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La vittoria di Wilders rischia di minare i piani europei di Meloni. L'analisi di Palano

Non sarà facile, per il sovranista Wilders, costruire un esecutivo con un parlamento così frastagliato. L’affermazione di Pvv porta acqua al mulino dell’anti-europeismo, una linea opposta a quella che sta tenendo Meloni. Mentre Salvini festeggia. E in Italia, Renzi gioca la sua partita ambigua, tenendosi lo spazio per appoggiare l’esecutivo in prospettiva della riforma istituzionale. Conversazione con il politologo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Damiano Palano

Le forze populiste sono in buona salute. Cianfanelli (YouTrend) legge la vittoria di Wilders in Olanda

In Olanda trionfa la destra euroscettica di Geert Wilders, affermandosi in centri importanti come l’Aia e Rotterdam. Il contrasto alle politiche europee sull’ambiente ha fatto breccia sull’elettorato, disarcionando il premier in carica da tredici anni. Questa è una buona notizia per Salvini, meno per Meloni. Conversazione con Francesco Cianfanelli, analista di YouTrend

Unanimità addio? Così il Parlamento europeo si prepara all'allargamento secondo Pirozzi

Conversazione con l’analista dell’Istituto affari internazionali, secondo cui “il segnale politico da parte del Parlamento c’è stato, ma non è arrivato con la forza che sarebbe necessaria poi per smuovere veramente le acque”

Cosa c'è dietro il rebranding Inps. Lo spiega Giacomo Grassi

Nell’immaginario collettivo le operazioni legate alla valorizzazione del brand sono proprie del mondo privato. La sfida del rebranding di Inps è la prova che anche per una pubblica amministrazione lavorare su questo fronte può essere un modo per soddisfare maggiormente le aspettative dei cittadini

Le punture della Lega a Meloni fanno male (prima di tutto) a Salvini. Parla Campi

Prima la notizia dei tre emendamenti alla Manovra, poi il ritiro annunciato dal capogruppo in Senato, Romeo. Il Carroccio continua a punzecchiare il governo, facendo innervosire l’elettorato di centrodestra (anche leghista). Tajani cerca di gestire l’eredità berlusconiana, mettendo un suo uomo di fiducia a guidare il gruppo di Palazzo Madama. Rimandare la ratifica del Mes? Forse non è sbagliato. Conversazione con il politologo Alessandro Campi

La Cina chiede la pace, ma ha poche leve su Israele e Hamas. L'analisi di Ghiselli

Per il docente di Fudan, la Cina sta cercando di capitalizzare nel breve periodo dalla guerra di Gaza, ma per il lungo termine aspira al ritorno della distensione regionale. Sebbene Pechino abbia poca influenza su entrambi i fronti

Piano di azione italo-tedesco, così si completa la triangolazione con Parigi. Parla Valensise

Conversazione con l’ex ambasciatore italiano a Berlino: “Si tratta di un piano operativo che mette in comunicazione settori interi delle amministrazioni dei due Paesi con una flessibilità forse anche maggiore di quella che può avere il trattato: si concentrerà sulla sostanza”

Vi spiego perché l'alleanza Ecr-Ppe farà bene all'Ue. Parla Fiocchi (FdI)

Conversazione con l’europarlamentare conservatore lecchese: “La Commissione procede in ordine sparso e impone una serie di regole e poi dopo si contraddice su altri regolamenti. Ciò va a scapito degli allevatori, degli agricoltori, degli imprenditori ma soprattutto genera una serie di confusione di costi burocratici che poi si scaricano sull’utente finale in termini di costi aggiuntivi”

Contro i femminicidi Meloni e Schlein lavorino assieme. L'appello di Gelmini

Per combattere la violenza di genere servono nuove misure di natura penale, ma le leggi da sole non bastano. Serve un’azione comune contro i femminicidi: la presidente del Consiglio e la leader dell’opposizione diano l’esempio e giochino la stessa partita. Andiamo oltre gli schieramenti, oltre ogni colore politico

La morte del peronismo e la nuova Argentina di Milei raccontate dal prof. Robertini

Di Giulia Gigante

Javier Milei promette una nuova Argentina. La sua è un’elezione che si “avvicina all’esperienza europea. Infatti, sia Argentina sia Europa non hanno più radici. Per cui, l’elettorato decide di affidare la propria fiducia a colui che alza di più la voce”. L’analisi di Camillo Robertini, professore dell’Universidad Nacional de General Sarmiento di Buenos Aires

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