Il problema per l’Ue è che ogni Paese valorizza la propria relazione bilaterale con gli Stati Uniti ed è restio a sacrificare qualsiasi aspetto di quella relazione per una posizione comune, spiega Jeremy Shapiro, responsabile della ricerca presso l’European Council on Foreign Relations
intervista
Dove (e come) il governo ha sbagliato i suoi calcoli. Parla La Malfa
Integrare Kyiv in Ue è improbabile (per ora). E Meloni si sleghi da Orban. Parla Fabbrini
Il processo di integrazione europea di Ucraina e Moldavia è ancora tutto da costruire e, probabilmente, in questa fase non sarebbe neanche conveniente perché andrebbe a snaturare l’Ue. L’Italia deve scegliere da che parte stare – in vista anche delle elezioni della primavera prossima – e accompagnarsi all’Ungheria rischia di condannarci all’irrilevanza. Conversazione con Sergio Fabbrini, politologo, direttore del dipartimento di Scienze Politiche della Luiss
Si al dialogo, ma mai con Hamas. Il punto di De Meo sulla conferenza di Parigi
Le parole del ministro Tajani al vertice su Gaza contribuiscono da un lato a chiarire ogni equivoco ideologico e dall’altro a presentare il contributo italiano alla guerra: una nave-ospedale logistica, l’invio di un ospedale da campo, la disponibilità ad accogliere bambini palestinesi. De Meo (FI): “Il dialogo unico modo per costruire una pace giusta, una pace duratura, una pace che veda tutti nelle condizioni di poter avere pari dignità e pari diritti”
All'Italia (e ai cattolici) serve una Base popolare. Mauro spiega perché
L’ex ministro della Difesa tiene a battesimo con De Mita e Quagliariello una nuova realtà centrista, che orienti il centro e si ponga come antidoto al leaderismo: “Molte tra le figure dei fondatori sono persone che si concepiscono come degli allenatori che si mettono a disposizione di una generazione nuova per consentirle di assumere la responsabilità della convivenza civile e del completamento di progetti che, sul piano politico, sono rimasti a metà del guado”
I benefici del riciclo valgono tre miliardi di euro. Parla Capuano (Conai)
Intervista al presidente del Conai, Ignazio Capuano. Nel 2022 il 71,5% dei rifiuti di imballaggio in Italia è stato riciclato: 10 milioni e 400 mila tonnellate su 14 milioni e mezzo hanno così trovato una seconda vita. In questo modo il Paese ha già raggiunto gli obiettivi previsti per il 2025
Con Israele e verso i due Stati. La linea di IV spiegata da Gruppioni
L’azione deterrente degli Stati Uniti è fondamentale per le de-escalation in Medio Oriente, ma Israele si deve difendere. Hamas strumentalizza i civili palestinesi, mentre l’Italia dovrebbe essere più incisiva sul piano diplomatico per arrivare alla soluzione dei due popoli e due Stati. I rapporti con i partiti di minoranza? “Siamo trasversali, parliamo con tutti. Dalla Lega al Pd”. Conversazione con Naike Gruppioni, parlamentare di Italia Viva e componente della Commissione Esteri alla Camera
Africa, Ucraina, Indo Pacifico. Il G7 a trazione italiana secondo Parsi
“L’Africa? L’Italia può essere l’alfiere di un piano che possiamo chiamare anche Mattei ma che deve essere una strategia dell’Ue, se vuole avere un significato rispetto a un continente gigantesco. Pechino? Se tenterà di forzare le regole, il risultato sarà che nei nostri portafogli ci sarà meno Cina”. Conversazione con Vittorio Emanuele Parsi, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Costa e i (possibili) contraccolpi sui socialisti. La versione di Pittella
Le dimissioni del premier portoghese Costa, coinvolto in un presunto scandalo legato alla transizione energetica, potranno avere un impatto sul blocco socialista che ne uscirebbe indebolito dalle urne del giugno prossimo. Ma conservatori e popolari non bastano per formare una nuova maggioranza: Meloni può allargare l’assetto Ursula. Conversazione con l’ex vice presidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella
È un errore legare il Mes al Patto di Stabilità. De Romanis spiega perché
Oggi e domani il penultimo confronto a Bruxelles, prima che il negoziato per la riforma della governance salti. Ma per l’economista Veronica De Romanis non è il male assoluto, perché i nuovi vincoli metterebbero l’Italia con le spalle al muro. La manovra? Una finanziaria come tante altre, ai mercati per ora va bene così