Dopo la nomination conquistata senza rivali, la vicepresidente affronta una campagna complessa. Tra l’unità del partito e l’eredità economica di Biden, il suo percorso per conquistare gli elettori indipendenti resta pieno di ostacoli
Esteri
Nel nome di Aukus. Washington taglia i limiti all'export per Londra e Canberra
Il Dipartimento di Stato americano starebbe valutando una profonda revisione del regime di esportazione di armi, così da facilitare la condivisione di materiale bellico con Gran Bretagna e Australia. Che spingono per la riuscita del progetto
Ultima possibilità per Gaza. Cosa si è detto a Doha
L’esito positivo, nonostante l’assenza della delegazione di Hamas, della prima giornata di negoziati ha spinto a portare avanti i lavori anche il giorno successivo, a cui seguiranno altri vertici la prossima settimana. Ma sul campo le operazioni belliche non si fermano
La Cina educa (al comunismo) gli africani. Ecco come
Le scuole del Partito comunista in Africa stanno crescendo e sono una forma di influenza per spingere il modello cinese. Occhio per il Piano Mattei
Perché anche il National Interest mette Trieste al centro dell’Indo Mediterraneo
Nell’analisi di Arha e Roa per il National Interest, Trieste figura come centro di bilanciamento per gli interessi italiani, europei e americani all’interno dell’Indo Mediterraneo. Ma attenzione: la Cina è già attiva
Mediare per diventare potenza responsabile. La strategia cinese nel conflitto in Ucraina
Pechino lo ha scritto nel suo position paper del 2023, per risolvere il conflitto in Ucraina è necessario il dialogo tra le parti, nonostante le critiche occidentali che vorrebbero invece una vittoria dell’aggredita Kyiv. La Cina appoggia la Russia, ma ha anche riaffermato il sostegno incrollabile all’integrità territoriale dell’Ucraina, questo fa presumere che il suo ruolo nella risoluzione del conflitto potrebbe, in futuro, essere attivo. L’analisi di Francesco Lorenzo Morandi (Geopolitica.info)
Army-2024 mostra (di nuovo) il rafforzamento dei legami tra Mosca e Teheran
La fiera di armamenti “Army-2024” in Russia ha visto la partecipazione di 83 nazioni, ma solo pochi Paesi, tra cui Iran, Bielorussia, India e Cina, hanno esposto tecnologia militare. L’esposizione, che si conclude oggi, lascia dietro di sé una serie di interrogativi sulla crescente alleanza tra Russia e Iran e sulle ripercussioni che questa potrebbe avere sugli equilibri internazionali
Parola d’ordine Counter-Uas. Così Pechino spinge sull’anti-drone
L’accrescimento del ruolo dei droni nelle dinamiche belliche, cristallizzato dal conflitto in Ucraina, ha causato anche un aumento dell’attenzione verso le capacità di contrastare gli stessi droni. E le forze armate cinesi si sono già mosse in questo senso
Perché la Cina osserva l’Iran senza mostrarsi coinvolta
“Sicuramente, come nel round di attacco a contrattacco di qualche tempo fa fra Israele e Iran, la Cina molto probabilmente preferisce che non ci sia una risposta iraniana, così che si possa evitare una escalation regionale”, spiega Ghiselli (Fudan Un.)
Come gli ucraini hanno preparato l’operazione di Kursk (e come potrebbe andare avanti)
Il velo di segretezza che Kyiv è riuscita a mantenere sulla preparazione dell’incursione in territorio russo (così come la scarsa attenzione mostrata da Mosca) ha contribuito in modo fondamentale alla sua riuscita, che prosegue tutt’oggi. Ma le prospettive sul futuro sono plurime