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Collaborazione Ue-Cina sull’IA, i pro e contro di Arcesati (Merics)

“È essenziale ricalibrare le collaborazioni senza un decoupling radicale”, spiega Rebecca Arcesati, analista del Merics. Ma “isolare la Cina nell’ambito dell’intelligenza artificiale potrebbe comportare rischi”

Spese per la difesa fuori dal patto? In Europa la voce dell'Italia è ascoltata. Parla Loperfido (FdI)

Conversazione con il deputato della commissione Difesa: “Una vittoria dell’Italia e del governo Meloni”. Ma non solo: nel futuro, anche il dibattito sul centro unico di fornitura in vista della costituzione di un mercato unico europeo nel settore degli armamenti, “con vantaggi anche all’industria italiana della difesa che può contare su aziende tecnologicamente avanzate su scala mondiale”

Riforma costituzionale, IA e democrazie a rischio. Il discorso di Mattarella visto da Bassu

Il Presidente Mattarella, durante l’incontro con le alte cariche della Repubblica lancia diversi moniti, in particolare sui rischi legati alla rivoluzione digitale e all’intelligenza artificiale. Gli “oligarchi del web” possono incidere sulla vita democratica di un Paese e il premierato non aiuta il Colle… Conversazione con la costituzionalista Bassu

Difesa e vincoli di stabilità, una buona notizia per le Forze armate. Il commento del gen. Del Vecchio

L’esclusione degli investimenti per il settore della Difesa dai vincoli del Patto di stabilità e crescita è un elemento positivo, strettamente legato all’impegno che le Forze armate esercitano nel contesto internazionale per la salvaguardia della pace. L’analisi del generale Mauro Del Vecchio, già comandante del comando operativo di vertice interforze

L'Italia poteva fare a meno del Patto, ma non del Mes. Parla Cipolletta

L’Europa non aveva bisogno di nuovi vincoli, ma di politiche per la crescita. Tra qualche anno ci saranno nuovi eventi straordinari e le regole sui bilanci verranno spazzate via. A Roma serve il Mes, non ratificarlo dimostra come l’Italia sia vittima dei suoi retaggi, così come la Germania delle sua manie sul deficit

Sul Patto di stabilità l'Italia si è mossa bene. Ma la fuga in avanti franco-tedesca... La versione di Sapelli

Il governo italiano sulla riforma del Patto di stabilità, a cui l’Ecofin ha dato il via libera, ha lavorato bene. La fuga in avanti di Francia e Germania, poche ore prima, è stata grave perché ha tagliato fuori uno dei Paesi fondatori. Paghiamo il nostro (giusto) spostamento verso l’anglosfera. E le elezioni… Conversazione con l’economista Giulio Sapelli

ll federatore a sinistra non funziona. E Meloni in Ue segua la chiave Draghi. Parla Panarari

L’idea di un federatore nel centrosinistra non funziona perché il contesto è molto mutato. Conte fa la sua battaglia e, nella logica del tutti contro tutti, vorrebbe fare il “mazziere” dopo le  Europee. I pro e contro dell’eventuale candidatura di Schlein e la necessità, per l’Italia, di entrare nella Commissione. Gli scenari del sociologo della comunicazione all’Università di Modena e Reggio Emilia, Massimiliano Panarari

Ucraina, Gaza, Mediterraneo. L'Italia nel mondo in subbuglio spiegata dall'amb. Checchia

“I servizi tedeschi avrebbero intercettato comunicazioni all’interno del circuito russo che potrebbero far pensare a un’aggressione della Russia a uno Stato Nato o alla Moldavia nell’arco dei prossimi tre-cinque anni. Teniamone conto”, ha detto l’ambasciatore a Formiche.net. “L’attenzione Usa all’Africa è da mescolare con il Piano Mattei, con la spinta della politica meloniana nel Mediterraneo”

Sicurezza nel Mar Rosso, l’Italia c’è. Dreosto spiega perché

“Con la partecipazione alle attività, l’Italia riafferma e rilancia il suo interesse e attivismo nell’area” del Mar Rosso, spiega Marco Dreosto, segretario della Commissione Esteri e Difesa del Senato

Cosa non funziona nel nuovo Patto di stabilità. La versione di Tria

​Le nuove regole fiscali potrebbero slittare ancora e arrivare persino dopo il voto europeo. Un periodo di tempo utile a migliorare una proposta di riforma lacunosa e priva della necessaria visione. Il Mes aveva delle condizioni inaccettabili per l’Italia, ma ora non esistono più e tanto basterebbe a ratificarlo. Intervista all’ex ministro dell’Economia, Giovanni Tria

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