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Tunisia, il Piano Mattei può funzionare. Melcangi spiega perché

“La possibilità di ricadute sulla Libia sono molto elevate, bisogna essere pronti. Se il capofila può essere l’Italia, con l’Ue, ciò significa che va sollecitata Washington a sostenere economicamente la Tunisia, soprattutto se tarderanno i prestiti del Fmi”. Conversazione Alessia Melcangi, docente e analista dello Iai

Ecco come nasce la riforma italiana dell’Onu. Parla l’amb. Vento

Oggi alla Farnesina la riunione del gruppo “Uniting for Consensus” a livello di alti funzionari. Il diplomatico, già rappresentante permanente alle Nazioni Unite: “La proposta prende atto della difficoltà di creare nuovi seggi permanenti e propone di aumentare il numero dei componenti del Consiglio di Sicurezza”

Atomiche in Bielorussia, a cosa ambisce Putin? L’analisi di Secci

Di Danilo Secci

Lo schieramento delle armi nucleari cambierà l’equilibrio strategico in Europa, ma la risposta dell’Alleanza Atlantica avverrà solo dopo un eventuale arrivo delle testate. L’analisi di Danilo Secci, ricercatore associato dell’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici, specializzato in questioni di difesa e sicurezza

La grazia in cambio della guerra. Migliaia di criminali premiati dalla Wagner

La compagnia privata Wagner sta congedando gli ex detenuti che ha arruolato per combattere in Ucraina e che sono sopravvissuti fino al termine del contratto. Il gruppo mercenario è molto cambiato dalle sue origini, dovendosi adattare a una guerra tradizionale

La stabilità è la ricetta anti-Wagner in Libia. Tutti gli ostacoli secondo Badi (AC)

Il governo italiano non vede nella Wagner soltanto un problema legato alle dinamiche libiche, ma ritiene che il quadro generale delle attività africane della società asset del Cremlino sia giocato per erodere la capacità di azione degli europei e degli americani. Secondo Emadeddin Badi dell’Atlantic Council, la Russia si metterà di traverso alla stabilizzazione del Paese, anche con il veto alle Nazioni Unite

Perché dopo l’Ucraina l’Aiuto non sarà più lo stesso

La caratteristica politica degli aiuti in Ucraina emerge di riflesso dall’opposta reazione avuta dai medesimi donatori occidentali in Bosnia nel 1992, a lungo reticenti prima di intervenire e porre fine ad una mattanza durata anni. Igor Pellicciari, ordinario di Storia delle istituzioni e relazioni internazionali all’Università di Urbino, spiega come questa guerra ha cambiato l’intero settore. Anteprima di un libro in uscita per Routledge

Anatomia della compagnia Wagner in Africa. Scrive Di Liddo (Cesi)

Nel continente africano il guadagno russo con l’impiego di Wagner non è indifferente: un accesso privilegiato al mercato delle materie prime e la sedimentazione di alleanze con Paesi del mondo in via di sviluppo, due fattori da contrapporre all’isolamento del blocco euro-atlantico seguito al conflitto ucraino. L’analisi di Marco Di Liddo, responsabile analisti Cesi, apparsa nell’ultimo numero della rivista Formiche

La nuova centralità di baltici e orientali nell’Ue passa da Kallas

Di Teresa Coratella

Il ruolo che la premier sta giocando nel panorama intra-Ue è di primo piano, e con le elezioni europee in vista le richieste per ruoli apicali affidati a baltici e orientali potrebbero essere soddisfatte

La cooperazione scientifica russo-cinese è un cambiamento strategico

Mentre il dibattito occidentale si è concentrato sugli possibili scambi di armamenti tra Russia e Cina, sottotraccia è avvenuta una trasformazione storica: la cooperazione scientifico-tecnologica. Il ruolo delle università e la storia dei rapporti tra i due Paesi, tra sospetti, spie e arresti

Meloni-Macron, la strada è giusta, anche grazie al Piano Africa. Parla Castiglioni

Non basta un incontro bilaterale, per quanto lungo o cordiale, per risolvere alcune divergenze politiche di fondo. È possibile però provare a cambiare passo costruendo una convergenza settoriale: ad esempio sulla politica estera. Conversazione con l’analista dello Iai, all’indomani del Consiglio europeo

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