Un unicum in Europa, una svolta un po' inquietante e l'indicazione di un vuoto politico lasciato anche dalla Chiesa. Con queste parole Alberto Melloni, storico, ordinario di storia del cristianesimo nell'Università di Modena-Reggio Emilia e tra i massimi esperti del Concilio Vaticano II, commenta lo stato della politica italiana dopo il voto del 4 marzo ed il risultato dei cosiddetti…
Politica
Beppe Grillo torna in campo. Per aiutare Renzi (che ne gode)
Alle difficoltà di Luigi Di Maio se ne aggiunge una, non banale. Beppe Grillo is back e fa tornare il sorriso sui volti del Pd. Qualcuno (il capogruppo Pd al Senato Andrea Marcucci) parla di crisi di nervi per i fallimenti del Movimento 5 Stelle, altri (la senatrice del Pd Caterina Bini, membro dell'ufficio di Presidenza del Gruppo) di imbarazzo…
Lasciare l’Italia nelle mani dei populisti non è una vittoria. Parla Marina Sereni (Pd)
Il Partito democratico ha commesso l'errore di lasciare uno spazio vuoto di dialogo tra forze sovraniste e populiste, mentre avrebbe potuto dialogare con il Movimento 5 Stelle per cercare di formare un governo in continuità con la politica europea ed estera dei governi passati. Marina Sereni, già deputata del Partito democratico e componente della Direzione del Pd, ha commentato con…
Salvini-show senza fine. E siamo a due mesi dal voto...
Un nuovo weekend è alle porte. E gli italiani dovranno affrontarlo ancora orfani di un governo. In molti hanno ormai smesso di contare i giorni, complice anche la bella stagione, ma oggi sono due mesi esatti da quando sono stati chiamati alle urne. Dalla mezzanotte del 4 marzo, scrutinate le schede, nulla è cambiato. Per chi scrive, e per chi…
Uniti alla metà. La calma del Pd prima della tempesta
Nulla di fatto. Anche la tanto attesa direzione del 3 maggio del Pd si è trasformata da possibile resa dei conti nel consueto voto unanime. Un grande classico del Partito democratico: vigilia di tensioni, notte di trattativa e (finta) unità, con il risultato di rimandare la soluzione dei problemi e dei contrasti alla prossima occasione. Infatti, come si è capito…
La direzione Pd e la non volontà di ricercare nobili compromessi
E in principio fu Mario Segni che con il referendum sull’abolizione della legge elettorale proporzionale del tempo avviò, in parallelo con la rivoluzione giudiziaria del 1992/94, la destrutturazione dell’organizzazione istituzionale del Paese. La nuova situazione consentì a Silvio Berlusconi di ereditare la continuità del vecchio centrosinistra (Dc, Psi, Laici) e di rappresentare l’alternativa ai comunisti (poi ex) scomparsi dopo la…
Noi, io: i due Pd di Martina e Renzi
Il pomeriggio un po’ surreale vissuto dal Partito democratico finisce per essere decisamente utile per capire come stanno le cose a sinistra e per iniziare a guardare oltre la dura sconfitta del 4 marzo (preceduta e seguita da analoghi disastrosi risultati a livello locale, come le quattro batoste su quattro nelle regioni in cui si è votato recentemente, cioè Sicilia,…
Mattarella, la crisi infinita e l’opzione Salvini
La giornata politica di oggi è segnata dalla Direzione del Partito Democratico di questo pomeriggio. Non vale quasi la pena di sottolineare che si tratta di un dibattito magari interessante, ma di cui è già stata decretata la premessa e la inevitabile conclusione da Matteo Renzi domenica scorsa a "Che tempo che fa". Dunque, è l’attualità di un appuntamento ormai…
Se il Parlamento dorme è perché le commissioni speciali sono (quasi) ferme
La politica può anche permettersi il lusso, pro tempore s'intende, di cercare se stessa ma il Paese, quello reale, dovrebbe andare avanti. Mentre al Colle Sergio Mattarella, attorniato dai suoi consiglieri, si scervella per trovare un punto di caduta alla crisi politica (lunedì è previsto un nuovo giro di consultazioni), l'Italia continua a galleggiare nell'ordinaria amministrazione, un po' ingessata e un po'…
Un giorno di lotta e l'altro di governo, così Emiliano sacrifica l'Ilva sull'altare delle nozze con Di Maio
Si è sempre pensato che l'espressione “sinistra di lotta e di governo” mirasse a garantire l'esercizio contemporaneo dei due attributi posti in relazione al soggetto. Il Pci che Enrico Berlinguer immaginava dopo le elezioni del 1976 di certo aveva queste caratteristiche, avrebbe dovuto cioè incarnare un soggetto politico in grado di tenere insieme l'anima battagliera del “vecchio” Pci con l'approccio…