“Serve un approccio totalmente diverso e nuovo alla difesa e alla sicurezza, perché i due temi sono intimamente connessi, approccio che l’Italia ha nelle sue corde. Nel grande gioco geopolitico se l’Occidente si rinforza, per la Cina non è una buona notizia”. Conversazione con il co-presidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo
intervista
Il 5% sulla Difesa è solo un passo. Ora l'esercito europeo e una nuova politica economica. Parla Sapelli
Il vertice Nato all’Aja segna un’accelerazione nella costruzione di una nuova postura europea nella Difesa, ma per Giulio Sapelli resta un passo incompleto. Serve un esercito europeo vero, una strategia economica neo-keynesiana e il superamento dei vincoli di Maastricht. La Germania torna protagonista con un asse centro-orientale, mentre l’Italia mantiene coerenza atlantica. Ma senza visione comune, l’Europa rischia di restare spettatrice in un mondo che cambia troppo in fretta
Pd con i 5 Stelle? Solo se europeisti. Bene il dialogo Meloni-Schlein. Parla Quartapelle
Le comunicazioni in Aula parte della premier Giorgia Meloni appaiono composte ma poco incisive. L’immagine è quella di un Paese che non riesce a inserirsi nei processi decisionali che stanno cambiando gli assetti geopolitici a maggior ragione a fronte sviluppi nei conflitti. Per il 5% sulla Difesa occorre vederci chiaro, ma il tema resta prioritario (per l’Italia e l’Europa). L’alleanza col M5S? Solo su presupposti europeisti. Colloquio con la deputata del Pd, Lia Quartapelle
Con Piano Mattei e Global Gateway l’Africa può cambiare passo. Parla Zubairu (Afc)
Il ceo dell’Africa Finance Corporation spiega a Formiche.net le necessità e le opportunità del continente. A margine dell’evento di Villa Pamphilij, Samaila Zubairu ragiona su cosa sta facendo la sua corporation, gli accordi recentemente siglati con l’Italia e i campi operativi, dall’energia alle supply chain
Tra proxy e cyber, come reagirà l’Iran. Parla Trenta (Swansea)
Le ipotesi sul tavolo di Teheran secondo Luca Trenta, professore all’Università di Swansea: proxy (Houthi in primis), attacchi cyber, ritorsioni al personale Usa in Medio Oriente, chiusura dello Stretto di Hormuz
Riforme e meno costi energetici. Cosa serve all'Italia per affrontare le sfide globali secondo Cottarelli
Carlo Cottarelli nella sua intervista a Formiche.net analizza i nuovi equilibri di potere tra Cina e Stati Uniti, il crescente ruolo politico delle Big Tech e la debolezza strutturale dell’Unione Europea, incapace di agire con coesione. Per l’Italia, indica quattro priorità: riduzione della pressione fiscale, snellimento della burocrazia, riforma della giustizia e contenimento dei costi energetici. Apprezza la prudenza fiscale del governo Meloni, ma sottolinea la necessità di interventi più incisivi su riforme strutturali
Il vertice anti-Nato e le contraddizioni di Conte (che il Pd non capisce). Parla Panarari
“Il camalecontismo non solo è uno dei fattori di più profonda divisione del sinistra-centro, ma è anche la dimostrazione di come la sua politica sia antagonismo puro, ben lontano dalla postura istituzionale. Benché sia ancora affezionato all’idea di Palazzo Chigi, siamo lontani anni luce dalla possibilità di avere responsabilità istituzionali. E il Pd lo deve capire”. Il colloquio a 360 gradi con il politologo di UniMore, Massimiliano Panarari mette in luce le divisioni del centrosinistra (così come della coalizione di governo), soprattutto in vista del contro-vertice pacifista organizzato dal leader pentastellato in concomitanza al vertice Nato dell’Aja
Così il Cremlino fa leva sulla guerra tra Iran e Israele. Parla Di Liddo (Cesi)
Putin non mira a riportare l’attenzione sul conflitto in Ucraina, ma su sé stesso. La sua strategia è chiara: posizionarsi come attore imprescindibile nel grande gioco mediorientale. L’analisi di Marco Di Liddo, direttore del Centro Studi Internazionali
Imec e Piano Mattei possono convergere. Craxi spiega perché
“L’Italia, in virtù della sua posizione geografica, deve essere il punto di intersezione tra l’Indo-Pacifico e l’area euro-mediterranea”. Conversazione con la presidente della Commissione Esteri/Difesa del Senato a margine del dibattito “Il progetto Imec: l’Italia protagonista di rotte indo-mediterranee che decidono il futuro”, organizzato dal dipartimento Esteri di Forza Italia
Emirati e Italia uniti anche dall’Imec. La rotta dell’amb. AlSabousi
L’ambasciatore emiratino AlSubousi ribadisce il ruolo strategico dell’Italia nel progetto Imec. Il corridoio connetterà la regione strategica dell’Indo-Mediterraneo, promuovendo scambi economici e culturali. Gli Emirati guidano l’iniziativa con infrastrutture e accordi commerciali multilaterali
















