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Cosa impedisce all'Italia di assumere una leadership globale. L'analisi di Parsi

Di Vittorio Emanuele Parsi

L’Italia, sebbene posizionata in un contesto europeo e globale di primo piano, non sembra in grado di giocare un ruolo di guida incisivo. La necessità di una cooperazione globale inclusiva è più urgente che mai, ma resta da vedere se le potenze sapranno affrontare con successo le sfide che si prospettano. La riflessione di Vittorio Emanuele Parsi, professore di Relazioni internazionali presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Un italiano alla guida dell’antifrode Ue? La proposta del gen. Butticé

Aperte le selezioni per la nomina del prossimo direttore generale dell’Olaf. Perché un generale della Guardia di Finanza sarebbe una scelta ottimale? L’opinione del generale in congedo Alessandro Butticé, già portavoce dell’Ufficio europeo per la lotta alla Frode, primo militare in servizio presso le istituzioni Ue e dirigente emerito della Commissione europea

Serve un nuovo Pnrr per la transizione. I fondi alla sanità? Non si toccano. Parla Decaro

Dobbiamo abbassare il costo dell’energia per l’utente finale e parallelamente accelerare sulla decarbonizzazione virando su energie e tecnologie più sostenibili che allo stesso tempo favoriscano indipendenza energetica. Sulle politiche sanitarie va salvaguardato il EU4Health, evitando tagli. Colloquio con l’eurodeputato del Pd, Antonio Decaro

Il bacio di Marini, l'aereo di Meloni, la moto di Salvini. Queste le avete viste?

Che ci faceva Valeria Marini all’election night dell’ambasciata Usa? Tifava Trump. Mentre Meloni cavalcava un aereo e Salvini una moto. Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni

Fitto sarà vicepresidente Ue col silenzio-assenso del Pd. Scrive Cangini

In commissione contano solo i pareri contrari. Al Pd, dunque, e agli altri partiti del Pse, non verrà richiesto un voto a favore di Fitto: sarà sufficiente che non si esprimano contro. Il commento di Andrea Cangini

Schlein guardi Trump e capirà perché sbaglia con De Luca. L’opinione di Guandalini

Il Pd non appoggerà il terzo mandato del Governatore della Campania. Una querelle che suona troppo di formalità per siglare un accordo con i 5 Stelle. De Luca è una macchina di consenso conquistato sul campo. La vittoria di Trump dovrebbe ricordare alla sinistra quanto è determinante la rappresentanza dei ceti popolari e la scelta del candidato. L’opinione di Maurizio Guandalini

Se Trump prende i voti popolari, chi vota la sinistra? L'interrogativo di Merlo

Forse è arrivato il momento che la sinistra salottiera, aristocratica e alto borghese – compresa, e soprattutto, quella italiana – si ponga una semplice domanda: ma dove votano e per chi votano i ceti popolari? La riflessione di Giorgio Merlo

Anche una parte di élite ha scelto Donald, ora la prova del governo senza caos. Scrive Castellani

Un pezzo di establishment ha scelto di unirsi a Trump. Questa larga coalizione gli ha permesso di vincere, anche grazie all’ecosistema mediatico che senz’altro passava per Musk, per Tucker Carlson, Joe Rogan. Una rete che a lui mancava nel 2016, ma che oggi è risultata determinante per ottenere questa vittoria. Occorrerà comprendere se il neo presidente sarà capace di sfruttare questa élite che si è unita a lui in modo da governare in maniera stabile, evitando i disastri del primo mandato. Il commento del politologo della Luiss, Lorenzo Castellani

Con Trump vincono i sovranisti, ma la sua elezione va rispettata. Parla Ricci

La vittoria di Donald Trump è stata ampia e va rispettata democraticamente, ma l’America sarà più chiusa. E vorrà ancora di più un’Ue debole e frammentata, ed è per questo che sarà fondamentale un coordinamento stretto tra Socialisti, Verdi e Liberali per tenere la barra sull’europeismo e sugli elementi fondamentali del programma. Conversazione con l’eurodeputato del Pd, Matteo Ricci

Questo sarà il mandato della riconciliazione. Clementi legge la vittoria di Trump

Oltre a una vittoria netta, Trump incassa un risultato importantissimo: l’allineamento repubblicano di Camera e Senato. La maggioranza in quest’ultimo, in particolare, gli sarà utile per procedere a tutte le nomine. Dal primo discorso, emerge la volontà del neo presidente di riconciliare il Paese, pur caratterizzando la sua politica in senso conservatore. Gli Usa non si chiuderanno ai mercati e per l’Ue sarà dirimente il tema della difesa comune. Conversazione con il docente di Diritto pubblico comparato, Francesco Clementi

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