Skip to main content

I 5 gruppi in cui il Congresso americano si divide sulla Siria

Il Congresso degli Stati Uniti sarà chiamato a decidere nei prossimi giorni se autorizzare o meno un intervento militare in Siria, come richiesto dal presidente Barack Obama. L'Amministrazione Usa ritiene di avere prove inequivocabili dell'uso di armi chimiche da parte del regime di Bashar al-Assad, ma nel Paese e nel ceto politico stenta a crescere il consenso verso un nuovo…

Chi è Maher al-Assad, il presunto colpevole dell'uso di armi chimiche in Siria

Maher al-Assad è uno dei personaggi più controversi della famiglia presidenziale siriana. Tutti gli occhi del mondo sono puntati sul presidente Bashar al-Assad, ma dietro la responsabilità di una guerra in Siria – a partire dal presunto attacco chimico del 21 agosto scorso – potrebbe esserci suo fratello minore. Minore dei cinque figli di Hafez al-Assad e Anisa Makhlouf, Maher è…

Perché il governo egiziano vuole spegnere Al-Jazeera

A due mesi dal golpe militare contro il presidente Mohamed Morsi, le nuove autorità dell’Egitto continuano la loro campagna di contrasto nei confronti dei Fratelli Musulmani. Anche se l’attenzione internazionale si è spostata in Siria, la situazione sulle rive del Nilo è tutt'altro che normalizzata. Nonostante il coprifuoco sia stato accorciato e ora gli egiziani possano uscire liberamente fino alle ore…

La Banca mondiale tampona in Libano le ripercussioni del conflitto siriano

La guerra civile in atto in Siria ha gravi ripercussioni su Paesi limitrofi come il Libano. Per questo la Banca Mondiale sta aiutando Beirut a stendere un piano per richiedere aiuti internazionali a compensazione degli alti costi da sostenere per effetto del conflitto che coinvolge Damasco. L'IMPEGNO DELLA BANCA MONDIALE A spiegarlo è stato il presidente della banca, Jim Yong…

L'Afghanistan visto dal comandante Nato

I morti tra le file di polizia e truppe afgane sono ancora troppi e in Afghanistan serviranno almeno altri cinque anni di sostegno occidentale prima che possano combattere efficacemente da soli. Il generale Joseph Dunford, comandante delle forze Nato nel Paese, ha affidato al Guardian le sue riflessioni sulla situazione afgana, quando sono trascorsi tre mesi dal passaggio della gestione della…

Cosa ha detto al Congresso un fiducioso Obama

Il Congresso darà il via libera all'intervento militare in Siria. Ne è convinto il presidente americano Barack Obama, che nonostante l'acceso dibattito interno si è detto "fiducioso" in un voto positivo alla sua proposta. Parlando in un incontro nella Cabinet Room della Casa Bianca con alcuni membri chiave del Congresso, il leader Usa ha ricordato come dal suo punto di…

Come l'America si interroga sulla guerra in Siria

Essere il presidente degli Stati Uniti d'America può essere un compito piuttosto gravoso. Deve averlo compreso bene Barack Obama, chiamato a convincere il Congresso sull'opportunità e l'importanza di un intervento bellico in Siria. LA POSTA IN GIOCO Un compito reso ancor più arduo dalla posta in gioco. Nelle scorse settimane l'Amministrazione Usa aveva temporeggiato, ritenendo doveroso attendere l'opinione delle Nazioni…

La Germania resta prigioniera delle sue paure

Con l’autorizzazione dell’editore e dell’autore pubblichiamo il commento di Edoardo Narduzzi uscito sul quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi, Italia Oggi. Il fatto che dovrebbe sorprendere di più, in fondo perfino preoccupare, è il modo con il quale si discute di Europa nella campagna elettorale tedesca. Tutto o quasi il dibattito è relegato all'analisi del contingente: il nuovo possibile pacchetto di…

La lezione del boy scout Obama ad Assad

Per gentile concessione dell’editore e dell’autore, pubblichiamo il commento di Pierluigi Magnaschi uscito sul quotidiano Italia Oggi. Barack Obama è diventato presidente degli Usa soprattutto perché è un fine intrattenitore. Sa parlare alla gente. Agita i buoni sentimenti e i massimi princìpi che espone, divulga, vellica e nei quali, alla fine, si arrotola con la felicità un po' sorpresa del…

Tutte le pene di Sarkozy

La nuova droit sarkoziana viaggia con il freno a mano tirato. Nel giorno in cui scattano le manette per l'ex golden boy di Sarkozy, Boris Boillon, fermato con 400mila euro in contanti, da Arcachon (Gironde), un'altra tegola si abbatte sul compagno di Carlà: al tradizionale appuntamento post estivo per fare la conta di chi è ancora al fianco dell'ex presidente…

×

Iscriviti alla newsletter