Un altro esempio di “railway diplomacy” è in fase progettuale e potrebbe unire l’intera America del Nord. E c’entrano la Corea del Sud e la Francia…
Esteri
Consiglio Affari Esteri Ue, Tajani porta le priorità dell'Italia
Molti i temi in agenda per il ministro degli Esteri Antonio Tajani, oggi a Bruxelles, legati dal comune denominatore delle politiche europee su tre dossier strategici come la guerra in Ucraina, la stabilità in Nord Africa e nei Balcani Occidentali e la possibile conferenza sulla Siria
Cosa rimane del G7 giapponese in vista di quello italiano? Risponde Mayer
L’anno prossimo la presidenza italiana dovrà dare impulso, continuità e sostanza a una visione nuova del summit, aperto ai problemi del mondo e non condizionato esclusivamente dagli interessi e dalle politiche dei Paesi più avanzati
Lega Araba, il vertice più importante dell’ultimo decennio. Ecco perché
Dal vertice della Lega Araba escono spunti di interesse: la presenza di Assad e le questioni attorno alla Siria, il lavoro di Zelensky e il ruolo centrale dell’Arabia Saudita
Xi ci punisce se usciamo dalla Via della Seta? Un debunking
Da Hiroshima il G7 manda un chiaro segnale alla Cina, mostrandosi compatto contro le pratiche coercitive. Ma anche all’Italia, con il governo Meloni chiamato a decidere sul memorandum. Gli esempi di Lituania e Australia raccontano che le minacce di Pechino possono perfino essere un boomerang
Chi è O’Brien, prossimo “mister Europa” al dipartimento di Stato Usa
Al posto di Donfried, il presidente Biden ha scelto l’uomo che oggi coordina il lavoro sulle sanzioni. Ecco perché è una nomina importante pensando alla guerra in Ucraina
Perché Modi è il leader che le isole del Pacifico vogliono
Le isole del Pacifico vedono nel premier indiano un punto di riferimento terzo nel crescente confronto globale tra Cina e Stati Uniti che sta toccando anche quei piccoli Paesi e la loro porzione di mondo
Pechino sfila l'Asia centrale (e Vladivostok) a Putin. Ecco le conseguenze
Il vertice di Xi’an con le cinque repubbliche dell’Asia centrale in cui Xi Jinping ha promesso protezione contro le “interferenze esterne”, l’apertura del porto di Vladivostock alla Cina per contrastare l’isolamento dalla guerra. Due segnali che Mosca sta perdendo il controllo sia a Est che a Ovest. Ma ora si apre un bivio storico per Pechino. L’analisi di Francesco Sisci per SettimanaNews
La post-democrazia dell'Aiuto. Scrive Pellicciari
Un Nuovo Ordine Mondiale basato sull’”Aiuto Interventista” segnerebbe una passaggio dalle guerre degli aiuti “buoni” tra Donatori in competizione del passato a future politiche di aiuti bellici ad ampio spettro, portati a sistema. Si scivolerebbe in una molteplicità di conflitti regionali, circoscritti, combattuti da remoto dai Donatori con aiuti (e sanzioni) usate come armi ibride e capaci di opporsi militarmente a missili e carri armati tradizionali. Gli scenari di Igor Pellicciari, ordinario di Storia delle istituzioni e relazioni internazionali all’Università di Urbino
Serve più coraggio nella risposta alla Via della seta. Scrive Vlahutin (Gmf)
Il Global gateway è un inizio importante per tracciare le basi di una nuova strategia, ma è stato “parcheggiato” nel contenitore istituzionale che va sotto il nome di assistenza allo sviluppo. Per affrontare anche solo una parte di questa sfida, l’Ue dovrà essere coraggiosa. Se vogliamo muoverci in modo strategico e mirato questa impostazione deve essere ripensata. L’intervento di Romana Vlahutin, distinguished fellow for geostrategy al German Marshall Fund, pubblicato sul numero di maggio della rivista Formiche