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Umbria, Emilia Romagna e Puglia, come si presentano maggioranza e opposizione

Il centrosinistra auspica che il modello con tutti dentro e senza veti possa essere un nuovo inizio, partendo dall’election day del 17 novembre in Umbria ed Emilia Romagna. Il centrodestra, forte di 14 regioni e di un consenso che dopo due anni non cala, punta a fare all-in grazie ad una coalizione che resta coesa in tutti i territori e, come fatto in Liguria, apre al civismo

Cosa (non) deve sorprenderci del caso Equalize. Il prof. Teti sulle nostre cyber-lacune

Di Antonio Teti

Il caso Equalize ha rivelato gravi lacune nella sicurezza cibernetica in Italia, evidenziando vulnerabilità e corruzione interna. Invece di sorprendersi, è fondamentale trasformare la cybersecurity in una priorità culturale per prevenire futuri incidenti. L’opinione di Antonio Teti, professore dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara

De Gasperi e non Napoleone. Quale modello per la nuova Ue

Come osservato da Giorgia Meloni in occasione delle comunicazioni al Senato in vista dell’ultimo Consiglio europeo, le ultime elezioni europee hanno segnato un punto di non ritorno. “L’Europa di domani non può essere più uguale a quella di ieri e di oggi. Deve cambiare, ripensare completamente le sue priorità, il suo approccio, la sua postura”

Bucci piace ai centristi, Orlando ai giovani. Il caso Toti? Un boomerang. Il radar di Swg

I più convinti sostenitori del neo governatore ligure, Marco Bucci, sono gli elettori che alle europee hanno votato Fratelli d’Italia. Tra i giovani ha riscontrato più successo, invece, il competitor del campo largo Andrea Orlando. Il sindaco di Genova, piace anche ai centristi benché abbiano votato solamente per il 36%. I benestanti scelgono il centrodestra così come i centristi. I più svantaggiati economicamente, disertano le urne. Il voto ligure nel radar di Swg

 

L'identità del Pd e l'antico rito dei Congressi. Il commento di Cangini

Si può forse fingere ancora per qualche giorno che il Partito democratico non abbia un problema di identità, non si può negare che ad averlo sia la coalizione che idealmente si candida a governare in alternativa al centrodestra meloniano. Nei partiti d’un tempo l’identità era oggetto di curiosi e complessi riti chiamati Congressi nazionali…

Rischio insider nelle banche dati. I cinque consigli di Costabile

Di Gerardo Costabile

La protezione delle informazioni bancarie, giudiziarie, di polizia e delle telecomunicazioni è una sfida cruciale nel panorama odierno della sicurezza. Come assicurarla? I cinque punti di Gerardo Costabile, presidente di IISFA – Associazione italiana Digital Forensics

Perché le elezioni in Liguria sono un'opportunità per Meloni e Schlein. L'analisi di D'Anna

Nella Liguria specchio dell’Italia della scomposizione politica, l’unico dato certo oltre a chi ha vinto al fotofinish fra Bucci e Orlando è chi ha perso: Giuseppe Conte. Il voto ligure è un’opportunità per Meloni e Schlein. Per la premier è l’occasione, senza l’assillo di fronteggiare Matteo Salvini e Antonio Tajani, di tenere a bada le mattane di ministri e partito. Per Schlein è un modo per sancire la definitiva e concreta svolta unitaria del centrosinistra. L’analisi di D’Anna

Tre ragioni per cui Stefano Lo Russo sarebbe un buon presidente Anci. L'opinione di Merlo

La candidatura di Lo Russo alla presidenza dell’Anci nazionale, può essere la leva decisiva per riqualificare il ruolo e la funzione di una Associazione che resta di straordinaria importanza per la vita concreta dei Comuni e, di conseguenza, delle intere comunità locali

Dalla Liguria la conferma che la politica ha ancora lavoro da fare. L’opinione di Guandalini

Mentre l’Italia, alle prese con il caos spionaggio illegale, si domanda dove sta il vero potere, i partiti registrano l’ulteriore massiccia disaffezione, anche identitaria, verso il voto. La premier deve risolvere alcuni dossier pesanti che marcano l’azione di governo mentre la segretaria del Pd dovrà ridefinire le regole inclusive del campo largo. L’opinione di Maurizio Guandalini

Cosa deve fare Schlein dopo la sconfitta in Liguria. I consigli di Giro

Dopo la sconfitta in Liguria, la segretaria dem deve sciogliersi dall’abbraccio (avvelenato) non solo del M5S ma anche degli altri per puntare al consolidamento del Pd e della propria immagine di leader. Schlein dovrebbe intervenire di più sui temi economici e lanciarsi sulle piattaforme globali: non dovrebbe esserle difficile uscire dal bozzolo provinciale eurocratico. Occorre che i cittadini “sentano” che è in possesso delle caratteristiche da premier. E, se necessario, dovrà parlare anche con Trump. Il corsivo di Mario Giro

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