Quando si cominciò a parlare di globalizzazione, all'incirca due decenni fa, si immaginava un mondo molto diverso da quello attuale. Si pensava una realtà planetaria senza più confini rigidi e senza cerniere. Inoltre il fenomeno era collegato all'estensione del mercato economico in tutti i territori. Vale a dire si ipotizzava una sorta di dislocazione delle imprese dal nord al sud…
Esteri
Brexit, perché gli economisti non sono ascoltati a Londra
Commentando l'analisi economica fornita dal IFS (The Institute of Fiscal Studies), Andre Spicer, Professore di comportamento organizzativo alla Cass Business School di Londra spiega l’influenza che gli economisti possono avere sugli elettori in merito al Brexit Gli economisti hanno scarsa influenza sull'opinione pubblica su questioni importanti. La ricerca mostra che l’unico contesto in cui gli economisti possono influenzare l'opinione pubblica…
Usa 2016, ecco le ultime mosse (vincenti?) di Donald Trump
Il Partito Repubblicano può mettere da parte i timori per una convention aperta. Il magnate dell'immobiliare Donald Trump ha raggiunto il numero minimo di delegati necessari per ottenere la nomination alle elezioni presidenziali americane: 1.237 rappresentanti. Ad aprile il principale consigliere di Trump, l’italo-americano Paul Manafort (qui il ritratto di Formiche.net), aveva detto al Washington Post che a metà maggio si sarebbe…
Vi sintetizzo le accuse di Kasparov contro Putin
Garry Kasparov è due volte una figura leggendaria. Una prima volta, come fenomenale campione di scacchi, arrivato sulla vetta del mondo sconfiggendo a soli 22 anni, nel 1985, una figura come Anatoly Karpov, un avversario che era anche un “leale soldato sovietico”. Da quel momento, e per vent’anni fino al suo ritiro nel 2005, Kasparov è stato non solo il…
L'Egitto di Al-Sisi ha un nuovo incubo: lo zitellismo
Mentre si cerca di capire chi o cosa abbia abbattuto il volo EgyptAir MS804 tra Parigi e il Cairo, il National Security Council egiziano ha formalmente denunciato l’esistenza di un nuovo e ancora più allarmante pericolo per la sicurezza dello Stato: lo zitellismo. In effetti, un problema c’è. Il numero delle zitelle egiziane è stimato in oltre otto milioni. Circa il 40…
Ecco come l'Europa strangola la Grecia
Sulla Grecia è sempre buio pesto: i dati sulla situazione economica sono pochi e incerti, mentre gli obiettivi non sono credibili. L’Eurogruppo di ieri ha insistito sul 3,5% nel rapporto saldo primario/pil, lamentando la mancanza di adeguate assicurazioni. Le recentissime misure fiscali sarebbero pari al 3% del pil: farebbero tracollare anche l’economia più solida, ma a Bruxelles si festeggia. Della…
La Brexit decimerà le squadre di calcio inglesi?
Il prossimo 23 giugno la Gran Bretagna deciderà se uscire dal terreno di gioco dell'Unione Europea oppure rimanere in campo alle condizioni stabilite il 19 febbraio scorso con l'accordo Cameron-Ue. La Brexit, nei sondaggi, pare essere svantaggiata ma non si può escludere una vittoria in contropiede con un rush finale. E che cosa accadrebbe ai - molti - calciatori stranieri…
Cosa penso delle parole di Obama a Hiroshima
Un omaggio postumo, non un'ammissione di colpa. Settantuno anni non sono stati sufficienti a rimarginare ferite profonde che fanno ancora male ad una nazione che celebra la sconfitta ormai rassegnata, senza nutrire più nessuna illusione di rivalsa neppure morale, figuriamoci militare. Certo, la visita e le parole di Barack Obama a Hiroshima, con annesso abbraccio agli ottuagenari superstiti della immane…
Che cosa ha detto Obama a Hiroshima
Nella mattinata italiana di oggi, 27 maggio, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è arrivato a Hiroshima, in Giappone, città tragicamente nota perché il 6 agosto 1945 l’esercito statunitense vi sganciò, per la prima volta nella storia, una bomba atomica su un obiettivo civile. Si tratta di un passaggio storico: Obama è l'unico presidente americano ad essersi recato in quello che…
La Libia, Gheddafi, Serraj e Haftar. Cosa si è detto al convegno della Fondazione Craxi
Sono passati trent’anni ma il tema resta sempre lo stesso e anzi rischia di deflagrare con l’Isis ormai alle porte di casa nostra. E’ il tema del ruolo dell’Italia, dell’Europa e dell’Occidente chiamati a fare da mediatori di pace, fautori di accordi commerciali nel Mediterraneo, in cui la Libia e l’Africa rischiano di diventare sempre più un pericoloso avamposto terroristico…