Il governo di Xi prosegue la penetrazione nei Balcani occidentali con interventi a 360 gradi che coinvolgono infrastrutture, energia, cultura, media e università. Se l’Unione Europea e l’Italia vorranno essere geopoliticamente attivi nella regione, dovranno rintuzzare questi tentativi. Intanto oggi Tajani interviene nelle tensioni tra Serbia e Kosovo
Esteri
Il destino della guerra in Ucraina potrebbe passare per Nuova Delhi
Nuova Delhi intrattiene strette relazioni sia con gli Stati Uniti, sia con la Russia, oltre ad avere più volte giocato un importante ruolo di mediazione, forse poco pubblicizzato in Italia, durante i momenti più drammatici della guerra, come l’accordo sul grano di luglio, o i bombardamenti su Zaporizhzhia. Martedì si incontreranno Lavrov e l’omologo indiano Jaishankar
Chi fugge, chi resta, chi ignora. Racconti di russi sulla guerra
Dai sacrifici di chi ha dovuto lasciare la famiglia per sfuggire all’arruolamento, alla rassegnazione di chi aveva amici o parenti in Ucraina, al distacco di chi non percepisce differenze con il passato pre-invasione e si mostra ottimista verso il futuro. Tre cittadini russi raccontano le loro storie a Formiche.net
La raccolta di stufe per Kharkiv e il ruolo cinese. La visione di Magatti
Il sociologo: “A Kharkiv ci sono stati, recentemente, violenti bombardamenti che hanno creato grossissimi problemi per gli approvvigionamenti di acqua e gas, per questo abbiamo pensato di spedire stufe e generatori elettrici”. Sugli sviluppi del conflitto: “La Cina, se creerà le condizioni per la mediazione, vorrà essere riconosciuta come una superpotenza internazionale, intestandosi un ruolo di primo attore anche negli equilibri occidentali”
Xi, Scholz e l'influenza cinese sulle minacce atomiche russe
Dopo le frasi di Xi con Scholz contro l’uso del nucleare da parte dei russi, Pechino si mostra potenza benevola e stabilizzatrice. Ma secondo Andrew Small (Gmf), la leva negoziale cinese è piuttosto debole, e tra le righe si può leggere la legittimazione dello sviluppo cinese di testate strategiche e un possibile cambio di dottrina nucleare per Taiwan
Il caso Michael Giffoni non può finire con una nuova ingiustizia
Talmente grande è il senso di ingiustizia per la vicenda dell’ex ambasciatore italiano in Kosovo, da risvegliare una reazione di protesta anche nello spirito più disincantato e assente. Assolto con formula piena da accuse infamanti che ne avevano causato la radiazione dal Ministero degli Affari Esteri (mai successo prima), gli viene comunque negato il reintegro. Una storia kafkiana che può avere riverberi all’estero
La Cina inquina ma guida la Cop. Taiwan resta fuori
Tra Taiwan e Cina è confronto anche sul clima. Taipei è uno dei Paesi che cresce e riduce le missioni attraverso sistemi tecnologici iper moderni, Pechino (nonostante buoni propositi e ambizioni) è tutt’ora il più grande utilizzatore al mondo di centrali a carbone. E continuerà a usarle perché strategiche
La successione al potere dei leader cinesi è raramente pacifica
Da Mao a Xi Jinping, i leader della Repubblica Popolare Cinese che si sono avvicendati alla guida del Paese sono quasi sempre emersi da sanguinose lotte interne all’élite del Partito. Con poche eccezioni, tra cui l’attuale Presidente e Segretario Generale
La crisi migratoria dall'Ucraina riaccende il dibattito in Europa
Più di quattro milioni di profughi ucraini, sommandosi ai trecentomila richiedenti asilo di quest’anno, riaccendono il dibattito intraeuropeo sulla redistribuzione dei migranti. L’inverno alle porte e i combattimenti che non accennano a fermarsi non fanno ben sperare. Il timore che la crisi economica Europea possa essere la scintilla per scatenare un’ondata di sentimenti xenofobi, e le scelte obbligate per decidere chi è più vulnerabile tra i vulnerabili
Le tre sfide di Netanyahu. Biden, Accordi di Abramo e Cina
Cina, Casa Bianca, Accordi di Abramo: per Bibi ci sarà da gestire gli equilibri tra gli interessi interni, le componenti politiche della maggioranza e le relazioni internazionali di Israele. Il caso Ben-Gvir, con l’Amministrazione che fa trapelare di non voler averci a che fare
















