Conversazione con l’analista e docente della Cattolica: “Nessuno mette in discussione il diritto di Israele a difendersi contro Hamas. Ed è ovvio che questa distinzione tra la situazione russa e la situazione israeliana deve essere sempre tenuta presente. Dopodiché però le modalità con cui Israele ha reagito e la strage infinita di palestinesi ricordano esattamente come si muove Putin in Ucraina. G7 e Stati Uniti possono fare pressione su Israele perché mostri moderazione estrema nei confronti dell’Iran, perché lì è la chiave di volta rispetto alla de-escalation. Ma se Israele colpirà l’Iran, allora si andrà avanti”
Esteri
Ue-Cina, scossa in arrivo. Il voto sulle auto elettriche secondo Ecfr
Il voto sulle auto elettriche è un momento decisivo per il futuro dei rapporti Ue-Cina, andando oltre il tema economico-commerciale. Oertel e Gehrke dell’Ecfr spiegano cosa c’è dietro alla prossima mossa di Bruxelles con Pechino
Londra e Bruxelles alla prova. Un nuovo dialogo o solo un déjà vu?
Starmer e von der Leyen d’accordo sulla necessità di rafforzare la cooperazione tra Regno Unito e Unione Europea. Tuttavia, le posizioni rimangono distanti: il premier punta a nuovi accordi, la presidente insiste sull’implementazione di quelli esistenti
Crisi in Libano. Meloni convoca il G7 e chiede più poteri per Unifil
Azione congiunta del governo: mentre da un lato il premier chiama i sette grandi a riflettere sulla crisi a Beirut, dall’altro auspica che venga potenziato il mandato Unifil dove sono impegnati dal 2006 anche i militari italiani. Il rischio escalation è a un passo
Vance-Walz, nel segno del Medio Oriente. L’analisi dell’amb. Castellaneta
Nel dibattito tra i candidati alla vicepresidenza, l’attacco iraniano a Israele oscura i temi interni. Nonostante l’impatto limitato sulle preferenze degli elettori, il confronto ha messo in evidenza l’incertezza delle risposte su un conflitto che potrebbe influenzare la politica estera della prossima amministrazione. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
Non solo Iron Dome. Anche Usa e Uk hanno aiutato Israele contro i missili iraniani
Anche Stati Uniti e Gran Bretagna hanno contribuito alla neutralizzare l’attacco iraniano contro Israele. Per il quale Teheran afferma di aver usato capacità all’avanguardia. Ma i dubbi sono tanti
Vi spiego come cambia il confronto Iran-Israele. Parla Pedde
Per Nicola Pedde, esperto di Iran e direttore dell’Institute for Global Studies, si potrebbe innescare un meccanismo di colpi e controcolpi che è l’inizio della deriva verso un conflitto regionale: “Di sicuro entriamo in una nuova fase, con una nuova postura anche iraniana, che dichiara infatti ‘ci sentiamo in guerra’, e questo fa presupporre un più ampio coinvolgimento di tutti gli attori che compongono l’Asse della Resistenza”
Italia e Vietnam, economie complementari. Intervista all’amb. Duong
“I rapporti tra i due Paesi si stanno sviluppando bene e fortemente in tutti i campi con nuova vitalità e risultati eccezionali e concreti”, dice il capo missione a Roma. Che apre a una triangolazione in materia di “food security”
Tutto il territorio di Israele sotto i missili dell’Iran
L’Iran sta colpendo il territorio di Israele con decine di missili lanciati su tutto lo stato ebraico, mentre anche Hezbollah contrattacca all’invasione di terra. Ci sono dei feriti e delle vittime, ora la domanda è quanti danni produrrà il raid iraniano? In funzione di questo si potrà valutare quando e come arriverà la risposta israeliana
Il costo della guerra. La spesa militare russa raggiunge nuovi massimi
Nel 2025, la Russia aumenterà la spesa per la difesa del 25%, raggiungendo livelli record, segnalando una crescente priorità verso il conflitto in Ucraina e il confronto con l’Occidente. Mentre la spesa sociale subisce tagli significativi