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La crisi del Mar Rosso passerà dalla diplomazia, ma dopo la prova di forza degli Houthi

Di Eleonora Ardemagni

Risolvere la crisi nel Mar Rosso e la guerra in Yemen richiede un impegno nella diplomazia, anche se l’esito potrebbe non essere favorevole per gli occidentali, lasciando il controllo della regione nelle mani degli houthi. L’analisi di Eleonora Ardemagni, esperta di Yemen, ricercatrice associata senior dell’Ispi e cultrice della materia “Storia dell’Asia islamica”e “Nuovi conflitti” presso l’Università Cattolica di Milano

Un mare insicuro è un mare costoso. L'analisi dell'ammiraglio Berutti Bergotto

Italia Paese marittimo: sfide e opportunità”, l’ambasciatore Sessa, presidente della Sioi, ha presentato insieme all’ammiraglio Berutti , Sottocapo di Stato maggiore della Marina, la Summer School dedicata al valore del mare, alle sue enormi potenzialità e alle sfide che un Paese marittimo come l’Italia è chiamato ad affrontare

Serve una risposta globale al fentanyl. Le parole di Blinken

Gli Stati Uniti sono “una sorta di canarino nella miniera di carbone” ma, con le organizzazioni criminali che cercano di fare affari in altre parti del mondo, il rischio riguarda tutti, ha spiegato il segretario di Stato americano

La Russia ha gioco facile se la società è divisa. Parla Ciaran Martin

Parla il primo direttore del National Cyber Security Centre del Regno Unito. “È molto più difficile usare la tecnologia per dividere una società che non è già profondamente lacerata”, spiega citando il caso degli Stati Uniti

Appunti da Berlino: Tusk media tra Scholz e Macron

Di Giulia Gigante

Per l’America di Biden, Varsavia è il partner europeo più affidabile. Prima dell’incontro alla Casa Bianca, Andrzej Duda aveva preannunciato l’intenzione di convincere i paesi della Nato a vincolare e destinare il 3% del Pil alla difesa. Un gesto di lealtà incondizionata all’Alleanza atlantica. Subito dopo, il premier Tusk decide di convocare il vertice del Triangolo di Weimar. Il risultato? Si parte dalla mediazione..

Il viaggio europeo (con Meloni) in Egitto incrocia gli interessi del Piano Mattei. Melcangi spiega perché

La partnership strategica tra Europa ed Egitto serve ad assistere Il Cairo in mezzo a una buia crisi economica, che potrebbe destabilizzare il Paese e innescare problemi geopolitici in un’area altamente strategica, con il rischio anche di fenomeni migratori. “L’Egitto è too big to fail”, spiega Melcangi (Sapienza/ACUS)

Macron e Scholz, gemelli diversi. Ma la priorità resta il supporto a Kyiv. Parla Bonomi (Iai)

Conversazione con il responsabile di ricerca nel programma Ue, Politiche e Istituzioni dell’Istituto Affari Internazionali: “C’è una grandissima differenza nel modo in cui si pongono Scholz e Macron. Il grosso dibattito su quante armi comprare da Paesi terzi e su quanto sia necessario riuscire a sviluppare una industria europea deve essere tenuto insieme in qualche modo. Senza dimenticare cosa accadrebbe in caso di vittoria di un presidente americano più isolazionista”

Secondo l'ex direttore del MI6 siamo già in guerra, e non vogliamo capirlo

Intervistato da Politico, l’ex vertice del MI6 si è espresso sull’approccio di alcuni dei Paesi occidentali nel confronto con la Russia. Lodando anche Donald Trump

Perché la Namibia chiede (di nuovo) risarcimenti a Berlino

Le comunità namibiane chiedono nuovamente risarcimenti alla Germania per i crimini commessi in epoca coloniale. Non è il primo tentativo simile, anche se in passato questi sforzi hanno prodotto risultati limitati

Salta la missione multinazionale ad Haiti, ma arrivano i Marines

Gli Usa dispiegano un Fast team dei Marines a Haiti, dove proteggeranno ambasciata e interessi mentre la missione di stabilizzazione a guida kenyota ritarda per ragioni di sicurezza. Intanto Jimmy Barbecue parla come i leader golpisti del Sahel (quelli che hanno chiesto aiuto ai contractor russi)

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