"Penso che non si fermeranno fino a quando non avranno completamente preso il Mar d'Azov e soffocato l'importantissimo porto marittimo dell'Ucraina di Mariupol" dice al sito specialistico Military Times il generale in congedo Ben Hodges, che ha comandato la componente dell'esercito americano assegnata allo US Europe Command dal 2014 al 2017. Per il generale, quello che sta accadendo nello spicchio di mare…
Esteri
Chi sarà il nuovo sindaco di Atene (e futuro premier?)
Sembra trascorso un secolo dall'avvio dell'era Tsipras in Grecia. Il Paese è sì fuori ufficiosamente dalle sabbie mobili dei prestiti dei creditori internazionali, ma al suo interno cova un malessere sociale oggettivo, come dimostrano gli episodi terroristici degli ultimi mesi. La stagione di ripresa, al momento, non si vede. L'economia interna vive uno stallo, con Pmi e cittadini su cui…
Un nuovo anno decisivo per Turchia, Grecia e Balcani
Quello che è appena iniziato, sarà un anno cruciale per i destini dell’Europa sud-orientale. Il consolidamento definitivo di alcune realtà, nuove sfide per Bruxelles, che dovrà fare i conti con una regione carica di contrasti, destinata a influire sugli equilibri del Vecchio continente. E partiamo con un Paese, la Turchia, che in Unione Europea è sempre più difficile che entri,…
Perché Trump darà altri quattro mesi ai suoi militari in Siria
Secondo le informazioni confermate al New York Times da "alcuni funzionari dell'amministrazione", il Presidente americano Donald Trump intende concedere altri quattro mesi di completa operatività alle sue truppe dispiegate in Siria, prima del ritiro annunciato qualche giorno fa. E forse questi 120 giorni non saranno gli ultimi, perché è possibile anche un impegno di lungo termine. Era noto che era in corso…
Da Sanders a Warren. Ambizioni e rischi della sinistra Dem
La senatrice democratica del Massachusetts, Elizabeth Warren, ha annunciato la creazione di un comitato esplorativo in vista di una candidatura per la nomination democratica del 2020. "La classe media americana è sotto attacco", ha affermato in un video. E ha assicurato una linea durissima verso miliardari e colossi industriali. La battaglia politica in casa dem si preannuncia affollata e rissosa.…
Arthur Schneier, la notte dei cristalli e l’antisemitismo oggi
Qualche giorno fa, il rabbino Arthur Schneier, di origine viennese, sopravvissuto all’Olocausto, o meglio, alla Shoah, ma operante, da molti anni, a New York, ha tenuto un discorso al parlamento viennese per ricordare gli ottanta anni della Kristallnacht, la triste “notte dei cristalli”. Fu detta anche Reichspogrom e Novemberprogrom, due termini che utilizzano sempre la parola “pogrom” (in russo, “devastazione”)…
Perché anche la piazza di Belgrado si scaglia contro il potere
Che succede a Belgrado? Dopo le piazze di Istanbul, Atene, Bucarest e Tirana anche la capitale serba diventa teatro della protesta popolare indirizzata contro il governo. 25mila serbi manifestano e nel mirino mettono il presidente Vucic e le sue politiche. Prosegue la difficile stabilizzazione del costone balcanico, con fughe in avanti e un certo scollamento tra palazzo e cittadini. PROTESTE…
Coree. Kim tende un segno di pace a Moon, pensando a Trump
Il satrapo nordcoreano Kim Jong Un ha augurato un pacifico 2019 in una lettera personale inviata al presidente sudcoreano Moon Jae-in: un gesto di buona volontà che sembra mirato a rilanciare progetti economici inter-coreani attualmente in stallo. Due pagine, arrivate domenica in Corea del Sud, in cui il leader del Nord ha sottolineato come le due Coree abbiano ridotto significativamente le possibilità di conflitto armato…
Ecco chi chiede alla Merkel un passo indietro
Si apre un anno decisamente diverso per la politica tedesca, reduce dal cambio al vertice della Cdu dopo il passo indietro di Angela Merkel ad appannaggio di Annegret Kramp-Karrembauer, che porta in grembo anche sostanziali novità governative. Mentre si moltiplicano le voci su un possibile rimpasto di governo, con lo sconfitto tra i democristiani Fredrich Merz che morde il freno…
Trade war Usa-Cina. A che punto siamo?
I negoziatori degli Stati Uniti vorrebbero chiudere un accordo con i loro colleghi cinesi e ottenere così da Pechino la garanzia di più acquisti Made in Usa (per abbassare lo sbilanciamento commerciale) e il miglioramento dell’apertura del proprio mercato alle aziende americane attraverso nuovi regolamenti interni. I due punti sono importanti, perché rappresentano aggrappi concreti con cui arrivare a disinnescare il…