Le nuove tariffe doganali non sono solo una misura economica, ma anche un modo per esercitare pressione sui partner. Trump le usa infatti come strumento di negoziazione. Ed è proprio una negoziazione quella a cui dovrebbe mirare l’Europa. Conversazione con Valbona Zeneli, senior fellow presso Europe Center e la Transatlantic Security Initiative dell’Atlantic Council
intervista
I dazi Usa indeboliscono tutto l'Occidente. Parla Tosi (Ppe)
Quella scatenata da Donald Trump con l’introduzione dei dazi è una guerra commerciale che rischia di indebolire tutto l’Occidente e di isolare gli Stati Uniti. Ora la Commissione tratti con gli omologhi di oltreoceano per individuare un punto di caduta. Si rischia il deterioramento di tutto il blocco occidentale. Colloquio con il parlamentare europeo di Forza Italia-Ppe, Flavio Tosi
Sui dazi meglio negoziare. Conviene all'Europa e anche agli Usa. Lombardi spiega perché
Gli Stati Uniti non hanno una vera ragione economica per rendere più costose le importazioni, l’obiettivo della Casa Bianca è puramente negoziale. Per questo l’Europa non deve farsi travolgere dalla logica della vendetta e puntare a una risposta che porti lo stesso Trump a un tavolo. Conversazione con Domenico Lombardi, direttore del Policy Observatory della Luiss
Le Pen è vittima del suo populismo giudiziario. La versione di Ceccanti
Non conosciamo i temi del processo d’appello, in più il quadro probatorio contro Le Pen fornisce diversi elementi per escludere la sua possibile corsa per l’Eliseo nel 2027. Questa sentenza indebolisce non solo lei, ma anche il giovane Bardella che non ha la credibilità per correre da presidente. Ora si apre un problema di successione all’interno del partito. E i patrioti sono disuniti. Conversazione con il costituzionalista Stefano Ceccanti
Schlein non farà la traversata verso i riformisti. Pombeni spiega perché
Il Pd è già di fatto diviso in due partiti: quello massimalista e quello riformista. Schlein non farà mai la traversata verso il riformismo, non solo perché ha una formazione politica differente ma anche perché non ha la leadership per farlo. Conte l’ha sempre vinta, giocando al rilancio e puntando sugli arrabbiati. Un po’ come fa Salvini dall’altra parte. Colloquio con il politologo Paolo Pombeni
La denatalità non si combatte a colpi di bonus. I consigli di Rosina
Dietro il drammatico e costante calo delle nascite, ci sono decenni di politiche per la famiglia mal calibrate. E ora il punto di non ritorno per la previdenza e le pensioni è dietro l’angolo. Conversazione con il docente e demografo della Cattolica di Milano, Alessandro Rosina
L’industria spaziale europea riparta dal legame Italia-Francia. Parla Cavaillolès (Arianespace)
Se vuole ritagliarsi un ruolo nel futuro della space economy, l’Europa deve mettere in campo una nuova strategia che punti su un aumento dei lanci e la riduzione dei costi legati al trasporto di materiali verso le orbite. Come per il settore della Difesa, il rischio più concreto è quello della frammentazione tra le varie industrie nazionali. In questo contesto, le sinergie tra Italia e Francia possono rappresentare il punto di partenza per recuperare il terreno perduto rispetto ai principali competitor. Intervista a David Cavaillolès, amministratore delegato di Arianespace
Il premierato per Meloni significa stabilità all'estero. Parla Sterpa
In pochi giorni il presidente del Consiglio l’ha ribadito più volte: l’approvazione del premierato è una priorità per il Paese. È la stabilità dell’esecutivo, l’elemento sul quale si costruisce la credibilità nazionale, ma soprattutto internazionale. La capacità di incidere sullo scenario globale è direttamente proporzionale alla solidità del governo. Con due piccole integrazioni, la riforma potrebbe accontentare anche l’opposizione. Colloquio con il costituzionalista Alessandro Sterpa
Vi spiego perché a Conte non conviene rompere con il Pd. Parla Ignazi
Conte si deve rassegnare. Sta alzando il tiro, ma non potrà più essere il leader del centrosinistra. Il rischio rottura totale col Pd non lo vedo all’orizzonte perché non conviene a nessuno, ma il gioco così spregiudicato non pone le basi per l’alleanza. Intervista a Piero Ignazi, politologo dell’Università di Bologna
Da Gladio a Sigonella, sintonie e dissapori tra Cossiga e Andreotti. Parla Mannino
Si intitola “La crisi della Repubblica” (Edizioni di Storia e Letteratura) il primo volume che raccoglie il foltissimo rapporto epistolare fra l’ex capo dello Stato, Francesco Cossiga e l’ex primo ministro Giulio Andreotti. I dissapori su Gladio, le responsabilità di Sigonella e il silenzio dopo il discorso alle Camere. Colloquio con l’ex ministro democristiano, Calogero Mannino
















