All’estero sono pronti a una vittoria del centrodestra. L’attenzione è rivolta ai rapporti di forza interni alla coalizione, che determineranno le scelte del prossimo esecutivo. La preoccupazione è soprattutto per la tenuta economico-finanziaria del Paese, e per le trattative con Francia e Germania sui dossier più delicati. Colloquio con John Harper, professore alla Johns Hopkins University
Esteri
Europa a due marce sulla Russia. Chi chiede sanzioni più rigide
Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania hanno scelto di imporre nuove limitazioni all’ingresso di cittadini russi, e chiedono divieti per le transazioni bancarie con il sistema Swift, l’acquisto di beni di lusso, l’importazione dei diamanti e l’accesso a software e piattaforme It. E sull’uranio…
Cosa accende le proteste iraniane e perché questa volta è diverso
Le proteste in Iran dimostrano che la leadership conservatrice sta cercando di accontentare soltanto un gruppo ristretto dei suoi supporter, gli hardliner, tralasciando totalmente le richieste di libertà e sviluppo fatte dalla maggioranza. A Teheran non comprendono gli sviluppi delle dinamiche sociali iraniane, spiega Divsallar (Cattolica)
Scholz primo leader occidentale a tornare in Cina? La nuova strategia tedesca
La Germania sembra volersi allineare alla strategia americana di contenimento della Repubblica Popolare Cinese. Unione europea e Berlino, dopo il blocco del Cai, virano su catene di valore “locali”, ma non sarà semplice a causa della profonda interdipendenza economica tra i due blocchi
Le quattro ragioni del faro internazionale sul voto italiano. Scrive Coratella (Ecfr)
L’attenzione e la preoccupazione circa il risultato elettorale in Italia hanno dominato il dibattito interno alle coalizioni e governi europei su quale ruolo avrà l’Italia in Europa e come l’Italia intenderà, o no, contribuire al rafforzamento del progetto europeo. L’analisi di Teresa Coratella, programme manager dell’ufficio di Roma dello European Council on Foreign Relations
Come rispondere alla minaccia nucleare di Putin. Scrive Bozzo
Dopo aver subito rovesci militari, severe perdite di uomini e mezzi e umiliazioni il leader il Cremlino ha dato il via e non da ieri all’escalation. Per farvi fronte occorreranno estrema prudenza e sangue freddo. Occorrerebbero grandi leader, come durante la crisi dei missili a Cuba. Il commento di Luciano Bozzo, professore di Relazioni internazionali e studi strategici dell’Università di Firenze
Washington non bluffa, e Putin sbuffa. La versione di D'Anna
Come finirà? Minacce nucleari, fosse comuni, proteste spontanee e fughe in massa dalla Russia. Il conflitto in Ucraina appare più che mai lontano dalla risoluzione. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Proteste in Russia, cosa rischiano i manifestanti
Chi è sceso in piazza per protestare contro l’annuncio di Putin di una nuova mobilitazione in Ucraina rischia 15 anni di carcere e anche l’arruolamento militare. Più della metà sono donne (e anche bambini). E intanto è fuga (in aereo e in macchina) dalla Russia. La posizione dell’Europa
Il Venezuela di Maduro, tra ravvicinamenti (con gli Usa) e crimini contro l'umanità
Il leader del regime venezuelano si è offerto di risolvere la crisi energetica con tutto il gas e il petrolio del Paese. E mentre il governo di Biden potrebbe legittimarlo, le Nazioni Unite forniscono prove dei reati di tortura, violenza sessuale e arresto arbitrario per silenziare l’opposizione
Difendere Taiwan? Il piano di emergenza del Pentagono e la posizione degli alleati Usa
Il capo delle Forze Armate americane in Corea del Sud ha parlato della possibilità di un “piano di emergenza” per difendere Taiwan da un’aggressione cinese. Secondo il generale statunitense, c’è possibilità che anche Seul partecipi all’operazione. Washington continua a limare l’ambiguità strategica e sonda gli alleati
















