Con Renzi o contro Renzi? Sembra questa la domanda che attanaglia per lo più coloro che si definiscono moderati. L'interrogativo è stato rilanciato dalle dimissioni di Gaetano Quagliariello da coordinatore di Ncd. Dopo l'approvazione del nuovo Senato a Palazzo Madama, Quagliariello ha ritenuto di abbandonare Area Popolare per contribuire a costruire alla formazione di uno schieramento alternativo al Pd. Una…
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Perché Obama ha cambiato idea sull'Afghanistan
Giovedì il presidente americano Barack Obama ha annunciato la decisione di bloccare il processo di ritiro dall'Afghanistan. Per tutto il 2016 resteranno 9800 militari americani, che diventeranno 5500 tra il 2016 e il 2017. CHE COSA CAMBIA Inizialmente il piano prevedeva che dopo il 2016 sarebbero rimaste soltanto un migliaio di unità con compiti di garantire la sicurezza all'ambasciata USA:…
Perché detesto il Benaltrismo (anche sulla Finanziaria fiduciosa di Renzi)
Italiani brava gente. Parafrasando Winston Churchill, si potrebbe dire che gli Italiani sono un popolo di 120 milioni di individui che è la somma di due opposte opinioni, mutevoli stati d’animo e appartenenze ideologiche dei medesimi 60 milioni di italici abitanti censiti nel Belpaese. Avidi e generosi, codardi e impavidi, ignoranti ma colti. E quando si tratta di prendere una…
Bcc, le idee di Azzi tra forcing di Renzi e dibattiti cooperativi
La riforma delle Bcc? Non sarà un pranzo di gala. Qualcuno, uscendo dalla sala al termine del convegno, lo sussurra. E forse in molti altri lo pensano. Scomodando persino Mao per descrivere con meticolosità lo stato d'animo, tutt'altro che sereno, all'interno di quel credito cooperativo in corsa contro il tempo per autoriformarsi. Prima che la Bce (e il governo) perdano la pazienza. Ma facciamo un passo indietro. IL…
Perché Hillary Clinton non festeggia troppo per il Tpp come Obama
Neanche è stato firmato, dopo ben dieci anni di trattative, che già in America nessuno dei candidati più in vista alla prossima presidenza sembra avere voglia di sostenere la Trans Pacific Partnership (TPP), l’accordo sulla liberalizzazione del commercio con altri undici Paesi dell’area del Pacifico. LA PORTATA DELL'INTESA La stampa americana sottolinea che è il più vasto accordo regionale mai…
Luci e ombre della Legge di Stabilità
E adesso che dirà Stefano Fassina? Perché si lamenta Susanna Camusso? E Vincenzo Visco, a parte la questione dei contanti altra tempesta da chiacchiericcio tv? Matteo Renzi ha presentato una legge finanziaria che il Sole 24 Ore ha definito "espansiva", anche se i rigoristi parlano di "spendi e spandi", perché le uscite sono certe, le entrate incerte. La chiamano Legge…
Alfano, Quagliariello e la Finanziaria (di centrodestra) di Renzi
Adesso si può considerare davvero completato il percorso di evoluzione, e di autocritica, volente o nolente, dell’ex magistrato Luciano Violante. Che da punto di riferimento del cosiddetto “partito dei giudici”, più in particolare dei pubblici ministeri, come era considerato e si lasciò considerare a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, è approdato al ruolo di severo…
A Jeb Bush vanno meglio i conti che i sondaggi
Toh, chi si rivede: Jeb Bush. Nei sondaggi, l’ex governatore della Florida, figlio e fratello rispettivamente del 41° e 43° presidente degli Stati Uniti, va decisamente male. Ma di soldi continua a metterne un sacco in cassa; e i medici assicurano che è un uomo di 62 anni di sana e robusta costituzione fisica, perfettamente abile a fare il presidente…
Sechin e Rosneft hanno paura delle tasse di Putin sul petrolio?
Gli oligarchi del petrolio russi continuano ad essere spaventati dai piani fiscali del Cremlino. Dure le dichiarazioni - riportate dalle agenzie di stampa - del ceo di Rosneft, Igor Sechin. Sechin è uscito pubblicamente allo scoperto in merito alle dichiarazioni del ministro delle Finanze russo, Anton Siluanov, e dello stesso presidente Putin, riguardanti un previsto aumento della tassazione sulle attività energetiche, per…
Cosa fare contro Isis
Non c’è tregua, né respiro per un Medio Oriente ancora in fiamme dalla Turchia alla Siria, dall’Iraq fino a Israele e Palestina, con riflessi inquietanti nello Yemen, in Egitto, Libia e area maghrebina. La strage di Ankara getta ombre inquietanti su una spirale di destabilizzazione della regione rispetto alla quale antichi disegni geostrategici e croniche strategie eversive si confondono e si intrecciano…