Probabilmente all’esito delle trattative in Europa, l’Italia avrà un Commissario con un buon portafoglio ma questo prescinde dalle volontà del governo. Si tratta piuttosto del riconoscimento del peso politico che l’Italia ha sempre avuto in Ue. Meloni è isolata anche per via di alcune ambiguità che non ha chiarito interne alla maggioranza e nella famiglia politica dei conservatori a cui appartiene. Colloquio con il senatore dem, Alessandro Alfieri
Politica
Premierato e Autonomia differenziata. Tutti i dubbi degli italiani nello studio di Italpress
I cittadini italiani sono perplessi sulle riforme istituzionali del governo guidato da Giorgia Meloni. A dividere maggiormente è il premierato su cui il 43% degli intervistati si dichiara contrario, mentre solo il 29% a favore. L’elettorato leghista sull’elezione diretta del premier è più tiepido, mentre sbanca Fratelli d’Italia. Quasi l’80% degli elettori dem si dichiara contrario, così come sull’Autonomia. Lo studio di Euromedia per Italpress
Vi spiego perché Meloni (e l'Ecr) giocheranno un ruolo forte in Europa. Parla Carteny
“Di fatto l’Ecr è diventato il grimaldello con cui l’Italia di Meloni può giocare un ruolo da protagonista in Europa: la maggioranza all’europarlamento avrà bisogno di voti in molte questioni. Il governo italiano, che raccoglie nella stessa coalizione anche i popolari con Forza Italia e le destre identitarie con la Lega, si propone anche come forza mediatrice in Europa, dove è importante tenere aperto il dibattito tra gli eurogruppi e le delegazioni nazionali”. Conversazione con il docente di Relazioni internazionali alla Sapienza di Roma
Forza Italia segua Marina e si intesti la battaglia sull’eutanasia. La versione di Cangini
Sarebbe bello se Forza Italia si intestasse una battaglia politica per dar corso alle disposizioni della Corte Costituzionale e alle aspettative di migliaia di italiani sull’eutanasia. Sarebbe una scelta coerente con l’identità del partito e sarebbe anche una scelta popolare. Il commento di Andrea Cangini
Von der Leyen vince in Ue, ma Meloni non perde. Gli scenari di Castellani
In vista del Consiglio europeo, Meloni riferisce alla Camera e al Senato ma pare piuttosto innervosita dai risultati dei doppi turni in alcune città importanti e, soprattutto, da come si stanno svolgendo le trattative a livello europeo. La tecnica del “muso duro” le serve per alzare la posta: l’obiettivo è ottenere o la vicepresidenza della Commissione o un Commissario di peso. Sostenendo Ursula, al di fuori della maggioranza, può diventare determinante. Ma serve pazienza. Colloquio con il politologo Lorenzo Castellani
Meloni contro i caminetti Ue, così vincerà l'astensionismo
Nelle comunicazioni alla Camera in vista del consiglio europeo, la premier difende il risultato elettorale e annuncia che non farà passi indietro circa le proprie convinzioni solo per strappare un incarico che “all’Italia spetta di diritto, in quanto paese fondatore”
Il Pd respira, ma ora serve un progetto. Il risultato delle comunali letto da Franchi
Conversazione con l’editorialista del Corriere della Sera: “Dalle comunali giunge una lezioncina piccina piccina per il Pd: c’è un segnale di esistenza del partito. Poi, se questo segnale sia centrato o sbagliato sarà tutto da vedere, ma il paziente almeno respira e c’è il battito del cuore, dopodiché partendo da questo risultato c’è da attraversare il mare. Ma gli slogan ora vanno riempiti di politica”
Cosa potrebbero imparare gli storici detrattori della Dc dalla sinistra sociale. Scrive Merlo
Anche di fronte a una rivisitazione/rilettura storico politica della Democrazia cristiana ad 80 anni dalla nascita e a 30 anni dalla sua fine, i “cattivi maestri” non cessano mai di esistere. Lo erano ai tempi del “né con lo Stato e né con le Brigate Rosse”, lo erano con i vari “appelli” e lo sono tutt’oggi
Tutte le tappe di Urso (e del Piano Mattei) in Eritrea
Urso, dopo essere stato ricevuto dal presidente Afwerki e i ministri del governo di Asmara, visiterà l’azienda tessile italiana ZaEr-Dolce Vita, la “Casa degli italiani” e anche la mostra fotografica “Annulliamo la Distanza – Anladi”. Il ministro è accompagnato da una delegazione di imprese italiane tra cui Enel, Fincantieri, Ferrovie dello Stato e Bonifiche Ferraresi
Per la destra di governo il mondo non può finire a Colle Oppio. Il commento di Cangini
Dopo anni di retoriche polemiche contro i sovrintendenti e i direttori museali stranieri, è stato proprio ad uno “straniero” che la Destra si è affidata. Altri, evidentemente, non ce n’erano. Ed è proprio questo vuoto di alternative, di nomi e di teste pensanti, dopo un anno e mezzo di governo, a denunciare il problema. Il commento di Andrea Cangini
















