la spada per difendere i due ex ministri, Tusk cerca una modo per aggirare i possibili veti del presidente e portare a termine il piano di riforme presentato in campagna elettorale. Come arriverà il Paese alle Europee? Intervista con Piotr Buras, capo dell’ufficio di Varsavia dell’Ecfr

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