Skip to main content
LIBANO

Cosa cambia in Libano con le elezioni vinte da Hezbollah?

Secondo i primi risultati ufficiosi delle elezioni parlamentari libanesi di ieri che stanno circolando sui media, Hezbollah e i partiti suoi alleati si sono assicurati più della metà dei 128 seggi in palio. Buona però anche la performance del principale rivale di Hezbollah, il partito Futuro del premier Saad Hariri, che dovrebbe emergere come il principale partito sunnita del nuovo…

I missili che non fanno scandalo. Dallo Yemen contro l’Arabia Saudita

Con quelli del fine settimana, salgono a 132 i missili che i ribelli indipendentisti del nord yemenita, gli Houthi, hanno lanciato verso l'Arabia Saudita. Secondo i media del regno (ai quali va sempre e comunque fatta un'adeguata tara propagandistica) ieri sarebbero stati intercettati dai sistemi di difesa aerea saudita due missili diretti verso la zona commerciale meridionale di Najran – il…

Vi spiego quale è la vera questione nordcoreana

Dopo la firma del documento comune tra le due Coree, durante il quinto summit, dopo il cessate il fuoco del 1953, possiamo finalmente osservare alcune costanti strutturali della questione intercoreana. Moon Jae-in, il leader del Sud, ha chiesto a Kim Jong-un quando avrebbe potuto andare a visitare Pyongyang; e il leader nordcoreano gli ha risposto: “Anche adesso”. Io, mi si…

I picchiatori di Putin garantiranno la sicurezza durante il Mondiale

Secondo le fonti del corrispondente del Guardian, il Cremlino avrebbe assunto dei militanti cosacchi per pattugliare le strade durante la Coppa del Mondo di calcio che inizierà il 14 giugno. Sono gli stessi che nei giorni scorsi hanno aiutato la polizia e la Guardia Nazionale russa a reprimere le proteste che hanno anticipato il giuramento del quarto mandato di Vladimir…

xi jinping, trump dazi Xinjiang

Trump non convince Pechino con i colloqui e prepara la linea dura

L’incontro di alto livello di Pechino tra la delegazione americana e la controparte cinese per intavolare negoziati economici e commerciali s’è chiuso due giorni fa con un nulla di fatto. I messi inviati dall’amministrazione Trump hanno presentato un documento in cui chiedono la riduzione di almeno 200 miliardi di dollari del deficit commerciale cinese entro il 2020; i rappresentanti del…

pell iom paolo vi becchetti

Chi è Ken Isaacs, l’evangelico anti immigrazione che piace a Trump

Secondo la stampa americana, tra i grattacapi della Casa Bianca in vista dell’imminente nomina del nuovo direttore generale dello Iom, l’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni, ci sarebbe anche il Vaticano. L’attenzione che la Santa Sede riserva alla questione delle migrazioni è nota e quindi questa preoccupazione non può che sorprendere. Vediamo... Gli Stati Uniti sono il principale contributore dello Iom,…

Due elezioni delicatissime nell'area Mena: Libano e Tunisia alle urne

Due elezioni, oggi, domenica 6 maggio, in altrettanti Paesi delicatissimi, segnano il panorama nell'area Mena (quella che per la dottrina geopolitica americana individua la macro-regione che va dal Medio Oriente verso ovest, lungo il bacino mediterraneo, segnando il Nord Africa). Si vota in Libano e Tunisia, due luoghi rappresentativi della perenne crisi mediorientale e della precaria stabilità nordafricana. I 128 seggi del…

Il primo anno di Macron all’Eliseo. La stella è già cadente?

Globalista o sovranista, nazionalista o semplicemente patriottico, socialista o repubblicano, populista o democratico. È passato quasi un anno da quando il 7 maggio del 2017 Emmanuel Macron entrava all'Eliseo dopo aver fatto terra battuta alle urne del Front National di Marine Le Pen. Eppure ancora si fa fatica a provare a etichettare il giovane (ma non più tanto) presidente francese,…

Così l’asse fra Egitto e Francia preme per le elezioni in Libia. Tempi giusti?

In base alla road map delineata dall’inviato dell’Onu Ghassam Salamé, entro quest’anno si dovrebbero tenere elezioni generali in Libia. La scommessa del Palazzo di Vetro è che l’apertura delle urne possa porre fine allo stallo che si è creato da tre anni a questa parte in Libia, con la spaccatura tra est ed ovest, tra il Parlamento di Tobruk e…

russia, hacker, navalny trump, putin

Navalny arrestato. Il dissenso ai tempi dello Zar

La polizia russa ha risolto con l’arresto della star degli oppositori al Cremlino,  Alexei Navalny, le proteste che hanno anticipato oggi l’inizio del nuovo mandato presidenziale di Vladimir Putin (l’incarico partirà lunedì 7 maggio, e confermerà per altri sei anni l’initerrotta presa sul potere che dura dal 1999, e affascina fanatici in giro per il mondo, compreso ovviamente in Italia). Navalny — fermato nel…

×

Iscriviti alla newsletter