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La cinese Zte non ci sta e chiede a Trump di revocare le sanzioni. Ecco come

Con un documento presentato alla borsa di Hong Konge, Zte, gigante cinese delle telecomunicazioni, ha annunciato di essere ricorso in appello davanti al dipartimento del Commercio americano contro la misura sanzionatoria che l'amministrazione Trump gli ha applicato, pur avendo avviato le operazioni per rispettare le richieste americane. Il gruppo diretto da Zhao Xianming chiede la revoca di un divieto con cui i regolatori…

Cosa cambia dopo la vittoria di Souad Abderrahim, primo sindaco donna di Tunisi. Parla Imen Ben Mohamed

Tunisi ha eletto questa mattina alle amministrative Souad Abderrahim, prima sindaco donna della città. Come potrà intrecciarsi questa pagina storica della Tunisia con le sfide di sempre del post Ben Alì, ovvero la lotta al terrorismo e la stabilizzazione istituzionale in chiave euromediterranea? Ecco l'analisi di Imen Ben Mohamed, deputata del partito Ennahdha e membro della commissione Diritti, libertà e affari…

Stefanini, Russia, sanzioni putin

Lo zar si insedia. Attenzione però alla sbornia dopo l'ubriacatura

Di Andrey Pertsev

Le autorità russe descrivono i risultati delle elezioni come memorabili e senza precedenti, così sono stati dipinti sia i numeri dell’affuenza alle urne sia il risultato personale di Putin. Il 76% di voti incassato dal presidente uscente è un vero e proprio record, almeno stando ai dati della Commissione elettorale russa, secondo i quali 56 milioni di elettori hanno scelto…

mediterraneo daghestan, Russia, Putin

La sfida diplomatica del rapporto con la Cina per il quarto mandato di Putin

Di Eleonora Tafuro

Quando l’Unione europea e gli Stati Uniti annunciarono le proprie sanzioni contro la Russia per l’annessione della Crimea nel marzo del 2014, una delle reazioni di Mosca fu l’annuncio di uno storico accordo energetico con la Cina dal valore di 400 miliardi di dollari. L’accordo prevede che per trent’anni Gazprom consegnerà il gas russo alla Cina a un prezzo favorevole…

LIBANO

Cosa cambia in Libano con le elezioni vinte da Hezbollah?

Secondo i primi risultati ufficiosi delle elezioni parlamentari libanesi di ieri che stanno circolando sui media, Hezbollah e i partiti suoi alleati si sono assicurati più della metà dei 128 seggi in palio. Buona però anche la performance del principale rivale di Hezbollah, il partito Futuro del premier Saad Hariri, che dovrebbe emergere come il principale partito sunnita del nuovo…

I missili che non fanno scandalo. Dallo Yemen contro l’Arabia Saudita

Con quelli del fine settimana, salgono a 132 i missili che i ribelli indipendentisti del nord yemenita, gli Houthi, hanno lanciato verso l'Arabia Saudita. Secondo i media del regno (ai quali va sempre e comunque fatta un'adeguata tara propagandistica) ieri sarebbero stati intercettati dai sistemi di difesa aerea saudita due missili diretti verso la zona commerciale meridionale di Najran – il…

Vi spiego quale è la vera questione nordcoreana

Dopo la firma del documento comune tra le due Coree, durante il quinto summit, dopo il cessate il fuoco del 1953, possiamo finalmente osservare alcune costanti strutturali della questione intercoreana. Moon Jae-in, il leader del Sud, ha chiesto a Kim Jong-un quando avrebbe potuto andare a visitare Pyongyang; e il leader nordcoreano gli ha risposto: “Anche adesso”. Io, mi si…

I picchiatori di Putin garantiranno la sicurezza durante il Mondiale

Secondo le fonti del corrispondente del Guardian, il Cremlino avrebbe assunto dei militanti cosacchi per pattugliare le strade durante la Coppa del Mondo di calcio che inizierà il 14 giugno. Sono gli stessi che nei giorni scorsi hanno aiutato la polizia e la Guardia Nazionale russa a reprimere le proteste che hanno anticipato il giuramento del quarto mandato di Vladimir…

xi jinping, trump dazi Xinjiang

Trump non convince Pechino con i colloqui e prepara la linea dura

L’incontro di alto livello di Pechino tra la delegazione americana e la controparte cinese per intavolare negoziati economici e commerciali s’è chiuso due giorni fa con un nulla di fatto. I messi inviati dall’amministrazione Trump hanno presentato un documento in cui chiedono la riduzione di almeno 200 miliardi di dollari del deficit commerciale cinese entro il 2020; i rappresentanti del…

pell iom paolo vi becchetti

Chi è Ken Isaacs, l’evangelico anti immigrazione che piace a Trump

Secondo la stampa americana, tra i grattacapi della Casa Bianca in vista dell’imminente nomina del nuovo direttore generale dello Iom, l’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni, ci sarebbe anche il Vaticano. L’attenzione che la Santa Sede riserva alla questione delle migrazioni è nota e quindi questa preoccupazione non può che sorprendere. Vediamo... Gli Stati Uniti sono il principale contributore dello Iom,…

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