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Nucleare, ecco perché la rinascita passa dalla Piattaforma. Parla Monti (Ain)

Con il lancio della “cabina di regia” il governo ha messo in moto il processo per il ritorno all’atomo. Il presidente dell’Associazione italiana nucleare, che ha suggerito il percorso, spiega a Formiche.net come approntare le infrastrutture (materiali e non) per preparare il Paese. Dal fronte accademico a quello industriale, passando per la legislazione e la sicurezza

Manovra, gli attacchi a Gentiloni e il Patto di stabilità. Marattin a tutto campo

Per portare avanti le misure sull’abbassamento del cuneo fiscale servono dieci miliardi. Per la revisione del Patto di stabilità occorre costruire alleanze con Francia e Spagna. Renzi alle Europee? L’obiettivo di creare un’offerta politica strutturata e stabile, alternativa sia al conservatorismo-populismo di sinistra che a quello di destra. Conversazione con il deputato di Italia Viva, Luigi Marattin

Transizione e finanza verde, ecco i paletti dell’Africa. La panoramica di Bergamaschi

Espansione delle rinnovabili, strade di sviluppo sostenibile, riforma del sistema finanziario multilaterale. Concluso il primo Africa Climate Summit a guida kenyota, è il momento di assorbirne le conclusioni e implementarle sulla strada verso Cop28 e G7 a guida italiana. Intervista al co-ceo di Ecco, il think tank italiano sul clima

Le ragioni di Draghi e le amnesie della Germania. La versione di Fortis

L’economista e direttore della Fondazione Edison spiega perché Berlino non può più permettersi di fare la maestrina in Europa. Sarebbe meglio, semmai, approdare a un nuovo concetto di gestione dei conti pubblici. La Bce? Fa il suo mestiere ma non racconti che l’inflazione scende per merito suo

Mano tesa a Renzi, ma il centro eviti la frammentazione. Parla Fioroni

Responsabilità, coraggio e umiltà. Lo sforzo che deve fare il Centro in vista delle Europee, in chiave elettorale, deve essere finalizzato a creare una lista unica che possa fare sintesi. Ci deve essere un dialogo con i popolari e la prospettiva è quella di una maggioranza Ursula con la parte “moderata” dei conservatori. Ma non Afd e Rn. Conversazione con il leader di Tempi Nuovi – Popolari Uniti

Da Ita a Mps, lo Stato nell'industria secondo Nicola Rossi

La presenza pubblica, anche in forma di presidio, credo debba essere una soluzione da escludere dove lo Stato come azionista, sia pure di minoranza, può dar luogo a conflitti di interesse. L’intervento più importante della prossima manovra finanziaria, all’insegna della prudenza, è quello che regalerà al Paese la stabilità e la certezza di una rotta. Intervista all’economista dell’Istituto Bruno Leoni e docente, Nicola Rossi

Il progressismo camuffato e il nuovo perimetro del conservatorismo. Parla Quagliariello

Conversazione con l’ex ministro e presidente della Fondazione Magna Carta: “In Europa, da un certo tempo in poi, la sovranità è uscita dall’ambito degli Stati-nazione ma non ci sono state istituzioni in grado di recepirla. Sicché si è come vaporizzata. Vannacci? Quel libro certo non è stato scritto per aiutare chi vorrebbe rappresentare oggi i conservatori al governo”

La trappola del progressismo e il bivio del Ppe. Parla Adornato

Il conservatorismo italiano ha davanti a sé un’occasione storica. Meloni rappresenta il ritorno della politica dopo decenni di ubriacatura populista e nuovista. Dovrà adesso costruire intorno a sé una classe dirigente che abbia uno spessore più evidente.  Conversazione con il giornalista e saggista, già deputato, Ferdinando Adornato

Renzi e la (possibile) alleanza con conservatori e popolari. L'analisi di D'Alimonte

I temi della campagna elettorale saranno sempre di interesse nazionale ma declinati in chiave europea. Renzi oggi gode di maggior credito in Europa che in Italia. Il centro è possibile che, sulla carta, si allei con Popolari e Conservatori. E la soglia al 4%? Segnale sbagliato. Conversazione con Roberto D’Alimonte, fondatore del Luiss-Cise, Centro italiano di studi elettorali

Sul 2% alla Difesa l'Italia dimostri serietà. Parla Pinotti

Sul 2% del Pil da destinare alla Difesa, Roberta Pinotti è chiara: “Pacta sunt servanda”. Secondo l’ex ministro della Difesa, tra l’altro, il Partito Democratico ha sempre impostato la propria politica estera secondo una convinta adesione alla alleanza, la cui partecipazione richiede al Paese impegno e serietà

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