Secondo Bill Bishop, curatore della seguitissima newsletter "Sinocism" e tra i più esperti osservatori del mondo cinese, il 2018 potrebbe essere l'anno in cui Washington cambierà definitivamente linea con Pechino. Il senso, per l'analista, è che gli Stati Uniti potrebbero prendere nell'anno che inizierà la traiettoria dura che il loro presidente vorrebbe — promessa più volte, già dalla campagna elettorale…
Esteri
Chi protesta in Iran? E perché
C’è poco da fare: quando in Iran la gente scende in piazza per protestare, è sempre una notizia. Il 28 dicembre a Mashad, città santa e secondo centro del Paese per numero di abitanti, si sono tenute delle manifestazioni di protesta contro il carovita. Secondo alcuni media occidentali, tra cui BBC, i manifestanti sarebbero stati “alcune centinaia”. Altre manifestazioni “più…
Il dilemma di Teheran: nuova rivoluzione o solo proteste?
Attenti, il mondo vi guarda: era stato questo il monito alzato contro Teheran da Washington. L’amministrazione americana cavalca da sempre una linea dura anti-iraniana che passa sia dalle accuse di diffondere un’influenza acida, armata, in Medio Oriente (molto legata all’antioccidentalismo), sia sulle critiche alla Repubblica islamica in termini di diritti umani. E le proteste di questi giorni sembrano essere un passaggio…
Le quattro tendenze globali nel futuro dell'Alleanza atlantica
Recentemente, il Comando Nato per la trasformazione (Nato Act) ha presentato la nuova edizione della Strategic foresight analysis (Sfa) con l’obiettivo di fornire una comprensione condivisa del futuro ambiente strategico di sicurezza. Il documento descrive le tendenze politiche, sociali, tecnologiche, economiche e ambientali più significative, e le relative implicazioni militari e di sicurezza per l’Alleanza nei prossimi due decenni, fino…
Su Gerusalemme l'Europa ha sbagliato. Ma ora avanti nel processo di pace. Parla Ofer Sachs, l'ambasciatore di Israele in Italia
Alle Nazioni Unite l'Italia vota contro Trump e la sua dichiarazione che riconosce Gerusalemme capitale di Israele? "Un peccato", dice l'ambasciatore di Israele in Italia, Ofer Sachs. Che in una lunga conversazione con Formiche.net, spiega i motivi della sua garbata contrarietà. L'Italia avrebbe fatto bene a seguire gli Stati Uniti, "il paese leader del mondo" e primo amico dello Stato…
Lo sguardo degli Stati Uniti sulle proteste che stanno infiammando l'Iran
“Il mondo sta guardando!”. Così il presidente americano Donald Trump ha ammonito su twitter l'Iran, dove è in corso un'ondata di proteste contro il governo di Hassan Rohani, alcune delle quali finite a suon di bombe lacrimogene e manette. “Diverse notizie di proteste pacifiche da parte dei cittadini iraniani, che non tollerano più la corruzione del regime e il suo…
L'intesa fra Stati Uniti e Israele oltre Gerusalemme. L'indiscrezione di Axios
Gli Stati Uniti e Israele hanno raggiunto un piano strategico comune pensato per contrastare l'attività dell'Iran in Medio Oriente. L'intesa sarebbe stata raggiunta il 12 dicembre scorso in un incontro segreto tra funzionari israeliani e americani alla Casa Bianca, tra cui c'era anche il consigliere per la sicurezza nazionale H.R. McMaster. Lo scrive il sito washingtoniano Axios (molto ben introdotto…
Come è provinciale la lettura pacifista del NYT che parla di bombe (parzialmente) italiane in Yemen
Bombe fabbricate in Sardegna usate dall'Arabia Saudita nella guerra in Yemen. La videoinchiesta del New York Times, pubblicata in cima alla homepage del suo sito e rilanciata dalle agenzie stampa italiane, mostra il percorso del commercio delle armi, che - sottolinea il quotidiano americano - non riguarda solo l'Italia. Nella sua inchiesta, il New York Times mostra le presunte prove…
Israele, la Russia e il rebus del conflitto siriano
Primo punto da studiare attentamente: la guerra in Siria, dopo l’entrata in quel quadrante della Federazione Russa, presuppone una connessione tra Mosca e Teheran che è, per Israele, sommamente pericolosa. Gran parte delle sortite aeree russe sul terreno siriano provengono infatti dalla base iraniana di Hamadan, 175 miglia a sud di Teheran, la storica tomba, tra l’altro, di Ester e…
L'Onu vuole nuove elezioni in Libia per sbloccare lo stallo della crisi interna
Tecnicamente l'accordo necessario per stabilizzare politicamente la crisi libica innescatata dopo la decapitazione del rais Muammar Gheddafi sarebbe scaduto il 17 dicembre: il Libyan Political Agreement (acronimo Lpa) è stato infatti chiuso dalle Nazioni Unite il 17 dicembre del 2015 e tra i suoi principali obiettivi c'era quello di traghettare, nell'arco di due anni, il paese nordafricano verso modifiche costituzionali…
















