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Lo scontro Orban-von der Leyen non è (solo) un male. Passarelli spiega perché

Dopo il suo discorso alla plenaria di Strasburgo, il presidente ungherese Orban attira su di sé le critiche pesantissime anche di Ursula von der Leyen. Questo non è necessariamente un male: può essere uno sprone per dare alla leadership europea la possibilità di esprimere con chiarezza la loro visione sul futuro comunitario. E Meloni deve usare la sua credibilità internazionale per rafforzare la posizione dell’Italia in seno alle istituzioni comunitarie. Conversazione con Gianluca Passarelli, professore di Scienza Politica all’Università La Sapienza

In Emilia-romagna il campo largo funziona, ma sarà a targhe alterne. Parla Pombeni

Un campo largo a geometria variabile. È questa la prospettiva per i partiti del centrosinistra alla prova delle elezioni regionali. I dissidi tra Conte e Grillo peseranno, mentre l’incontro tra il leader pentastellato e il candidato governatore de Pascale in Emilia-Romagna sancisce un percorso obbligato. A destra c’è fiducia, ma la prova della manovra sarà un bagno di realismo. Colloquio con il politologo di UniBo, Paolo Pombeni

La destra sulla Consulta fa quel che fece la sinistra (o almeno ci prova). La versione di Cangini

Non è a rischio la tenuta del sistema democratico, anzi l’attuale maggioranza ha provato a fare quanto fatto già in passato dalle forze di centrosinistra. Il commento di Andrea Cangini

L’impatto psicologico e le conseguenze del 7 ottobre. Il convegno in Fondazione Einaudi

Di Marco Cruciani

Questa mattina il convegno “Dal 7 ottobre 2023 a oggi. La civiltà violata – Trauma e guarigione” organizzato dalla Fondazione Luigi Einaudi. L’incontro ha visto medici, psichiatri, personalità del mondo accademico, della difesa e della politica dibattere sull’impatto psicologico che il 7 ottobre ha avuto sulla popolazione in Israele. I partecipanti hanno anche analizzato come cambiano gli scenari in Medio Oriente, le modalità con cui il conflitto, riaccesosi dopo il pogrom di Hamas, è stato trattato dai media occidentali e l’aumento dei casi di antisemitismo nel mondo

L'Italia non dimentica la disumana aggressione di Hamas. Le parole di Meloni in Sinagoga

Di Giorgia Meloni

Ricordare e condannare con forza ciò che è successo un anno fa non è un mero rituale, ma il presupposto di ogni azione politica che dobbiamo condurre per riportare la pace in Medio Oriente, perché la reticenza che sempre più spesso si incontra nel farlo tradisce un antisemitismo latente e dilagante che deve preoccupare tutti. E le manifestazioni pubbliche di questi ultimi giorni lo hanno, purtroppo, confermato. L’intervento della presidente Meloni

L'Italia globale è vicina a Israele e si impegnerà per impedire l'escalation. Parla Menia

Il vicepresidente della Commissione esteri/difesa del Senato: “L’Italia globale è vicina a Israele. L’azione del governo italiano, presidente di turno del G7, punta a impedire un’escalation su base regionale che potrebbe avere conseguenze inimmaginabili. Certamente Roma si impegnerà costantemente per un cessate il fuoco a Gaza, per la liberazione degli ostaggi israeliani e per la stabilizzazione del confine con il Libano in virtù del rispetto delle risoluzioni Onu”

Da Pontida la sfida europea di Salvini. E su Schlein e campo largo... Parla Palano

Salvini consacra la sua posizione internazionale chiamando a raccolta tutti i leader sovranisti a livello europeo. La questione giudiziaria di Open Arms ha rafforzato la sua leadership e ha accantonato i dissidi interni alla Lega. Con Tajani rapporti tesi, mentre con Meloni è un armistizio. Renzi è un guastatore, ma il Campo Largo non esiste più. Conversazione con Damiano Palano, politologo e direttore del dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Cattolica

L'equivoco del centrosinistra. Scrive Merlo

La scomparsa del tradizionale centrosinistra in Italia, sostituito da un’alleanza di sinistra radicale, populista ed estremista, mette in discussione la nozione di bipolarismo e di democrazia dell’alternanza. L’opinione di Giorgio Merlo

Le risate di Santanché, la transumanza di Bizzotto, il saluto di La Russa. Queste le avete viste?

Perché rideva la ministra del Turismo alla festa nazionale dell’Arabia Saudita? E dove si spostava la mandria di vacche inseguita dall’eurodeputata leghista? E poi, chi salutava, se salutava, il presidente del Senato? Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni

Spartiti d'Italia. Tutte le sbandate della politica italiana secondo Sisci

I vecchi partiti italiani avevano classi dirigenti che dialogavano tra loro e fuori, non leader che si telefonavano. Oggi è il contrario. Sembra ci sia una svista profonda su certi meccanismi della politica. I leader italiani vivono giorno per giorno in un’ansia perenne che trasmettono al pubblico. È grave in generale, diventa pazzesco in un momento in cui l’Italia è indirettamente in due guerre e non ha un’idea chiara. L’opinione di Francesco Sisci

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