Assoggettare la mente delle masse e dei singoli è uno degli obiettivi del Cremlino, perché è dal condizionamento dell’opinione pubblica, fuorviata da una incisiva logica di fabbricazione del consenso, che dipende il successo dell’operazione ibrida. La logica di don Abbondio di Viale Mazzini non mi stupisce. Colloquio con il senatore renziano Enrico Borghi
intervista
La Via della Seta si era messa in salita, e ora? Italia-Cina secondo l’amb. Sequi
Conversazione con l’ex segretario generale della Farnesina e capo missione a Pechino sul rapporto bilaterale dopo lo stop alla Belt and Road Initiative: “Un rapporto aperto ma fermo, nella consapevolezza dei reciproci interessi e mantenendo chiari i nostri valori e appartenenza alla famiglia euroatlantica, può essere di grande utilità, anche nell’affrontare le crisi globali”
Putin è nudo! Ma occhio alla disinformazione russa. La versione di Caprara
Il servizio giornalistico di Battistini e Traini ha smascherato una debolezza che il Cremlino non voleva venisse a galla. Questo caso ha fatto emergere un altro grosso problema legato alla disinformazione nel nostro Paese. Risulta inquietante che nel dibattito pubblico la si noti oggi e molto meno in altre occasioni. La penetrazione dell’influenza russa nella comunicazione italiana è estesa, ha radici antiche e rami nuovi. Colloquio con l’editorialista del Corriere, Maurizio Caprara
Dalla Russia grave pressing sull'ambasciatore, e la Rai... Parla Graziano (Pd)
È inaccettabile che venga convocato l’ambasciatore italiano in Russia per il solo fatto che una giornalista e il suo operatore del servizio pubblico abbiano fatto il loro lavoro. La decisione della Rai di richiamare Battistini in Italia è legittima, benché personalmente avrei preferito fosse rimasta a Kyiv. Colloquio con il parlamentare dem, Stefano Graziano
Piano Mattei, relazioni transatlantiche, Indo Pacifico. Tripodi racconta la politica estera italiana
La sottosegretaria della Farnesina parla del ruolo attivo dell’Italia nella costruzione di nuovi ponti e nel rafforzare quelli già esistenti, non solo tra amici ma anche tra nemici. Impegnandosi anche in modo diretto, come ad esempio nel Mar Rosso
Kursk, l'Italia non si è dissociata. La posizione del governo vista da Adornato
“Per quanto siano autorevoli e importanti le parole di un ministro della Difesa, non risulta agli atti nessuna dissociazione italiana dalla linea filo ucraina e filo atlantica che il governo ha seguito”, spiega a Formiche.net Ferdinando Adornato. “Quindi l’Italia ancora non si è dimostrata inaffidabile, anzi. L’Italia non si è dissociata. Questo è il vizio del ragionamento di Mieli che pure è condivisibile quasi completamente”
Trattative più vicine grazie alla deterrenza dinamica di Kyiv. Parla Camporini
Secondo l’ex Capo di Stato Maggiore, l’offensiva ucraina in territorio russo riporta equilibrio nella narrativa del conflitto. E rende più probabili dei negoziati coronati dal successo. Ma devono esserci garanzie credibili
Una Ue a 35 può funzionare, ma senza unanimità e più riforme. Parla Minuto Rizzo
“La premessa è che l’Unione europea è un piccolo miracolo nato dopo due guerre disastrose, in cui gli europei si sono combattuti a vicenda e un attimo dopo si sono chiesti se si poteva fare qualcosa di meglio”, spiega il presidente del Nato Defense College Foundation, già segretario generale ad interim della Nato, Minuto Rizzo a Formiche.net. “Detto questo, accanto alle esigenze dei candidati servono riforme e sforzi comuni, oltre che meccanismi più semplici e senza unanimità”
Premierato, bicameralismo e fisco. Cosa ha visto Cottarelli dentro il Palazzo
Tra un aneddoto e un’analisi numerica, l’economista Carlo Cottarelli nel suo “Dentro il palazzo” (Mondadori), ripercorre alcuni episodi a cui ha assistito durante i suoi otto mesi da senatore tra le file del Partito democratico dal quale, dopo l’affermazione della segreteria Schlein, è uscito. L’astensionismo crescente, la necessità di superare il bicameralismo e di regolamentare le lobby. Usa 2024? Harris può farcela
Google farà ricorso, ma la sentenza avrà un impatto su tutte le Big tech. Scorza spiega perché
La portata, gli effetti sul settore tecnologico, le conseguenze in Europa: il componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali spiega in una conversazione con Formiche.net cosa potrebbe implicare la sentenza tanto storica quanto controversa