Il quotidiano tedesco Die Welt ha assunto la giornalista russa, nota per avere protestato in diretta contro la guerra in Ucraina. I colleghi sollevano dubbi sulla giravolta nei confronti di Putin e avanzano l’ipotesi di spionaggio
Il quotidiano tedesco Die Welt ha assunto la giornalista russa, nota per avere protestato in diretta contro la guerra in Ucraina. I colleghi sollevano dubbi sulla giravolta nei confronti di Putin e avanzano l’ipotesi di spionaggio
Intervista all’ex premier della Finlandia Alexander Stubb: pronti a entrare nella Nato, siamo una garanzia contro la violenza di Putin. Lui ha perso la guerra, cercherà una vittoria ad Est. Italia? Applausi a Draghi, sui condizionatori un nuovo whatever it takes
Fa già discutere l’annuncio di Jens Stoltenberg di un esercito permanente della Nato sul fianco Est. Ma non c’è altra risposta possibile a un’aggressione deliberata russa a un Paese libero. Senza deterrenza la pace è una chimera. Il commento dell’ambasciatore Riccardo Sessa
La stabilità di due crisi complesse, come Tunisia e Libia, così come le destabilizzazioni nel Sahel non possono essere trattate separatamente dalle necessità energetiche emerse dal conflitto russo in Ucraina. Anzi, tutto ciò che accade nel Mediterraneo allargato si tiene insieme
Gli analisti algerini spiegano a Decode39 quali sono i vantaggi che Algeri si aspetta di ottenere dall’accordo con Roma sull’aumento delle forniture di gas
Intervista a Jacob Stokes, esperto del think tank Cnas e già consigliere di Joe Biden. La sfida cinese una priorità per l’amministrazione Usa, preoccupante la crescita dell’arsenale nucleare di Pechino. Taiwan? In Ucraina un assaggio, ma qui gli Stati Uniti interverrebbero
Dopo giorni di chiusure per lo zero Covid, che hanno causato decine di proteste anche violente, nella capitale economica cinese si allentano le misure di contenimento e si divide la popolazione in tre categorie, per permettere ad alcuni di tornare a lavorare e non paralizzare la vita sociale. Qui i video delle rivolte
Nuovo primo ministro in Pakistan. Ora l’incognita è capire come reagiranno i sostenitori di Khan, che l’ex premier ha già invitato a protestare contro un governo che denuncia essere frutto di una cospirazione di Washington
“Non dovete dare un voto a Marine Le Pen”. Il leader di France insoumise, arrivato terzo nelle elezioni presidenziali in Francia, non si schiera in maniera esplicita per Macron, ma mette in chiaro chi non deve secondo lui arrivare all’Eliseo. Ecco la sua proposta di governo, chi ha votato per lui e perché, e chi invece non lo supporta…
Al di là del risultato elettorale che riserva poche sorprese, il voto francese è il primo di una lunga serie di ostacoli sulla via di Macron. Dall’asse traballante con Berlino alla guerra russa e il gas, perché monsieur le President non può dormire sonni tranquilli. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta