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L’altro fronte cinese. Trump pronto a firmare le sanzioni per lo Xinjiang

Il presidente statunitense Donald Trump è pronto a firmare la legge che autorizza le sanzioni sugli alti funzionari cinesi ritenuti responsabili delle violazioni dei diritti umani nei confronti degli uiguri, la minoranza musulmana represse nella provincia dello Xinjiang. Lo riporta l’agenzia Reuters. La legge, proposta dal senatore repubblicano Marco Rubio ritenuto un falco anti Cina, accusa il segretario del Partito…

Erdogan e Trump: perché l’asse sulla Libia è strategico

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il suo omologo americano Donald Trump hanno concordato di "continuare una stretta collaborazione" in Libia in una conversazione telefonica lunedì, ha annunciato Ankara. "I due leader hanno concordato di continuare la loro stretta collaborazione per promuovere la pace e la stabilità in Libia, il vicino marittimo della Turchia", ha affermato la presidenza. Durante la…

Gas, geopolitica e Mediterraneo. Tutto sul nuovo accordo tra Italia e Grecia

Delimitazione delle zone marittime, prospettive sul dossier energetico, nuove strategie contro l'immigrazione clandestina e tanta geopolitica. C'è tutto questo (e non solo) dietro la firma posta oggi ad Atene dai ministri degli Esteri di Italia e Grecia sul nuovo accordo bilaterale che comprende la demarcazione delle Zone economiche esclusive. Un passo che riprende il filo interrotto nel 1977 e fisiologicamente…

Mosca, inizia la corsa al referendum. Cosa rischia Putin secondo il prof. Savino

Di Giovanni Savino

Da oggi tana libera tutti a Mosca: il sindaco della capitale russa Sergey Sobianin ha annunciato nella giornata di lunedì la fine delle misure di autoisolamento. Il processo di abolizione delle misure avverrà in tre tappe: da martedì 9 verranno completamente eliminate le restrizioni per uscire di casa, inoltre apriranno parrucchieri, saloni di bellezza, cliniche veterinarie, torneranno a funzionare gli…

Quanto contano gli evangelici nelle elezioni Usa (e cosa rischia Trump)

New York - Dopo le tensioni con i militari e la fronda interna al Partito repubblicano, Donald Trump rischia di vedere scricchiolare il suo consenso tra la destra religiosa, che è stata fondamentale per la sua elezione nel 2016, e sarà molto importante anche per conquistare il secondo mandato. I leader evangelici nelle ultime settimane hanno espresso preoccupazione per alcune posizioni…

Chi c'è (e perché) nell'aereo di Haftar diretto in Venezuela?

Sono giorni intensi per la diplomazia attorno alla Libia. Finita l'offensiva che il signore della guerra dell'Est, Khalifa Haftar, aveva lanciato su Tripoli quattordici mesi fa, adesso è il momento per vincitori e vinti di consolidare le proprie posizioni prima di un negoziato formale. I cieli libici sono pieni di aerei che si muovono invece in via informale – ma…

Il Regno Unito prepara la golden power contro le scalate cinesi

Nello stesso giorno in cui Huawei ha acquistato intere pagine pubblicitarie su diversi giornali britannici (e a distanza di pochi giorni dal via libera del National Security Council al piano per trovare, assieme agli altri Paesi dell’alleanza d’intelligence Five Eyes, alternative al colosso cinese delle telecomunicazioni per la realizzazione della rete 5G del Regno Unito), il Times di Londra rivela…

C'è (anche) lo zampino di Maduro sulle proteste negli Usa

La Casa Bianca sembrerebbe convinta che il regime di Nicolás Maduro sta sfruttando le proteste negli Stati Uniti per creare più disordini e violenza. Come tra l’altro è accaduto l'anno scorso durante le manifestazioni in Cile, Ecuador, Bolivia, Perù, Argentina e Colombia. A sostenerlo è stato un funzionario del governo americano al quotidiano spagnolo Abc: “Siamo a conoscenza di tentativi…

Dalla Russia alla Cina. La nuova deterrenza Nato spiegata da Stoltenberg

Un’alleanza con gli Stati del Pacifico, Australia, Nuova Zelanda, Giappone e Corea del Sud, per contenere le mire espansionistiche cinesi. È il piano esposto dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in una video-conferenza con l’Atlantic Council e il German Marshall Fund. Incalzato dalle domande dei rispettivi presidenti, Fred Kempe e Karen Donfried, il segretario ha fatto il punto sulle…

Perché la diplomazia di Sisi adesso ha un peso sul dossier Libia. Il commento di Dentice

Nella telefonata avuta domenica con il premier italiano, Giuseppe Conte, il presidente/generale egiziano, Abdel Fattah al Sisi, ha incassato l’appoggio dell’Italia per un’iniziativa politica di pacificazione della Libia (nella conversazione si è parlato anche di temi bilaterali: il caso Regeni per esempio). Il Cairo aveva scommesso sulla vittoria militare di Khalifa Haftar, ma dopo 14 mesi di offensiva, la campagna per conquistare…

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