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Nell’agenda dell’Asean c’è spazio anche per Ue e Italia. Ecco come secondo Gabusi e Wong

La regione del Sud-est asiatico è ormai consapevole della sua importanza e si proietta verso un futuro di crescita. Wong della University of Canterbury in Nuova Zelanda e Gabusi dell’Università di Torino spiegano ruolo di Ue e Italia in queste dinamiche

Anche in Africa gli Usa vogliono il burden sharing. Ma la situazione è complessa

Washington spinge per una maggiore assunzione di responsabilità da parte dei partner africani sul fronte della sicurezza, ma l’avanzata jihadista e delle potenze revisioniste, sommata al disimpegno occidentale, rischia di generare vuoti difficili da colmare

Vi spiego cosa lega Asia centrale e Piano Mattei. Parla Cirielli

La differenza tra la fase attuale e quelle precedenti nell’approccio italiano all’Asia Centrale è il passaggio dall’interesse alla priorità. L’Italia è sempre stata creatrice di interconnessioni globali. Attualmente stiamo recuperando e rafforzando questa nostra storica vocazione. Conversazione con il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli

Garantismo democratico, i dazi di Trump sono molto più di una battuta d'arresto

Sul piano legale sarà la Corte d’appello federale, quindi nel caso la Corte Suprema, a dirimere la controversia. Ma già da oggi risultano evidenti le contraddizioni che hanno segnato l’intera vicenda. Contraddizioni che attengono sia alla politica economica che agli assetti democratici di un Paese che ha nel check and balance il suo Dna democratico. Il commento Gianfranco Polillo

Tra finanza e geopolitica. Così Brzezinski Global Strategies legge l'accordo tra Usa e Ucraina

Il nuovo accordo firmato da Washington e Kyiv rappresenta un passo chiave per la ricostruzione del Paese. Oltre alla dimensione economica, il fondo riflette una visione strategica volta a consolidare l’integrazione euro-atlantica dell’Ucraina, a contrastare l’influenza cinese (e non solo) e a stabilizzare una regione segnata dal conflitto. Oltre alle opportunità, però ci sono anche dei rischi

Siria, così a Med-Or si discute della sfida per la ricostruzione

Il forum “Syria Forward” organizzato da Med-Or e Gist ha analizzato le sfide della transizione siriana, tra ricostruzione istituzionale, disarmo e rilancio economico. Centrale il tema dell’identità nazionale e del decentramento come strumento di coesione. Il processo resta fragile, ma offre una finestra di opportunità

Per Meloni l'Asia centrale è una priorità. Polato (Ecr) spiega perché

Risorse energetiche, sfide ambientali, sicurezza regionale, commercio, stabilità: tutti temi ben presenti nella nostra agenda. Il Trans Caspian Transport Corridor? Di importanza centrale per i flussi energetici e di trasporto: serve ad “avvicinare” aree geografiche contigue che purtroppo il conflitto russo-ucraino ha allontanato. Conversazione con l’eurodeputato di Ecr/FdI, Daniele Polato

Cooperazione, visione, responsabilità. L'intervento di Giorgia Meloni all'Astana International Forum

Di Giorgia Meloni

L’Italia è stata la prima nazione dell’Ue a decidere di investire nelle relazioni con l’Asia centrale e i suoi singoli Stati membri, lanciando un formato permanente per condividere idee. Abbiamo indicato la strada, e il nostro esempio ha effettivamente guidato il cammino, come dimostrato dal primo Vertice Ue-Asia centrale dello scorso aprile, che non a caso ha elevato le relazioni tra la regione e l’Unione Europea a un partenariato strategico

Missili russi in Libia? Ecco cosa sappiamo

La Russia starebbe progettando l’installazione di missili nella base di Sebha, nel sud della Libia, con il sostegno del generale Haftar. Una mossa che potrebbe rafforzare la minaccia strategica su scala mediterranea. Intanto, la Turchia si avvicina a Bengasi, addestra le forze di Haftar e vende droni armati: Ankara ricalibra la sua posizione in vista di un possibile crollo del governo di Tripoli

Un colpo agli atenei, uno alla Cina. La mossa Usa sui visti secondo Fardella

Secondo il professor Fardella (“L’Orientale”) la mossa di Trump ha un duplice scopo: colpire internamente atenei come Harvard e NYU, fortemente dipendenti dalle rette e dai programmi di ricerca congiunti con la Cina, e indebolire dall’esterno la “testa di ponte” accademica del Partito comunista cinese. Sul piano negoziale, dice, è improbabile un riavvicinamento win-win

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