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Elezioni europee, affluenza alta anche al Sud. Ma non ci sarà un exploit. Parla Cianfanelli

L’aumento generalizzato dell’affluenza è determinato anche dal fatto che, differentemente rispetto alle ultime Europee, si vota più giorni. Al Sud e nelle isole buona partecipazione. Ma già tenere il risultato delle precedenti consultazioni sarebbe un successo. Bene il resto d’Europa, ma la consapevolezza è più alta. Colloquio con Francesco Cianfanelli, sondaggista di YouTrend

Phisikk du role - La democrazia partecipata e l’astensionismo che la svuota

Non votare significa concorrere alla desertificazione al posto di provare, nel nostro piccolo, a mettere una bandierina di speranza. La rubrica di Pino Pisicchio

Politica, social e giovani. Perché c’è ancora parecchio da fare. L'analisi di Ruggiero

A campagna elettorale finita è tempo di interrogarsi su politica e comunicazione. Abbiamo assistito a esperimenti che raccontano le difficoltà di attirare l’attenzione di coloro che abitano piattaforme. L’analisi di Christian Ruggiero (Università Sapienza di Roma)

Così Forza Italia ha riscoperto la propria identità e funzione politica. Il corsivo di Cangini

Durante la scorsa legislatura, le chiavi di Forza Italia furono, per una serie di ragioni che sarebbe tanto lungo quanto inutile spiegare, inopinatamente consegnate a Matteo Salvini che rappresenta la peggiore eresia per la politica. Da quel momento, però, tante cose sono cambiate: il partito ha, con tutta evidenza, ritrovato l’identità e la funzione politica che aveva smarrito. Il corsivo di Cangini

Sos astensione. La realpolitik di Tajani e le convergenze Salvini-Conte lette da Panarari

L’astensione terrorizza i partiti, tanto che i leader hanno fatto a più riprese richiami identitari per salvaguardarsi la propria base elettorale. Tajani ha forti agganci europei e sa che non c’è, realisticamente, un’alternativa alla grosse koalition. Salvini e Conte, convergenze sull’Ucraina. Mentre Schlein si rifà a Berlinguer. Colloquio con il sociologo Massimiliano Panarari

Bulgaria alle urne, la porta della Russia in Ue prova a ribaltare il gioco dell'oca

Di Lorenzo Farrugio

Il Paese più povero e corrotto (dopo l’Ungheria) dell’Unione Europea è stato asservito dalla Russia con la corruzione sistemica e la mafia, che se ne serve per aggirare le sanzioni e riciclare denaro. La magistratura è diventata uno strumento di ricatto, le leggi vengono applicate selettivamente, gli appalti e i fondi europei sono un bottino da spartire e 1/3 dei bulgari ha preso parte a episodi corruttivi. La Bulgaria ha perso speranza nel domani e la sua popolazione si è ridotta del 30% in 35 anni. L’ex primo ministro Borisov e l’oligarca sanzionato dagli Usa Peevski, in testa nei sondaggi, minacciano di far precipitare ulteriormente la situazione, mettendo nei guai anche Ursula von der Leyen

Guido Bodrato, un maestro di vita e di politica. Il ricordo di Merlo

Moriva un anno fa uno degli esponenti di spicco della Democrazia cristiana, un intellettuale “prestato” alla battaglia politica. La sua “normalità” lo rende uno dei riferimenti politici e culturali più importanti per continuare a orientare l’azione e la presenza dei cattolici democratici, popolari e sociali

Il voto Ue e la guerra ibrida russa in Italia. La riflessione di Sisci

Oggi la guerra va al di là delle pallottole sparate nelle trincee. È scontro di informazione, ibrida, psicologica, tesa ad indebolire il nemico nella sua volontà. Questa la vera mina vagante del parlamento europeo che uscirà dalle urne la settimana prossima

 

Gli appelli al voto non servono, per l'affluenza traineranno i territori. Parla Piepoli

Gli appelli al voto hanno dimostrato di non funzionare, tant’è che dal 1945 a oggi l’affluenza è calata drasticamente. Serve una politica vicina alle istanze delle persone e che risolva i problemi quotidiani. A trainare l’affluenza alle Europee saranno le tante amministrative disseminate lungo lo Stivale e in particolare nelle grandi città. Conversazione con il sondaggista Nicola Piepoli

Conte spaventato, Meloni assonnata, Borghi assetato. Queste le avete viste?

Cosa avrà detto Bruno Vespa per spaventare il leader del Movimento 5 Stelle? E cosa avrà portato la leader di Fratelli d’Italia nonché premier a scegliere di riposare gli occhi proprio sul palco di Piazza del Popolo? E poi le difficoltà del senatore leghista con i tappi delle bottigliette… Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni

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