Skip to main content

Droni cinesi a Mosca? Cosa cerca Pechino in Ucraina secondo Ohlberg

Per Ohlberg (GMF), la Cina è sua una posizione di “massima neutralità filorussa”, una linea legata alla visione del mondo di Pechino. Anche per questo la reazione alla presentazione dei dodici punti con cui la Repubblica popolare guarda alla crisi è piena di “luci e ombre, come dice il ministro Tajani. E intanto escono informazioni su una possibile fornitura di droni cinesi alla Russia

La Cina non media, gli Usa non forzano. E il mondo resta sospeso, parola di Sarcina

Il corrispondente del Corriere è convinto che “gli Usa si stanno muovendo in Europa con la consapevolezza delle diverse sensibilità che ci sono tra i vari Stati sul conflitto in Ucraina”. Mentre Pechino “non si impegnerà a fare pressing su Mosca. Il punto ora è capire se stia fornendo o meno (anche sottobanco) armi e materiali per permettere a Putin di continuare la guerra”

Ecco di cosa si è parlato nella nostra missione a Kyiv. Il racconto di Quartapelle (Pd)

“Vi era la possibilità che una parte degli armamenti fosse oggetto di traffici. Il ministero della Difesa ucraino si è oggi dotato di un sistema di tracciamento informatico abbastanza preciso” spiega la deputata dem dopo la visita a Kyiv. La velocità di risposta agli appelli ucraini è “una variabile cruciale per il successo”. E sull’adesione all’Ue…

L’intelligence si apra a nuove competenze. I consigli del prefetto Valentini

L’intervista all’ex prefetto di Napoli si inserisce nel contesto del dibattito lanciato da Formiche sul futuro della sicurezza nazionale in Italia. “Per molti anni siamo stati indietro nella formulazione e condivisione pubblica delle politiche di sicurezza nazionale, quando e se esistevano, e che, è quasi banale dirlo, non possono costruirsi solo nelle stanze della politica”

È tornato lo scontro di civiltà. Come si muoverà l'Italia secondo Craxi

Il direttore di Formiche e Airpress, Flavia Giacobbe, ha intervistato la presidente della commissione Esteri e Difesa del Senato, Stefania Craxi. Che punta a una difesa europea coordinata con la Nato e sostiene la proposta di Crosetto di escludere il raggiungimento del 2% dal Patto di stabilità. Lo stesso va fatto per la cooperazione internazionale: senza un impegno nel Mediterraneo e in Africa, il nostro Paese rischia nuove destabilizzazioni

Ucraina, Ue e superbonus. Le buone prassi del governo Meloni secondo Gardini

Conversazione con la parlamentare di FdI: “Oggi gran parte della stampa internazionale concorda nel dire che Giorgia Meloni è una brava leader e che finalmente l’Italia ha un presidente del Consiglio che rappresenta il proprio Paese. Mi sembra che qualche giornale italiano, invece, non se ne sia accorto. È questo il tallone d’Achille italiano”

La nascita del nuovo partito e il sostegno al governo su Kyiv. Parla Marattin (Iv)

Il deputato di Italia Viva spiega il senso della “fusione” con Azione, chiarendo che l’obiettivo è creare “un partito in grado di veicolare un progetto per l’Italia basato su libertà economiche, politiche, sociali e civili”. Sulla stretta al 110%, “una decisione che era inevitabile alla luce della decisione di Eurostat sulla corretta contabilizzazione dei crediti di imposta”

Papa Francesco e l’Ucraina, 12 mesi dopo. La bussola di Faggioli

“In Vaticano, nell’interpretazione dell’invasione russa dell’Ucraina c’è stata un’evoluzione”, spiega lo storico Massimo Faggioli della Villanova University. Ma “all’interno della Chiesa cattolica, così come dell’Occidente in generale, c’è una divisione importante sul significato di questa guerra”

L’Ucraina vincerà, anche grazie all’Italia. Parla l’amb. Melnyk

“L’Ucraina ha lavorato con successo sia con il governo Draghi sia con quello Meloni. La recente visita del presidente del Consiglio è stata una conferma del sostegno italiano”, spiega il diplomatico. Che chiede agli alleati “la protezione dei nostri cieli, violati ogni giorno dai missili russi lanciati sulla popolazione civile”

In Europa, la Polonia punta su Meloni. La versione di Wielinski

Mentre Putin continua a scagliarsi contro “l’Occidente collettivo”, contro gli oligarchi che hanno perso i loro capitali nelle banche internazionali, Meloni e Biden si sono presentati a Varsavia. Quel “confine morale” tra due mondi, Ovest ed Est, dipinti dai media come opposti e inconciliabili. Conversazione con Bartosz Wielinski, vicedirettore di Gazeta Wyborcza, uno dei principali quotidiani polacchi

×

Iscriviti alla newsletter