Sette persone sono state uccise stamattina nella penisola del Sinai, dopo che veicoli blindati sono esplosi in due attentati separati. Secondo la Reuters ci sarebbero anche 15 feriti, e i morti sarebbero sei militari (tra loro un ufficiale) e una civile che viaggiava in uno dei veicoli dell'esercito. Lo Stato islamico ha rivendicato la responsabilità per gli attacchi attraverso Amaq News Agency, media di…
Esteri
Panama Papers, tutti i dolori del (non più) giovane David Cameron
Da unico kingmaker del sistema politico inglese a (quasi) liability in grado di far deragliare il partito conservatore e persino l’esito del referendum sulla Brexit del prossimo 23 giugno. Grama la vita del primo ministro britannico, David Cameron. Ieri, dopo 4 giorni di silenzi e mezze ammissioni sui Panama papers, intervistato su ITV da Robert Peston, Cameron ha ammesso che…
Cosa succede davvero in Iraq col rimpasto di governo
Il leader sciita sadrista Muqtada al-Sadr – oramai guida indiscussa della protesta pacifica che anima l'Iraq da luglio 2015 (qui l'articolo di Formiche.net), e che nelle ultime settimane ha raggiunto la green-zone di Baghdad – aveva fissato a giovedì 31 marzo la data ultima entro la quale il primo ministro iracheno, anch'esso sciita, Haider al-Abadi, avrebbe dovuto promuovere un rimpasto di…
Perché gli olandesi hanno detto no al trattato con l'Ucraina
Fino all’ultimo il premier olandese, Mark Rutte, aveva sperato che il quorum non fosse raggiunto. Confidava, come lui stesso aveva detto, “nella saggezza dei suoi connazionali”. Ieri si è tenuto in Olanda il referendum sul Trattato di associazione dell’Ucraina all’Unione Europea. Affinché il voto fosse valido, doveva votare il 30% degli avanti diritto. E invece, a chiusura delle urne, era andato…
Cosa succede davvero nel Nagorno-Karabakh
La definizione attribuita a Churchill e riferita ai Balcani – “producono più storia di quanta ne possano digerire” – si potrebbe forse estendere anche al Caucaso, soprattutto a partire dal processo di disgregazione dell’Unione Sovietica. Adesso l’Armenia accusa l’Azerbaigian, e l’Azerbaigian l’Armenia, per la violazione della tregua in Nagorno-Karabakh, un’enclave a maggioranza armena (quindi cristiana) in un Paese abitato dai…
Vi racconto come ho lavorato sui Panama Papers
Tutto è cominciato un anno fa, in una stanza della sede del quotidiano Süddeutsche Zeitung in via Hultschiner a Monaco, in Germania. Ai giornalisti di inchiesta Bastian Obermayer e Frederik Obermaier è arrivata una soffiata con milioni di documenti confidenziali di Mossack Fonseca, uno studio legale poco conosciuto ma molto potente, fondato a Panama negli anni '70 e con sede…
Petrolio, cosa pensano Iran, Arabia Saudita e Russia in vista di Doha
Mentre in Italia imperversa l'inchiesta legata agli investimenti sul sito di Tempa Rossa, il contesto petrolifero internazionale è in pieno subbuglio. Gli attriti diplomatico-economici tra l'Arabia Saudita e l'Iran pesano sempre di più sul futuro delle relazioni petrolifere post Opec. LE PARTITE IN BALLO A DOHA Il prossimo 17 aprile è fissato un vertice importante a Doha. Nella capitale del…
Chi era Abu Firas al-Suri, il capo di al-Qaeda ucciso in Siria
Si chiamava Abu Firas al-Suri, ma era conosciuto come Reduan Namus. Il portavoce del fronte al-Nusra, filiale di al-Qaeda in Siria, è stato ucciso insieme al figlio e altri 20 jihadisti in un attacco aereo condotto nel nord-est della Siria. “Abu Firas al-Suri e altri jihadisti uzbeki sono stati uccisi a Kafar Yalis, in provincia di Idleb”, ha confermato da Londra Rami…
Panama Papers, scandalo o fuoco di paglia?
Quelli che la sanno lunga hanno accolto con sorrisini ironici la dichiarazione del Cremlino che le Panama Papers, i milioni di file sottratti a uno studio legale di Panama e scaricati in questi giorni nelle fauci voraci del sistema internazionale dei mass media, una sorta di lista Falciani all’ennesima potenza, sono il risultato di un’operazione architettata dalla Cia per infangare…
Cosa penso di Obama, Putin e Renzi. Parla Garry Kasparov
La stazza ben potrebbe essere quella di un pugile, ma la precisione d’analisi e l’eleganza sono quelle che l’hanno reso il più grande giocatore di scacchi di tutti i tempi, giungendo a sconfiggere nettamente persino un computer. Oggi che è lontano dalla scacchiera, le sue mosse sono tutte intese a scalzare Vladimir Putin dal trono di Russia, appellandosi senza sosta…