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L'Italia rallenta, ma niente panico. Fabio Fortuna spiega perché

L’economista e rettore dell’Unicusano spiega perché la doccia gelata sul Pil non è un dramma. Nel 2023 l’Italia crescerà dello 0,9%, poco al di sotto delle stime indicate nel Def lo scorso aprile. E la ripresa tedesca nel 2024 farà da traino allo Stivale. La manovra? Se ci sarà bisogno, occorrerà negoziare nuovo deficit

Gli attacchi a Gentiloni indeboliscono l'Italia. Meloni? Bene sulla Cina. Parla Gozi

Gentiloni è un maestro nello scansare i pericoli. La revisione del Patto di stabilità? Lui non è tra i rigoristi e non si può pretendere che faccia “il tifo” per il governo: è un organismo imparziale. Renew sarà centrale, magari con una lista unica (Renzi incluso). E sulla Cina Meloni ha fatto bene ad avviarsi verso l’uscita dalla Bri. Conversazione con l’europarlamentare Sandro Gozi

La gelata sul Pil era prevista. E non è per forza una cattiva notizia. Micossi spiega perché

Intervista all’economista e saggista, per oltre vent’anni alla guida di Assonime. Il ridimensionamento della crescita imporrà all’Italia una finanziaria basica ed essenziale, il che avrà i suoi vantaggi a cominciare dalla benevolenza dei mercati e della Commissione europea. Il che, in ottica di sblocco delle rate del Pnrr, non è poco. La Bce si prenderà una pausa, ma non è finita

Qatar e G20, così Meloni ha centrato gli obiettivi. Parla l'amb. Checchia

“Esiste una sintonia tra Italia e Qatar nell’attenzione al Sud globale, entrambi i Paesi potranno offrire un contributo per lo sviluppo sostanziale di quell’area. Accanto alla forte dimensione bilaterale c’è anche un richiamo al piano Mattei che tocca non solo l’Africa ma sfiora le coste dell’India e che ha trovato al G20 espressione nella splendida iniziativa di un corridoio energetico commerciale dall’India al Medio Oriente e fino all’Europa”. Conversazione con Gabriele Checchia, già ambasciatore d’Italia presso l’Ocse, alla Nato e in Libano

Salvini lepenizzato, elezioni e trattative in Europa. Gli scenari di Castellani

La ratifica del Mes sarebbe consigliabile, nella prospettiva del Governo, per avere maggiori margini di trattativa e ottenere regole più flessibili nell’ambito della revisione del Patto di Stabilità. Le polemiche, in questa fase, servono a poco. E Le Pen a Pontida? Un’operazione di posizionamento politico, pesa il clima da campagna elettorale. Conversazione con il politologo della Luiss

Con Pechino la libertà non è in vendita. E sull’Indo Mediterraneo l’Italia c’è. Parla Formentini

Dal G20 al G7 il Paese può trovare una nuova centralità sullo scenario internazionale in particolare sul rapporto con l’Africa e suo ruolo che gioca nel Mediterraneo, così come giocherà da protagonista nell’ambito del progetto Imec. Con Pechino l’Italia deve essere chiara: si al commercio (vendiamo meno di Francia e Germania) ma ferrea difesa di un ordine internazionale basato su diritti umani, libertà di commercio e diritti civili. Conversazione con il vicepresidente della Commissione Affari Esteri alla Camera

Avanti tutta sul fronte sud. Il G20 letto dall'ambasciatore Armellini

L’analisi del vicepresidente esecutivo dell’associazione Italia-India: “Tra i due Paesi un rapporto antico di tradizione. Pochi lo ricordano, ma la motorizzazione privata in India è stata creata da Fiat-Piaggio: questo ancora vale molto nell’immaginario collettivo. Adesso stiamo avviando una fase di sviluppo importante nel rapporto bilaterale, che però va rafforzato”

Un G20 all'insegna del nuovo bipolarismo. La lettura di Tocci (Iai)

“Si è riusciti a formulare una dichiarazione congiunta che mettesse d’accordo tutti i partecipanti (anche grazie all’assenza di Xi e di Vladimir Putin), con il contenuto della stessa che rappresenta un grande passo in avanti rispetto ad una delle principali fonti di divisione tra i Paesi partecipanti, ovvero il conflitto in Ucraina”. Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali, commenta a Formiche.net i rapidi cambiamenti internazionali al G20 di Nuova Delhi

Quali destini nella polveriera caucasica? Risponde Di Liddo (CeSI)

Il direttore del Centro Studi Internazionali analizza le dinamiche politico-securitarie della regione euroasiatica. In cui il controllo di Mosca, per una serie di fattori, si sta affievolendo sempre di più

L'Italia torni protagonista nelle scelte europee. Parla Picierno

Non ratificare il Mes per avere più potere contrattuale è una scelta populista. Il Patto di stabilità va considerato nel contesto più ampio, benché non si debba tornare al “rigore” di prima: seguire la linea della Commissione. Il Centro di Renzi? Difficile da spiegare in Europa. E le priorità? Ricostruzione dell’Ucraina e attenzione al Mediterraneo. Conversazione con la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno

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