L'Australia va al voto. Nell'agenda dei candidati la politica estera è in parte legata alla questione immigrazione e a come gestire l'arrivo dei “boat people” con la pratica di delocalizzazione dei centri dove sono detenuti i migranti irregolari giunti via mare. L'attualità pone anche l'evolversi della crisi siriana in primo piano. Sulla stampa internazionale si guarda però al rapporto di…
Esteri
La strategia di Papa Francesco per la Siria del dopo Assad
La crisi siriana e il rischio di un'imminente escalation militare sono in cima alle preoccupazioni delle opinioni pubbliche in Europa, negli Stati Uniti, in Asia e nel Medio Oriente. Allo stesso modo, i governanti mostrano il segno più evidente della loro impotenza, almeno nei contesti multilaterali. La guerra in Siria c'è già e non si tratta di scongiurarla. È una…
Ecco gli scenari nella Siria post-Assad
L’intervento militare in Siria potrebbe essere imminente, ma non vi sono certezze suciò che potrebbe accadere se dovesse essere deposto il regime della famiglia Assad. Gli scontri proseguiranno semplicemente tra la popolazione siriana o il conflitto si allargherà a tutta la regione, come teme Papa Francesco? La voglia di libertà e democrazia riporterà la stabilità nel Paese? Le analisi della stampa internazionale sono…
Come e perché l'Iran difende la Siria
L'impasse americana nell'affrontare la crisi in Siria ha aperto alla diplomazia segreta uno spazio di manovra che potrebbe risultare decisivo per una soluzione non traumatica del conflitto e per stabilizzare la regione. La pedina più importante sullo scacchiere è senz'altro l'Iran, centrale nel gioco israelo-statunitense per rovesciare Bashar al-Assad mantenendo gli sciiti al potere. LE MINACCE DI TEHERAN La Repubblica…
Obama pensa alla Siria e dimentica la minaccia cinese. Il pensiero di Bremmer
Gli Stati Uniti stanno vivendo una fase mai sperimentata prima, la perdita dell'influenza globale. Niente catastrofismi, resteranno comunque la più importante nazione al mondo. Il rischio che ha di fronte Washington, secondo Ian Bremmer, presidente del centro studi Eurasia Group, esperto di relazioni internazionali e docente alla Columbia University, non è un collasso come quello dell'impero romano, ma piuttosto una diluizione…
Egitto, torna l'incubo terrorismo
"Un tentativo spregevole che non fa altro che farci rafforzare la guerra al terrorismo". Sono le prime parole del ministro dell'Interno egiziano Mohammed Ibrahim, pronunciate pochi minuti dopo l'esplosione di un'autobomba in una strada nella zona orientale del Cairo che ha colpito un convoglio di veicoli, tra cui la sua auto. Sette i feriti gravissimi tra i quali non c'è il…
Lo sapete perché la Turchia vuole intervenire in Siria?
In vista di un intervento militare contro il regime di Damasco, la Turchia di Recep Tayyip Erdogan ha già schierato truppe supplementari alla frontiera con la Siria. La notizia è stata confermata oggi dall’agenzia Dogan, che ha precisato che il governo di Ankara ha ordinato anche il dispiegamento di 20 veicoli militari. “Questo è un crimine contro l’umanità e non può…
Come gli americani giudicano la guerra in Siria
La possibilità di un intervento militare in Siria divide l'opinione pubblica statunitense. Finora il presidente americano Barack Obama si è dimostrato molto prudente, privilegiando la linea della "trasparenza" e affidando a una benedizione del Congresso il proprio auspicio che, a poco più di un anno dalle elezioni di Midterm, la scelta di attaccare Damasco non venga interpretata come unilaterale. A…
L’Armenia cede ai ricatti russi, ma continua a guardare l’Europa
Alla vigilia del G20 e subito dopo l’incontro a Mosca con Vladimir Putin, il presidente armeno, Serzh Sargsyan (nella foto), ha annunciato la volontà di aderire all’Unione doganale con la Russia. Ma, subito dopo, ha anche sottolineato di voler continuare il percorso di integrazione europea. L’obiettivo di Yerevan resta la firma dell’accordo di associazione con l’UE (insieme a Ucraina, Georgia…
Segnale di pace dell'Iran di Rowhani verso Israele
Segnando una netta cesura con l'odio antisemita di cui era pervaso il suo predecessore, Mahmoud Ahmadinejad, il neo presidente iraniano, Hassan Rowhani, ha fatto gli auguri agli ebrei per la festa di Rosh Hashanah, il capodanno ebraico, che cade domani 5 settembre. Lo riferiscono, tra gli altri, gli israeliani Haaretz e Yediot Ahronoth, sottolineando che, seppure il profilo non ha…
















