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Ecco come funziona il fisco dell'Isis

Lo Stato Islamico gode di buona salute finanziaria. Secondo il Centre d'analyse du terrorisme (Cat) con sede a Parigi, il gruppo jihadista ha circa 2,2 miliardi di dollari di riserve di denaro. Le tasse, la vendita di petrolio e i riscatti dei sequestri sono le sue principali fonti d'introito. La rivista economica francese Challenges, che ha nel suo comitato l’ex magistrato Baltasar Garzón, ha pubblicato…

Israele, la follia di Hamas e i molti tartufismi

Inutile ribadire le colpe di Hamas: sono terroristi e vogliono solo la guerra per distruggere Israele. Un obiettivo folle, peggiore dell'Olocausto. Irraggiungibile. Ma che importa ai fanatici: loro vivono celebrando la morte. E possono essere così indifferenti al tempo, loro e dei loro figli. E trascorrerlo tutto celebrando la morte attraverso il terrore. Che loro, offuscati da una religione drogata,…

Chi era Jacky Sutton, la giornalista britannica morta in Turchia

Si chiamava Jacky Sutton (nella foto) la donna trovata impiccata nell’aeroporto Kemal Ataturk di Istanbul. È stata rinvenuta in uno dei bagni, dopo avere perso la coincidenza per Erbil, in Iraq. Un impiegato della Turkish Airlines ha raccontato che la donna era disperata dopo aver saputo che doveva acquistare un altro biglietto. A scoprire il cadavere sono stati tre cittadini russi. Sutton aveva 50…

Merkel da Erdogan, elogi e critiche in Germania

Di Andrea Affaticati

Angela Merkel non intende retrocedere da quella frase alla quale ormai tutti – profughi, connazionali, compagni di partito – nel bene e nel male l’hanno inchiodata: “Ce la faremo”. La Germania ha superato ben altre prove, e ce la farà anche a gestire la marea di migranti e rifugiati che si sta riversando nel Paese, aveva detto in un incontro a…

Tutte le sintonie (non solo energetiche) tra Italia ed Egitto

Italia ed Egitto intensificano i loro rapporti. I due Paesi vivono una nuova stagione di relazioni geopolitiche, economiche ed energetiche, rese più solide dalla recente scoperta di Eni di un maxi giacimento sottomarino di gas nel campo esplorativo Zohr, al largo delle coste del Cairo. L'INCONTRO AL SISI-DESCALZI Ieri il presidente Abdel Fattah Al-Sisi e l’amministratore delegato del Cane a…

Petrolio e non solo. Tutte le differenze tra Isis e Al Qaeda

Il Financial Times ha pubblicato una grande inchiesta divisa in due parti, in cui racconta "il mondo dietro al petrolio dello Stato islamico" in Siria e Iraq, e i rapporti tra IS e regime nella gestione di alcuni impianti. Su tutto c'è un aspetto molto interessante, perché è vero che è già noto come l'economia del Califfato si basi in larga percentuale sul…

Tutte le novità sulla crisi filo-russa in Moldavia

Mentre l’attenzione sul confronto siriano è alta, sul fronte orientale della neonata guerra fredda riemerge il caso moldavo. Il 15 ottobre, in occasione dell’arresto di Vlad Filat, già primo ministro e a capo dei liberaldemocratici (LDPM) ora al governo, la folla circondava il parlamento per impedirne la fuga, mentre  l’immunità veniva tolta con 79 voti a favore su 99 deputati.…

Perché Obama ha cambiato idea sull'Afghanistan

Giovedì il presidente americano Barack Obama ha annunciato la decisione di bloccare il processo di ritiro dall'Afghanistan. Per tutto il 2016 resteranno 9800 militari americani, che diventeranno 5500 tra il 2016 e il 2017. CHE COSA CAMBIA Inizialmente il piano prevedeva che dopo il 2016 sarebbero rimaste soltanto un migliaio di unità con compiti di garantire la sicurezza all'ambasciata USA:…

Perché Hillary Clinton non festeggia troppo per il Tpp come Obama

Neanche è stato firmato, dopo ben dieci anni di trattative, che già in America nessuno dei candidati più in vista alla prossima presidenza sembra avere voglia di sostenere la Trans Pacific Partnership (TPP), l’accordo sulla liberalizzazione del commercio con altri undici Paesi dell’area del Pacifico. LA PORTATA DELL'INTESA La stampa americana sottolinea che è il più vasto accordo regionale mai…

Cosa fare contro Isis

Non c’è tregua, né respiro per un Medio Oriente ancora in fiamme dalla Turchia alla Siria, dall’Iraq fino a Israele e Palestina, con riflessi inquietanti nello Yemen, in Egitto, Libia e area maghrebina. La strage di Ankara getta ombre inquietanti su una spirale di destabilizzazione della regione rispetto alla quale antichi disegni geostrategici e croniche strategie eversive si confondono e si intrecciano…

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