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15 anni di Kosovo indipendente. Il bilancio dell'amb. Sessa

“I serbi non hanno ancora dimenticato i bombardamenti del 1999. Per cui bene i piani degli americani ma è importante un coinvolgimento più attivo degli europei. L’iniziativa italiana? Un seme sul quale lavorare perché potrebbe portare dei risultati interessanti”. Il punto dell’ambasciatore Riccardo Sessa

Si sgonfia la disfida degli Ufo tra Usa e Cina. Segnali di forza e messaggi di distensione

La mossa di apertura del presidente Usa potrebbe essere letta sia ad uso esterno sia interno. Un modo per stemperare le tensioni prima che il Segretario di Stato Blinken e l’omologo cinese Wang si incontrino a Monaco. Oppure può essere una strategia per tranquillizzare chi teme un’escalation con la Cina e vorrebbe mantenere aperti dei canali di dialogo che sono già piuttosto stretti

Cosa c'è dietro le mosse di Prigozhin, capo della Wagner

Il capo della Wagner cerca di diventare un player ineluttabile per le dinamiche russe. Prigozhin ha scelto la via pubblica per aumentare il suo status, ma il rischio è che lo Chef di Putin finisca scottato da questa eccessiva esposizione

A Difesa di Taiwan. Perché il vice-segretario Chase sbarca sull'isola

Michael Chase è tra i più alti funzionari del Pentagono a visitare l’isola. Una mossa che Pechino non prenderà bene in un momento in cui le relazioni tra i due Paesi sono ai minimi storici. Ma gli Usa vogliono ribadire il sostegno al governo di Taipei, un anno prima di elezioni che saranno fondamentali per la stabilità della regione

Come il sisma può far tornare il dialogo tra Occidente e Assad. Parla Politi

“Un’intesa umanitaria tra siriani e israeliani sarebbe un passo avanti importante. L’Italia? Ha il profilo giusto per svolgere un ruolo: non è stata assolutamente così in prima linea contro Assad, mentre sta gestendo la guerra in Ucraina, rapporti con la Francia non semplici, la diversificazione energetica e la possibile partecipazione a proporre un segretario generale della Nato”. Conversazione con Alessandro Politi, direttore della Nato Defense College Foundation

“Divide et impera”. Il viaggio dell’inviato di Xi a Parigi e Roma

Wang Yi è in missione per rilanciare la cosiddetta cooperazione “win-win” promettendo di slegare geopolitica e affari ma senza abbandonare la tipica strategia cinese con l’Ue. L’Europa (forse) è cambiata e ha una richiesta chiara: responsabilità sulla guerra in Ucraina

Ecco lo stato della propaganda russa in Italia, secondo Mikhelidze (Iai)

Di Emanuele Rossi e Matteo Turato

Uno studio dell’Isw fa luce su come le agenzie russe mettano in atto le proprie strategie di disinformazione. L’Italia presa come caso studio, tra annunci apocalittici sul nucleare e volontà di inibire il supporto all’Ucraina. Mikhelidze (Iai) spiega lo stato della propaganda russa nel nostro Paese: “I propagandisti non demordono, ma senza esercitare eccessiva influenza”

Come la guerra ha cambiato le priorità della Conferenza di Monaco (e degli italiani)

Diritti umani, infrastrutture globali, cooperazione allo sviluppo, energia, ordine strategico e nucleare e, sullo sfondo, la faglia sempre più evidente tra democrazie e autocrazie. Questi i temi al centro della Conferenza di Monaco sulla Sicurezza. La percezione del rischio internazionale da parte degli italiani

Deportati e rieducati a forza. Migliaia di bambini vittime della guerra (e della propaganda)

Sono circa 14.000 i minori ucraini deportati in centri di rieducazione in Russia. La denuncia di Kiev e la condanna internazionale

Pechino convinca Mosca alla pace. La richiesta di Tajani a Wang

“La Cina svolga un ruolo fondamentale per convincere la Russia a sedersi a un tavolo di pace”, ha detto il ministro degli Esteri prima dell’incontro con il capo della diplomazia del Pcc. Una posizione espressa anche da Macron

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