“La storia ci ha insegnato che in momenti come questi dobbiamo alzare la voce e non possiamo restare indifferenti”, si legge nel documento sottoscritto anche dal prefetto Pecoraro
Esteri
La visita di von der Leyen in Ucraina è un endorsement alla causa di Kyiv
Battaglia nelle viscere di Gaza. L'analisi di D'Anna
Contro i terroristi di Hamas l’esercito di Israele sta combattendo nella striscia di Gaza una battaglia a più livelli. Scontri che stanno raggiungendo il culmine mentre gli Stati Uniti rafforzano ulteriormente il loro schieramento aero navale e intensificano gli interventi diplomatici in Medio Oriente. L’analisi di Gianfranco D’Anna
In Spagna il prezzo del governo è l'amnistia. Il bivio del Psoe
Il Psoe inizia a temere per l’esito del negoziato, anticamera alla formazione del governo intrappolato tra il leader di Junts per Catalunya e le pretese di condono di altri separatisti. Nel frattempo l’ultimo sondaggio dà in crescita il Partito popolare, se si votasse oggi migliorerebbe l’ultima performance elettorale
Sottomarini, bombardieri e diplomazia. Gli Usa in forcing su Israele
Gli Stati Uniti devono gestire una partita difficilissima su Israele. Hanno la necessità di mantenere i rapporti con il governo Netanyahu (anche se innervosisce gli alleati arabi), gestire il dossier degli ostaggi, evitare l’escalation, pensare al futuro della Striscia e contenere le campagne anti-occidentali
Usa, Cina, Russia, Iran, quanto conta il nucleare oggi? Risponde Castelli
Ludovica Castelli, esperta di nucleare dell’Università di Leicester all’interno del progetto “Third Nuclear Age”, rimarca come la componente atomica rimanga rilevante nella policy delle principali potenze revisioniste di oggi. Ma anche come ciascuna di esse la declini secondo i propri obiettivi
Oltre Nasrallah, la comunicazione strategica di Hezbollah apre una fase nuova
Dalle origini del gruppo con la rivoluzione iraniana del 1979, il suo coinvolgimento nella guerra civile libanese, le sue strategie politiche e militari e il suo ruolo nei conflitti regionali, tra cui la guerra con Israele del 2006 e il suo sostegno al regime di Assad in Siria, Hezbollah si è evoluto in un importante attore regionale e militare con complesse considerazioni strategiche. L’analisi di Matteo Bressan, docente Lumsa e analista Nato Defense College Foundation
L’Italia e l’elefante cinese nella stanza. L’opinione di Laura Harth
Lavoriamo per il meglio preparandoci al peggio. Ha ragione il centro studi Merics: l’avventura italiana nella Via della Seta non è mai stata né l’inizio né la fine di una sfida enorme. Se vogliamo dissuadere Pechino di aprire un altro fronte di guerra, urge che l’Italia affronti l’elefante nelle sue stanze. L’opinione di Laura Harth, campaign director di Safeguard Defenders
Egitto, Tunisia e Algeria. Il Nordafrica in cerca di una posizione su Israele
Per Alessia Melcangi (Sapienza/Acus), la crisi attorno a Israele è un modo per i Paesi nordafricani di marcare posizioni e interessi sul dopo Hamas nella Striscia. Ecco quali
Hezbollah potrebbe allargare il fronte al Sudamerica? Conversazione con Ottolenghi
Per Emanuele Ottolenghi, senior fellow della Foundation for Defense of Democracy, la posizione espressa dal leader di Hezbollah nel suo primo discorso dall’inizio della crisi mediorientale è coerente con la linea tenuta finora dal gruppo. Ma gli attacchi non si fermeranno, anche senza una dichiarazione di guerra contro Israele. E occhio al Sudamerica