Il Cairo ha organizzato una conferenza di alto livello per condividere con i principali attori del Mediterraneo allargato la gestione della situazione a Gaza. C’è il tema umanitario, c’è il rischio sicurezza (migranti e terrorismo), c’è la preoccupazione perché la diplomazia non potrebbe bastare. Al Sisi porta l’Egitto al centro della scena
Esteri
Così la Corea del Nord si ritaglia un ruolo nel sistema internazionale
Tramite l’integrazione nel blocco revisionista, Pyongyang riesce a ritagliarsi un peso come attore sul piano internazionale. Principalmente tramite l’esportazione di sistemi d’arma più o meno complicati a diversi attori
Se la crisi in Israele destabilizza il Medio Oriente, cosa aspettarsi con l’Imec?
Pubblichiamo l’intervento di Emanuele Rossi, giornalista di Formiche.net, in audizione al Comitato Indo Pacifico della Commissione Esteri della Camera mercoledì 18 ottobre. I piani su Imec, uno dei grandi progetti di connettività strategica a cui partecipa l’Italia, potrebbero essere alterati dalla crisi in Medio Oriente. Ecco perché il valore del Corridoi supera le difficoltà attuali
Perché l’Occidente non può permettersi un flop del summit Ue-Usa
Von der Leyen e Michel incontrano Biden. Sul tavolo ci sono un club per acciaio e alluminio e un accordo sui materiali critici per far accedere gli europei ai sussidi dell’Inflation Reduction Act, con un contorno di allineamento contro la Cina. Ma le differenze e le resistenze di alcune cancellerie del Vecchio continente stanno ostacolando la creazione di un fronte comune
Tajani a Tunisi, accordo sui migranti e rete per la de-escalation a Gaza
La visita del ministro degli Esteri serve a rimarcare la presenza italiana nel Mediterraneo, area certamente fisica ma anche politica che è il primo banco di prova per le policy del governo di Roma. La normazione dei flussi come cornice di regole in cui ottenere un doppio vantaggio: la manodopera da un lato e un contesto di norme generali dall’altro
Chi attacca Israele vuole colpire anche l'Occidente?
Le forze della destabilizzazione sono al lavoro attorno a Israele. Se da una parte le milizie sciite filo-iraniane attaccano le basi occidentali in tutto il Medio Oriente, dall’altra si spinge (anche via Cina) l’infowar. Scontri e manifestazioni rischiano di diventare anti-Occidente, non solo anti-Israele
Israele-Hamas, il pozzo dell’informazione è inquinato. Parla Caniglia (AC)
“Nel contesto di un conflitto complesso come questo, con una grande quantità di attori coinvolti con agende diverse e anche in contrasto tra loro, le fragilità di Paesi come l’Italia aumentano e su queste si inseriscono tentativi di manipolazione”, spiega Mattia Caniglia, associate director for capacity building del Digital Forensic Research Lab dell’Atlantic Council
Guerra dei materiali, stop della Cina all'export di grafite
Con una mossa ritorsiva, pochi giorni dopo le restrizioni americane sui chip, Pechino ha deciso di porre una stretta sull’esportazione di grafite, materiale fondamentale per la fabbricazione di batterie elettriche…
Missione tunisina per Tajani. L’Italia fa la sua parte nella diplomazia attorno a Israele
Per Tajani la missione a Tunisi è complicata da un atteggiamento non aperto del presidente Saied nei confronti di Israele. Il leader tunisino si era espresso chiaramente contro le normalizzazioni, ma il coinvolgimento del Paese nordafricano nel forcing diplomatico è essenziale
Balcani e jihad, un colpo all'allargamento dell'Ue?
La frontiera con la Slovenia appare come il potenziale nuovo buco nero tra Ue e Balcani, non fosse altro perché le politiche di allargamento sono considerate parte fondamentale della strategia di Bruxelles, pre e post guerra in Ucraina. La spirale di folle violenza targata Hamas ha rimesso in discussione, come dopo il Bataclan, gli elementari principi di circolazione in sicurezza